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 UCRAINA - UCRAINA - Ucraina. Vendita e svendita di feti umani, per la gloria di clienti senza scrupoli
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Articolo di Cinzia Colosimo
28 aprile 2005 19:32
 
Il concetto di dignita' umana, nonostante sia un'arma a doppio taglio, ha la sua precisa funzione di garanzia e di rilevanza morale. Entra in gioco di fronte a violenze accertate, a comportamenti illegali nei confronti di individui, minoranze sociali e gruppi etnici; la sua universalita' e' riconosciuta proprio perche' legata all'essere umano in quanto tale.
Quando viene lesa siamo in grado di provare intimamente e singolarmente quella sorta di cedimento strutturale che ci segnala un fallimento, sia esso legale o politico, ma piu' ancora sociale e culturale. Violare la dignita' umana significa interrompere violentemente il destino di un essere vivente in quanto soggetto di una vita.
Succede esattamente questo in Russia e in Ucraina. Gruppi criminali organizzano il contrabbando di feti abortiti, piu' o meno spontaneamente, che vengono venduti in Russia a poco meno di 7 mila euro l'uno. Alle giovani ragazze ucraine vengono offerti circa 150 euro per interrompere la gravidanza, un extra se sono oltre il quinto mese. I feti vengono congelati e spediti alle cliniche estetiche, esperte nell'offrire "iniezioni di gioventu'". Il gruppo criminale e' stato scoperto dalle guardie di frontiera russe, che in un treno hanno trovato due enormi contenitori frigo contenenti 25 feti. Gli uomini che trasportavano il macabro materiale hanno dichiarato che si trattava di uno scambio fra istituti di ricerca, cosi' com'e' permesso dalla legge ucraina. Ma le autorita' temono che il livello di corruzione e degrado sia ben piu' elevato; secondo un investigatore, scienziati e ricercatori a livello accademico accettano di contrattare con i criminali della peggior specie per soli scopi di lucro.
A Mosca i 'vip' pendono dalle labbra degli alchimisti moderni, cialtroni della scienza che nei saloni di bellezza offrono giovinezza a buon mercato. Dai feti vengono estratte le staminali totipotenti, che vengono conservate e proposte ai ricchi clienti come la soluzione perfetta per le loro rughe, i loro seni avvizziti e gli zigomi cadenti. Sergei Shorobogatko, poliziotto di Kiev che sta indagando su questo caso, ha scoperto un'agghiacciante strumentalizzazione delle donne piu' povere, provenienti dalle regioni di Donetsk e Kharkiv. Dal momento che feti oltre la 12esima settimana di gestazione vengono considerati piu' 'preziosi', i dottori corrotti spiegano alle ragazze che esistono "motivi medici seri" per praticare l'aborto dopo il terzo mese: in realta' utilizzano una procedura di estrazione che gli permette di ottenere feto e placenta. Senza nessun tipo di analisi il 'materiale' viene spedito a istituzioni intermedie, che sezionano il corpicino estraendone gli organi.a Mosca possono arrivare feti perfettamente sani, ma anche portatori di HIV o altre serie patologie congenite.
La notizia ha comprensibilmente sconvolto i vertici del Ministero della Salute, reo di non aver fatto abbastanza per tutelare le donne gravide e per aver offerto un grosso potere decisionale a medici totalmente inaffidabili. Il Ministero ha cosi' avviato un'inchiesta, che ha coinvolto le 41 cliniche che solo a Mosca si occupano di medicina rigenerativa: 37 di queste compiono interventi totalmente illegali, ma nonostante questo continuano indisturbate.
L'immoralita' di questa azione e' innegabile. La vita, potenziale o meno, non puo' essere utilizzata a scopo di lucro. Non si tratta solo del ripudio verso l'idea kantiana secondo la quale l'uomo e' sempre un fine e mai un mezzo: questa idea nella civilta' moderna e' ampiamente superata. Basta pensare alle coppie in crisi che mettono al mondo un figlio per salvare un matrimonio, o agli individui disoccupati che pur di vivere grazie a sussidi pubblici non esitano a diventare genitori. In questi esempi rientrano anche i cosiddetti 'designer baby', che nascono per salvare la vita a persone malate, ma che comunque vivono un'esistenza propria, individuale, che esula dallo scopo originario per il quale sono venuti al mondo. Il caso dei feti venduti pero' non ha niente a che fare con questo: il commercio di materiale umano non contiene nessuna giustificazione morale. Sia che venga fatto fra le pareti sterili di una compagnia biotech ultra moderna e futurista, sia che venga fatto per permettere ad una famiglia indigente di campare un paio di mesi. Diventa quasi irrilevante dal punto di vista analitico sapere che quei feti sono destinati ad una classe sociale viziata, frivola e senza scrupoli.
Quando si parla del settore 'privato' della ricerca come soluzione immediata per l'emergenza scientifica, ci riferiamo ad altro. Ci riferiamo alle compagnie che rendono pubblico il loro lavoro giorno dopo giorno, agli scienziati che non nascondono scheletri nell'armadio, a quegli individui che non sacrificano il rispetto per la dignita' umana in nome di uno scientismo assoluto.
 
 
 
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Articolo di Cinzia Colosimo
28 aprile 2005 19:32
 
Il concetto di dignita' umana, nonostante sia un'arma a doppio taglio, ha la sua precisa funzione di garanzia e di rilevanza morale. Entra in gioco di fronte a violenze accertate, a comportamenti illegali nei confronti di individui, minoranze sociali e gruppi etnici; la sua universalita' e' riconosciuta proprio perche' legata all'essere umano in quanto tale.
Quando viene lesa siamo in grado di provare intimamente e singolarmente quella sorta di cedimento strutturale che ci segnala un fallimento, sia esso legale o politico, ma piu' ancora sociale e culturale. Violare la dignita' umana significa interrompere violentemente il destino di un essere vivente in quanto soggetto di una vita.
Succede esattamente questo in Russia e in Ucraina. Gruppi criminali organizzano il contrabbando di feti abortiti, piu' o meno spontaneamente, che vengono venduti in Russia a poco meno di 7 mila euro l'uno. Alle giovani ragazze ucraine vengono offerti circa 150 euro per interrompere la gravidanza, un extra se sono oltre il quinto mese. I feti vengono congelati e spediti alle cliniche estetiche, esperte nell'offrire "iniezioni di gioventu'". Il gruppo criminale e' stato scoperto dalle guardie di frontiera russe, che in un treno hanno trovato due enormi contenitori frigo contenenti 25 feti. Gli uomini che trasportavano il macabro materiale hanno dichiarato che si trattava di uno scambio fra istituti di ricerca, cosi' com'e' permesso dalla legge ucraina. Ma le autorita' temono che il livello di corruzione e degrado sia ben piu' elevato; secondo un investigatore, scienziati e ricercatori a livello accademico accettano di contrattare con i criminali della peggior specie per soli scopi di lucro.
A Mosca i 'vip' pendono dalle labbra degli alchimisti moderni, cialtroni della scienza che nei saloni di bellezza offrono giovinezza a buon mercato. Dai feti vengono estratte le staminali totipotenti, che vengono conservate e proposte ai ricchi clienti come la soluzione perfetta per le loro rughe, i loro seni avvizziti e gli zigomi cadenti. Sergei Shorobogatko, poliziotto di Kiev che sta indagando su questo caso, ha scoperto un'agghiacciante strumentalizzazione delle donne piu' povere, provenienti dalle regioni di Donetsk e Kharkiv. Dal momento che feti oltre la 12esima settimana di gestazione vengono considerati piu' 'preziosi', i dottori corrotti spiegano alle ragazze che esistono "motivi medici seri" per praticare l'aborto dopo il terzo mese: in realta' utilizzano una procedura di estrazione che gli permette di ottenere feto e placenta. Senza nessun tipo di analisi il 'materiale' viene spedito a istituzioni intermedie, che sezionano il corpicino estraendone gli organi.a Mosca possono arrivare feti perfettamente sani, ma anche portatori di HIV o altre serie patologie congenite.
La notizia ha comprensibilmente sconvolto i vertici del Ministero della Salute, reo di non aver fatto abbastanza per tutelare le donne gravide e per aver offerto un grosso potere decisionale a medici totalmente inaffidabili. Il Ministero ha cosi' avviato un'inchiesta, che ha coinvolto le 41 cliniche che solo a Mosca si occupano di medicina rigenerativa: 37 di queste compiono interventi totalmente illegali, ma nonostante questo continuano indisturbate.
L'immoralita' di questa azione e' innegabile. La vita, potenziale o meno, non puo' essere utilizzata a scopo di lucro. Non si tratta solo del ripudio verso l'idea kantiana secondo la quale l'uomo e' sempre un fine e mai un mezzo: questa idea nella civilta' moderna e' ampiamente superata. Basta pensare alle coppie in crisi che mettono al mondo un figlio per salvare un matrimonio, o agli individui disoccupati che pur di vivere grazie a sussidi pubblici non esitano a diventare genitori. In questi esempi rientrano anche i cosiddetti 'designer baby', che nascono per salvare la vita a persone malate, ma che comunque vivono un'esistenza propria, individuale, che esula dallo scopo originario per il quale sono venuti al mondo. Il caso dei feti venduti pero' non ha niente a che fare con questo: il commercio di materiale umano non contiene nessuna giustificazione morale. Sia che venga fatto fra le pareti sterili di una compagnia biotech ultra moderna e futurista, sia che venga fatto per permettere ad una famiglia indigente di campare un paio di mesi. Diventa quasi irrilevante dal punto di vista analitico sapere che quei feti sono destinati ad una classe sociale viziata, frivola e senza scrupoli.
Quando si parla del settore 'privato' della ricerca come soluzione immediata per l'emergenza scientifica, ci riferiamo ad altro. Ci riferiamo alle compagnie che rendono pubblico il loro lavoro giorno dopo giorno, agli scienziati che non nascondono scheletri nell'armadio, a quegli individui che non sacrificano il rispetto per la dignita' umana in nome di uno scientismo assoluto.
 
 
 
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