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Acque minerali con poco sodio. Servono?
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Comunicato di Primo Mastrantoni
23 luglio 2009 0:00
 
Alcune marche di acque minerali pubblicizzano il basso tenore di sodio. Si sa che il sodio, quando e' eccessivo provoca ipertensione arteriosa, ritenzione idrica, disturbi renali e edemi; quando, invece, e' scarso da luogo a crampi muscolari, nausea, astenia e apatia. Il sodio, infatti, regola l'eccitabilita' dei muscoli, la conduzione degli impulsi nervosi e la pressione osmotica. La quantita' media raccomandabile e' di circa 9 grammi al giorno. La maggior parte la assumiamo con il sale da cucina (sarebbe bene limitarsi), ma un buon apporto avviene dal prosciutto (2,2 grammi per 100 grammi), dai salumi (media 1,5 grammi su 100 grammi), dai formaggi, per esempio il pecorino (1,8 grammi su 100 grammi), il formaggino (1 grammo su 100 grammi), il gorgonzola e parmigiano (0,6 grammi su 100 gr), ecc. La quantita' assunta con l'acqua, minerale o di rubinetto, e' del tutto trascurabile. Non comprendiamo quindi a cosa servono le acque minerali con pochissimo sodio, visto che di sodio in tutte le acque ce n'e' poco. Certo ognuno pubblicizza quel che ha. Pubblicizza, appunto.
 
 
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