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Vino, informazione e proibizionismo. Il ministro Lollobrigida è pericoloso?
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15 aprile 2024 13:16
 

Vinitaly in corso, il ministro di Agricoltura e Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, giustamente al centro dell’attenzione, sembra non riuscire a cogliere l’occasione della fiera di uno dei prodotti d’eccellenza delle produzioni italiane per svolgere la funzione di ministro italiano, cioè quello che dovrebbe rappresentare tutti gli italiani e non solo i seguaci della sua ideologia.

L’occasione è data da un‘intervista ad un quotidiano nazionale (1) in cui il nostro ministro dichiara che oggi “assistiamo al tentativo di alcune nazioni di reintrodurre un nuovo proibizionismo attraverso le etichette”. Il riferimento crediamo sia all’Irlanda che, governo ed opposizione italiana in disaccordo, ha sulle etichette dei propri prodotti vinicoli alcune avvertenze sui pericoli di abuso dell’alcol.

Questo probabilmente accade perché il vino, e il made in Italy più in generale, viene presentato come prodotto derivato da un atto di fede e, di per sé, immune da qualunque problema

Etichette che informino dove il vino è prodotto e cosa contiene (come accade anche per l’acqua minerale) sarebbe sinonimo di proibizionismo.
Etichette che informino sul motivo per eccellenza degli incidenti e morti stradali (alcol) sarebbe sinonimo di proibizionismo.
Chi ha paura dell’informazione, e perché? Il ministro Lollobrigida è pericoloso?


1 - La Stampa del 15/04/2024


Qui il video sul canale YouTube di Aduc

 
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