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Mascherine ed altre previsioni per sopravvivere e far funzionare la Fase 2
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Articolo di Sara Astorino
6 maggio 2020 7:18
 
 Abbiamo già parlato di come funziona in Italia l’obbligo di indossare le mascherine, mentre in questo articolo provvederemo a fornire un aggiornamento nonché ad indicare quali altre regole devono essere seguite per rispettare correttamente le disposizioni connesse alla fase 2.

La Lombardia ha emesso numerose ordinanze connesse all’utilizzo delle mascherine confermando l’obbligatorietà delle stesse quando si esce di casa ma ha, anche, regolarizzato le esclusioni.
In virtù dell’ordinanza n. 537 la mascherina, o altro indumento idoneo a coprire bocca e naso, non è obbligatoria per i bambini fino ai sei anni, per i portatori di forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e per le persone che interagiscono con loro. L’ordinanza è in vigore dal 4 al 17 maggio.
In una successiva ordinanza la n. 538 viene espressamente previsto che sui mezzi pubblici gli utenti dovranno non solo utilizzare le mascherine ma anche i guanti!

In Veneto è stata emessa una nuova ordinanza nella quale viene spiegato che la mascherina è obbligatoria così come il rispetto della distanza sociale, ovvero 1 metro.
Viene disciplinato, altresì, l’obbligo di indossare i guanti e di utilizzare il gel detergente.
Sono esonerati dall’indossare la mascherina solo i bimbi fino ai sei anni mentre tra conviventi la distanza sociale, 1 metro, non deve essere rispettata.

In Friuli Venezia Giulia con l’ordinanza n. 12 è stato stabilito l’obbligo per chiunque si rechi fuori dell’abitazione di mantenere la distanza sociale, 1 metro, e di indossare la mascherina.
La mascherina, tuttavia, non è obbligatoria: a) alla guida di autoveicoli o motoveicoli, salvo gli autoveicoli aziendali in cui valgono le regole del proprio datore di lavoro; b) in caso di soggetti di età inferiore ai sei anni; c) in caso di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina; d) in caso di soggetti che sono soli in locali non aperti al pubblico; e) in caso di attività motoria e sportiva svolta in luogo isolato.

In Trentino Alto Adige dal 29 aprile è stato consentito lo svolgimento di attività motoria mantenendo una distanza dagli altri di almeno due metri in caso di sport e di un metro in caso di camminata.
Dal 4 maggio alla luce della riapertura di parchi e giardini pubblici, dove gli assembramenti continuano ad essere vietati, le mascherine devono essere indossate obbligatoriamente

In Valle d’Aosta è previsto tanto l’obbligo di indossare le mascherine quanto quello di mantenere la distanza sociale.
Rimangono, inoltre, in vigore le regole precedentemente emanate in tema di mercati..

In Piemonte le disposizioni contenute nel DPCM del 26 Aprile 2020, ovvero quello che regolamenta la fase 2, sono state accolte integralmente pertanto è obbligatorio indossare le mascherine nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi pubblici.
Sono esentati i bambini con meno di 6 anni e i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo delle mascherine.

In Emilia Romagna le mascherine sono divenute obbligatorie nei locali aperti al pubblico e nei luoghi all’aperto ove bisogna rispettare anche la distanza sociale, 1 metro.
E’ stata concessa la possibilità di raggiungere le seconde case per svolgere attività di manutenzione nonché, solo in forma individuale, di allenarsi e svolgere attività motoria all’aperto.
Riaprono i parchi ma non le spiagge, le biblioteche solo per i prestiti e non per consultazioni e riaprono anche i cimiteri.

In Liguria la mascherina è obbligatoria nei luoghi al chiuso e accessibili al pubblico, anche sui mezzi di trasporto.
E’, inoltre, possibile fare la spesa e ritirare cibo d’asporto fuori dal proprio comune, fare attività sportiva entro i confini della propria Provincia, raggiungere le seconde case per effettuare le manutenzioni ed andare in barca ma solo se si è in due!!

Nelle Marche, per quanto a nostra conoscenza, le mascherine sono obbligatorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, ad esempio i negozi, e sui mezzi pubblici. La distanza sociale deve essere sempre mantenuta eccetto se si accompagna un minore o una persona non autosufficiente.

In Toscana è tuttora obbligatorio indossare la mascherina quando si esce di casa ma a differenza di quanto accade in Lombardia sui mezzi pubblici, dove è obbligatorio rispettare la distanza di un metro, si potrà viaggiare SOLO per comprovate esigenze di lavoro, salute o per recarsi in visita ai parenti.

In Umbria vengono ad essere rispettate le previsioni contenute nel DPCM, pertanto, le mascherine sono obbligatorie, anche sui mezzi pubblici, e deve essere sempre mantenuta la distanza sociale, 1 metro.

Nel Lazio prevista l’obbligatorietà delle mascherine.
Sono state assunte decisione specifiche anche per l’utilizzo dei mezzi pubblici.
Sui bus, ad esempio, potranno salire al massimo 25 passeggeri e solo dalla parte posteriore.
In metropolitana potranno salire massimo 300 passeggeri a treno.

In Abruzzo è stata emanata l’ordinanza n. 54 che prevedeTutte le persone che a qualsiasi titolo sono presenti nel territorio abruzzese (residenti e non) sono tenute - per i prossimi 15 giorni - ad indossare la mascherina anche negli spazi aperti laddove non è possibile mantenere distanze sociali".

In Molise vengono ad essere rispettate le previsioni contenute nel DPCM, pertanto, le mascherine sono obbligatorie, anche sui mezzi pubblici, e deve essere sempre mantenuta la distanza sociale, 1 metro.

In Puglia mascherine obbligatorie ma è possibile, solo per effettuare la manutenzione, raggiungere le seconde case ed è stato dato il via libero alla pesca amatoriale..

In Campania le mascherine sono obbligatorie.
Vale la pena riportare il commento di De Luca che, ormai, è divenuto un volto noto, odiato ed apprezzato più o meno allo stesso modo.
 «È indispensabile e noi saremo rigorosissimi con un'altra ordinanza: da oggi in Campania c'è l'obbligo di indossare la mascherina fuori casa e ci sono sanzioni per chi non lo fa. Chi non indossa la mascherina è una bestia, perché non ha rispetto per gli anziani, per i bambini e per un lavoro immane che abbiamo fatto come Regione per mettere in condizione tutti di avere la mascherina». 

In Basilicata le suddette previsioni vengono ad essere rispettate ed è stato disposto l’isolamento domiciliare ed il tampone obbligatorio per chi dovesse fare ritorno in Regione.

In Calabria le mascherine sono obbligatorie.
Dobbiamo dare atto dell’ordinanza, che ha suscitato innumerevoli critiche, che consente la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie ed agriturismi solo se all’aperto.
In data 03 Maggio 2020 l’ordinanza, voluta dalla Governatrice Jole Santelli, è stata impugnata dal Ministro degli affari Regionali, Francesco Boccia.

In Sicilia le mascherine sono divenute obbligatorie.
E’ consentito trasferirsi nelle seconde case ma è fatto divieto di fare la spola con la residenza.
Rileviamo che a Palermo sono stati riaperti 12 parchi con ingressi controllati.
Dal 04 Maggio, quindi, per portare i bimbi al parco occorre prenotare online sul sito del Comune.
Stessa modalità di apertura è prevista anche per i cimiteri.

In Sardegna sussiste l’obbligo di indossare le mascherine.
Sono state autorizzate le messe e gli allenamenti individuali che, tuttavia, debbono essere svolti a porte chiuse.
I nuclei familiari conviventi e residenti in Sardegna possono recarsi nella seconde case ma non possono rimanervi a dormire.

In tutta ITALIA devono essere rispettate alcune regole.
Negli uffici, siano questi pubblici o privati, devono essere presenti dei disinfettanti per coloro i quali entrano, i clienti devono indossare guanti e mascherine, la distanza di un metro deve essere rispettata anche nel corso delle riunioni.
Le riunioni devono svolgersi con un numero massimo di due persone eccezion fatta per particolari questioni, magari la stipula di un atto, ove è consentita la presenza solo ed esclusivamente delle parti realmente necessarie.
Gli ambienti devono essere stati sanificati e l’attestazione di sanificazione deve essere immediatamente disponibile.
La sanificazione, inoltre, si estende anche agli impianti di condizionamento e di riscaldamento.
Il DPCM del 26 Aprile consente gli spostamenti solo per incontrare i propri congiunti tra i quali rientrano, come spiegato dal Ministero, i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili e le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo.
Successivamente a questa precisazione è stato possibile confermare che non sono consentite le visite agli amici.
Ulteriore precisazione, che si desume dal suddetto DPCM, riguarda cosa può o non può essere fatto nel corso di queste visite.
Il DPCM recita “ in occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respiratorie”.
Tutte le accortezze indicate portano a concludere che le visite non possono trasformarsi in pranzi e cene oppure feste di compleanno ma sono semplicemente un’occasione per vedere affetti da cui per troppo tempo siamo stati lontani.
 
 
 
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