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TESTAMENTO BIOLOGICO. QUALSIASI NOME ABBIA, SE NON RISPETTERA' I DIRITTI DELL'AUTODETERMINAZIONE E DELLA LIBERTA' TERAPEUTICA SARA' SOLO CARTA STRACCIA
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Comunicato 
5 luglio 2006 0:00
 

Firenze, 5 Luglio 2006. E' ripresa ieri alla commissione Sanita' del Senato la discussione del disegno di legge sul testamento biologico. Il primo risultato sembra essere stato raggiunto. quello bipartisan sul nome: non sara' testamento biologico, ma "dichiarazioni di volonta' anticipate nei trattamenti sanitari". Quando dai nomi si passera' ai contenuti delle "dichiarazioni di volonta'.", o qualsivoglia altro appellativo si voglia dare, e' necessario che si prendano in considerazione due principi che sono gia' costituzionalmente sanciti:
1. l'autodeterminazione, ovvero ognuno puo' decidere sul proprio corpo e sulla propria vita in maniera autonoma
2. la liberta' di scelta terapeutica, che include il consenso informato
Oggi questi due principi sono garantiti al paziente cosciente. Egli puo' decidere di prestare o negare il proprio consenso a qualsiasi trattamento medico, all'idratazione e all'alimentazione artificiale (che quest'ultime siano o meno trattamento medico secondo i "bioetici" di stato del Consiglio nazionale di Bioetica ha poca importanza). Oggi nessuno puo' essere incatenato ad un letto ed essere forzato a subire cure non desiderate, a mangiare o a bere. Questo stesso identico diritto deve essere garantito anche al paziente non senziente che potra' negare o prestare il proprio consenso anticipatamente in forma scritta. Se l'autodeterminazione e la liberta' di scelta terapeutica del paziente non verranno rispettate, rendendole sindacabili da parte di un medico, saranno calpestati quei diritti costituzionali -nonche' diritti umani- sanciti da convenzioni internazionali come quella di Oviedo.
Quindi, dopo aver brindato alle larghe intese sul nome raggiunte ieri in Senato, per giudicare aspettiamo di vedere il contenuto del testo che uscira' dalla commissione. Se il diritto all'autodeterminazione e alla liberta' terapeutica non verranno riconosciuti ai non senzienti come lo sono gia' per i senzienti, qualunque sia il nome dato al documento, esso non potra' che essere carta sprecata.
Insieme all'associazione per la liberta' di ricerca "Luca Coscioni", abbiamo ultimato una proposta di legge rispettosa della volonta' di ciascun individuo e a breve sara' presentata dall'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno.
Inoltre, rivolgiamo un invito a tutti i cittadini che lo vorranno, a fare il proprio testamento biologico gia' da subito. Il medico e' tenuto, anche se non vincolato, a rispettare la volonta' del paziente.
E' consigliabile sottoscriverlo davanti a dei testimoni, e consegnarne copia a persone fidate che lo presenteranno ai medici se ce ne sara' necessita'.
Questo un nostro modello di testamento biologico:
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Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc
 
 
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