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Numero Unico Emergenza. Il Governo governi e non chieda piaceri all'Europa
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Comunicato 
24 giugno 2009 0:00
 
Intervento della senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicale - Partito Democratico
 
Mentre e' in corso una procedura di infrazione dell'Unione europea che finira' per costare soldi allo Stato italiano per non avere ancora istituito il numero unico per le emergenze, il Governo invece che fare il suo mestiere e quindi amministrare e applicare le leggi, chiede piaceri alla Commissione Europea.
Una vicenda che conferma il comportamento sfascista del Governo e del ministro dell'Interno Roberto Maroni. Non solo non procede rapidamente verso l'istituzione del numero unico per le emergenze, ma chiede l'intervento di un commissario europeo (poco importa se e' italiano) per "interpretare" se non "rimuovere" la procedura d'infrazione!
Al momento la Protezione civile, incaricata dell'accorpamento dei vari numeri esistenti, non e' in grado di fare previsioni temporali (1).
Quello che funziona facilmente in Europa ovviamente non puo' essere importato facilmente in Italia perche' noi abbiamo quattro numeri di emergenza, e non solo gli stranieri non sanno chi chiamare in caso di bisogno, ma anche gli italiani devono sperare di aver azzeccato nel chiamare i vigili piuttosto che i pompieri, oppure i carabinieri piuttosto che la polizia!
 
Qui un'interrogazione in materia:
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