Saranno 981 milioni le dosi di vaccino anti Covid consegnate ai 27 Paesi della Ue nel secondo semestre di quest'anno.
In sintesi, i 446 milioni di cittadini della Ue avranno a disposizione le dosi necessarie con la possibilità di essere vaccinati completamente.


La ripartizione trimestrale di forniture per il 2021 è la seguente:
a) Primo trimestre: 106 milioni di dosi.
b) Secondo trimestre: 413 milioni di dosi.
c) Terzo trimestre: 529 milioni di dosi.
d) Quarto trimestre: 452 milioni di dosi.

I vaccini distribuiti sono quelli di Pfizer-BioNTech, Moderna, Johnson&Johnson e Astrazeneca.
Non è inclusa la fornitura del vaccino tedesco Curevac che è in attesa della approvazione dell'EMA.

Fino ad ora sono stati vaccinati (almeno una dose) il 35% della popolazione comunitaria. L'Italia si attesta nella stessa percentuale.

A fine anno, vista la disponibilità di dosi, dovrebbe essere vaccinata tutta la popolazione.

Crollano le accuse rivolte alla Commissione europea sulla gestione della fornitura di vaccini, la cui indisponibilità iniziale è dovuta al mancato rispetto degli impegni della società farmaceutica anglosassone Astrazeneca, che è stata trascinata in tribunale e proprio oggi si svolge la prima udienza.

Assicurare i vaccini a tutti i 27 Paesi comunitari è stato un grande successo della "politica" sanitaria europea, senza dimenticare la fornitura ai paesi poveri.

Nel frattempo, siamo ancora in attesa dei vaccini russi e cinesi, tanto inutilmente decantati da alcuni politici nostrani.
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