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Stati Uniti d'Europa. Eurobond e cessione di sovranità
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Articolo di Primo Mastrantoni
1 aprile 2020 11:47
 
 Si invoca la solidarietà europea in questo momento drammatico per la salute dei cittadini e per gli effetti disastrosi sull'economia italiana. 

Gli Eurobond (ora coronabond) sono la soluzione, dicono i nostri governanti e gli oppositori.

Gli Eurobond sono titoli di Stato emessi dai Paesi dell'Eurozona. In sintesi, è una emissione di debito congiunto, il cui onere di restituzione è a carico collettivo.
Gli Eurobond dovrebbero essere emessi da una agenzia europea e garantiti dagli Stati dell'Eurozona.  

Bene gli Eurobond diciamo, ma vogliamo rilevare che la emissione di obbligazioni comunitarie significa che sarà l'Unione europea a gestirle. 
L'introduzione di emissioni congiunte di Eurobond significherebbe la condivisione di emissioni sovrane tra gli Stati membri e la ripartizione dei relativi flussi di entrata e dei costi di gestione.

Come già analizzato dalla Commissione europea nel Libro Verde nel 2011, le ipotesi di emissioni di Eurobond sono diverse: la prima è quella totale, cioè la sostituzione delle obbligazioni nazionali con gli Eurobond che vuol dire condividere tutto il nostro debito con Paesi dell'Eurozona, oppure, procedere con Eurobond parziali e solidali: convivrebbero così obbligazioni nazionali e europee ma, per la parte comunitaria, la gestione farebbe capo a Bruxelles, dunque ci sarebbe una cessione di sovranità.

Cosa ne pensano i nostri sovranisti che vogliono gli Eurobond e, contestualmente, reclamano la sovranità italica?  

Qualcuno dovrebbe far pace con la propria testa.
 
 
 
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