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Padova. Ozono, superata soglia informazione. Il Comune protegga la salute dei bambini.
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Comunicato di Maria Grazia Lucchiari
28 giugno 2011 14:54
 
  Soglia di informazione ozono superata ieri nelle centraline Arpav di Forcellini e Mandria, ma il Comune non sembra preoccupato, tanto che la sua pagina web, alla voce ozono, è ferma ai dati del 9 giugno 2011. Se poi seguiamo le indicazioni del sito del Comune e andiamo a leggere le previsioni Arpav è ancora peggio perché qui ci dicono che il bollettino ozono è sospeso dal settembre 2010. Eppure in città dall’inizio l’anno si sono registrati 29 superamenti della soglia del valore obiettivo ozono per la protezione della salute umana. Il limite, fissato dall’Unione europea è stato posto a 120 µg/m³ da non superarsi per più di 24 volte l’anno.
 Com'è noto l'ozono è un inquinante e le sue concentrazioni dipendono fortemente dalle condizioni atmosferiche, oltre che dalla presenza di sostanze inquinanti prodotte da varie sorgenti tra veicoli a motore, industrie, processi di combustione. Gli effetti acuti per esposizioni a breve termine dell’ozono sono  modificazione della funzionalità polmonare, aumentata reattività delle vie respiratorie, esacerbazioni dell'asma nelle persone suscettibili che fanno attività fisica e infiammazioni delle vie aeree.
 La soglia di informazione viene raggiunta quando almeno una delle centraline di rilevamento della qualità dell'aria registra una concentrazione di ozono nell'aria di 180 microgrammi al metro cubo (come valore massimo della concentrazione media oraria durante le 24 ore). E si chiama soglia di informazione o di allarme proprio perché, quando viene superata, le autorità cittadine hanno l'obbligo di informare la popolazione su: data, luogo, ora e durata in cui si è verificato tale superamento; possibile evoluzione del fenomeno; gruppi di popolazioni a rischio; possibili effetti sulla salute e sulle precauzioni da adottare per prevenire eventuali danni alla salute.
 In città ci sono molte scuole, tra primarie e dell’infanzia e ci sono i centri estivi del Comune e quelli organizzati dalle parrocchie e dalle associazioni, luoghi in cui i bambini sono spesso impegnati in attività fisiche intense all’aperto nelle ore in cui si manifestano i massimi livelli di ozono, dalle ore 13/14 alle ore 18. A causa della maggior frequenza degli atti respiratori inalano quantità maggiori di inquinanti e hanno anche maggiori probabilità di sviluppare l'asma o altre malattie respiratorie. L'asma è la malattia cronica più comune nei bambini e può essere aggravata dall'esposizione ad ozono. 
 Chiediamo all’amministrazione comunale di emettere una ordinanza rivolta ai dirigenti dei centri estivi pubblici e privati, ed ai soggetti particolarmente a rischio affinchè sia evitata l’esposizione alle alte concentrazioni di inquinante, in particolare nei parchi e nelle aree periferiche ed extraurbane.
 Auspichiamo che la solerzia con cui gli amministratori si adoperano nelle pubbliche manifestazioni, a favore dei centri di ricerca contro i tumori infantili, sia applicata, soprattutto, in direzione della prevenzione e tutela dalla malattia.    
 
 
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