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Stati Uniti d'Europa. Draghi critica Astrazeneca e bacchetta l'Austria. Bene
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Articolo di Primo Mastrantoni
26 marzo 2021 14:27
 
  "I cittadini europei hanno la sensazione di essere stati ingannati da alcune case farmaceutiche", ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Si riferisce alla casa farmaceutica anglo-svedese Astrazeneca.
E' un eufemismo, che si confà alla carica istituzionale, per dire imbrogliati.

I dati sono eloquenti: Astrazeneca si era impegnata a fornire alla Ue, 120 milioni di dosi di vaccino nel primo trimestre di quest'anno. Ad oggi, a 5 giorni dalla fine del trimestre, ne ha consegnate solo 18 milioni, cioè il 15% di quanto concordato.
Ci siamo impegnati "al meglio", dichiara Astrazeneca. Insomma, secondo Astrazeneca rispettare un contratto al 15% è "al meglio".
Ci sarebbero gli estremi per trascinare Astrazeneca in tribunale.

Sono stati, invece, rispettati gli impegni assunti da Pfizer e Moderna.

Qualcuno ricorderà che, a inizio mese, i media riportavano titoloni sull'Austria che voleva sganciarsi dal coordinamento europeo per la fornitura dei vaccini. La storia è altra, ed è venuta fuori.
L'Austria aveva rinunciato a dosi del vaccino Pfizer per affidarsi a quelle del vaccino Astrazeneca, che costa meno.
 La mossa autonomista (sganciarsi dalla Ue) del cancelliere austriaco Sebastian Kurz, serviva a premere sulla Commissione europea per prendersi  dosi di vaccino Pfizer al quale aveva rinunciato.
Il presidente Draghi ha riposto con un deciso "no". Insomma, i furbi non vanno premiati.

Non possiamo che apprezzare.
 
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