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Voli aerei. Costi maggiori, più numerosi e più inquinamento. L’alternativa è la quantità
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25 luglio 2024 10:16
 

'inquinamento delle emissioni dei voli aerei è ben conosciuto: ad esso, secondo l’Ue, si deve il 5% delle emissioni mondiali, con il numero dei voli che dovrebbe aumentare del 42% entro il 2040. Le emissioni inquinanti potrebbero anche aumentare fino al 21% nello stesso periodo. Una situazione che, però, non sembra avere ripercussioni nella pratica: il traffico mondiale di passeggeri dovrebbe, quest’anno raggiungere la cifra record di 5 miliardi, considerando anche che l’80% della popolazione mondiale non ha mai preso un volo. Privilegiati, continuiamo a metterci i paraocchi!.

Ovunque si parla e si cercano di mettere in essere politiche di carburanti meno inquinanti, ma i risultati sono aleatori e, quasi sempre, una sorta di propaganda di chi dice di farlo, col risultato di fare spendere più soldi ai passeggeri.

Sembra evidente che la soluzione non è la rincorsa ad una sorta di democratizzazione del volo come nella seconda parte del secolo scorso. Ma non è neanche quella di far tornare il trasporto aereo a spostamento d’élite economica, come fanno oggi TUTTE le compagnie non rendendosi conto che se l’offerta è peggiore, la domanda si rivolge altrove, 

Occorre che il mercato, indirizzato dalle politiche delle istituzioni (in questo l’Ue, di per sé, avrebbe numeri da vendere per qualità e quantità) dia un indirizzo per ridimensionare il trasporto aereo sponsorizzando le molte alternative che, quando ci sono, danno già ottimi risultati… si pensi ai “supertreni” che, in Europa e Giappone, sono già alternativi (tempi, costi, inquinamento) e, per un esempio italiano, a come i supertreni hanno praticamente sostituito oggi una delle maggiori rotte aeree degli anni passati, Roma-Milano. Per cui, a fronte di molte amministrazioni impegnate ad ampliamenti e costruzioni di aeroporti, ci domandiamo se non sia molto meglio il rafforzamento e l’ampliamento degli spostamenti ferroviari.

Sia chiaro, qui non stiamo perorando sceneggiate come quella della giovane svedese Tunberg che va in America con la barca a vela per non usare l’aereo che inquina…. ché in America, per andarci, non ha senso pensare ai vecchi piroscafi che partivano da Genova, Napoli, Dover, Anversa, etc…. ma ha senso continuare ad andarci in aereo avendo comunque la possibilità sul territorio europeo di spostamenti ferroviari veloci.. a Parigi e Vienna, per esempio, dal centro e nord della penisola, è proprio necessario andarci in aereo?

Perché questo accada occorre l’intervento della politica, italiana e comunitaria. Il decongestionamento dei cieli italiani ed europei sarebbe uno dei primi passi, su un territorio, poi, molto sensibile ad intasamento ed inquinamento. Politiche fiscali, semplificazioni, incentivi, mercato più accessibile alla concorrenza ferroviaria.

Voli aerei. Costi maggiori, più numerosi e più inquinamento. L’alternativa è la quantità, di qualità con attenzione al non farli tornare a mezzi d'élite, e con valide alternative economiche.


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