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 SPAGNA - SPAGNA - La fine di un divieto, quello per l'autorizzazione delle banche private per il cordone
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Articolo di Donatella Poretti
17 marzo 2006 13:51
 
Se l'imposizione di un divieto produce un effetto peggiore dell'azione che si intendeva vietare, la politica e' bene che si interroghi sulla necessita' di tornare sui propri passi. Il caso specifico e' quello del divieto spagnolo di istituire delle banche private e a pagamento per la raccolta e conservazione del sangue del cordone ombelicale. Un divieto che vige anche in Italia.
La spiegazione che la donazione anonima e gratuita nelle banche pubbliche sia molto piu' utile per la societa' e per le persone che hanno bisogno di ricorrere ad un trapianto, evidentemente non e' bastata a frenare i tanti genitori che, nonostante i divieti, hanno deciso di ricorrere alle banche private presenti e legali negli altri Paesi.
Poco importa se per fare questa operazione occorre raccogliere un po' "furtivamente" quello che fino a pochi anni fa, e purtroppo anche attualmente in molte sale parto italiane, era considerato un rifiuto biologico, e inviarlo nei laboratori delle banche private che a pagamento lo crioconservano. Le cifre per l'operazione dell'invio del kit per la raccolta, il congelamento e la conseguente conservazione si aggirano intorno ai mille/duemila dollari, poi cento dollari all'anno.
Se il parto avviene in una clinica privata, il tutto sara' certamente piu' facile, rispetto ad una struttura pubblica, che in alcuni casi cerchera' di chiedere il consenso per la donazione del prezioso cordone.
La conseguenza del divieto di autorizzare l'apertura di queste banche in territorio spagnolo, come in quello italiano, ha prodotto il semplice risultato che ci sono stati, tra i tanti casi anonimi anche alcuni famosi che hanno ammesso di avere aggirato il divieto e di avere inviato le staminali cordonali all'estero.
L'ultimo in ordine cronologico e' stato quello dell'erede al trono di Spagna.

Il dibattito si e' riaperto, e l'assurdita' della norma proibizionista e' emersa alla luce del sole. La prima risposta della ministra alla Sanita' Elena Salgado e' stata che una legge non si cambia perche' e' coinvolto un membro reale, ma per l'interesse nazionale. Poi la decisione. Il 7 aprile verra' recepita una direttiva europea del 2004 in cui si sollecita il potenziamento delle banche pubbliche per lo sviluppo e applicazione di cellule e tessuti, senza precludere la possibile apertura di banche private. Saranno fissate condizioni molto severe e le banche private dovranno fornire una corretta informazione sullo stato attuale della ricerca con le staminali cordonali, ha precisato la ministra sollecitata nel frattempo dalle varie comunita' autonome che chiedevano di poter autorizzare l'apertura di questi laboratori privati.

Non e' questione di avere una Casa Reale costretta a far crioconservare le preziose cellule staminali del cordone ombelicale dell'infanta Leonor nel lontano Arizona, ma piu' semplicemente di non assumere decisioni ideologiche e percio' immutabili e immutate nel tempo.
La Spagna e' il secondo Paese al mondo per donazioni di cordone ombelicale con 20.732 unita' conservate nelle banche pubbliche di Barcelona, Malaga, Santiago de Compostela, Madrid, Palencia e Tenerife. La Spagna era anche il secondo Paese nell'Unione Europea a vietare le banche private. Ora restera' solo l'Italia. Un primato che speriamo venga presto meno.

L'occasione e' gia' pronta, ci sono 17 mesi di tempo. Lo scorso 8 febbraio nella Gazzetta Ufficiale n.34 e' stata infatti pubblicata la legge 25 gennaio 2006, n. 29 recante "Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2005". La legge, entrata in vigore il 23 febbraio, delega il Governo ad adottare, entro il termine di diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge, i decreti legislativi recanti le norme occorrenti per dare attuazione alle direttive comprese negli elenchi degli allegati A e B dello stesso provvedimento. E una era proprio la direttiva 2004/23/CE.


Per approfondimenti
Scheda pratica: raccolta e conservazione delle staminali cordonali:
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Direttiva 2004/23/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 sulla definizione di norme di qualità e di sicurezza per la donazione, l'approvvigionamento, il controllo, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umani - Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, 7 aprile 2004:
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Legge 25 gennaio 2006, n. 29 - "Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2005":
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