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Storie di diritti negati
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Articolo di Vincenzo Donvito
4 settembre 2003 18:21
 
La storia della signora colombiana di Cremona morta anche di burocrazia, grazie al visto concesso in ritardo (5 mesi dopo la richiesta) a sua sorella che la doveva raggiungere dalla Colombia per un trapianto di midollo spinale, con la storia della famiglia francese che ha chiesto al presidente Chirac una deroga alla loro legge per poter far nascere un nuovo bambino in grado di donare altrettanto midollo spinale ad un fratellino gia' nato e morente, sono due drammi della stessa famiglia, entrambi consultabili su questa edizione del Notiziario Cellule Staminali. Quella di chi, per le leggi, non puo' provare a vivere.
Anche se tendenzialmente si puo' ritenere che muoiano piu' persone per colpa della burocrazia che non per le leggi restrittive sulla medicina genetica, noi non crediamo che sia proprio cosi'. Perche' non sappiamo -per carenza di sperimentazione e ricerca- fin dove si possa arrivare a curare con questa medicina. Ce ne possiamo fare un'idea, ma se non esistono leggi che la consentano in toto e ne incentivino gli studi, resteremo sempre nell'ambito delle idee.
Ovviamente ci auguriamo che la storia francese non finisca come quella italo/colombiana, ma il cinismo della legge, specie quando la stessa e' espressione non dell'ordine di tutti, ma dell'ordine e della disciplina di un credo ideologico, e' uno degli aspetti piu' terribili del nostro sistema di vita, di governo e di amministrazione.
Due fatti e conseguente riflessione che dovrebbero coinvolgere il legislatore. Appunto dovrebbero. Per ora abbiamo solo lo sdegno accorato del presidente della Provincia di Cremona, che ha tuonato contro la burocrazia, ma farebbe altrettanto nel caso la storia francese (e le tante non conosciute in Italia come in Francia e altrove) dovesse finire male? Non lo sapremo mai. Anzi molto probabilmente il nostro presidente non sapra' mai cosa succedera' a questa famiglia francese. Ma non perche' lui sia sensibile solo ai residenti del territorio che amministra o perche' sia un acerrimo nemico delle terapie geniche "oltre il consentito" . non lo sappiamo. Ma solo perche' il nostro e' un Paese dove non c'e' dibattito e confronto, ma solo -a singhiozzo e in occasione di piu' o meno scandali- lotta ideologica, per cui le cose non si sanno o si sanno come se ogni volta si dovesse aprire il cielo e distruggere la millenaria storia dell'ideologia cattolica romana. Cioe' non si discute del bene e del male che potrebbe esserci sull'essere umano composto del suo corpo e del suo cervello, ma dell'essere umano composto del nostro corpo e del nostro cervello.
E' tutta qui la differenza. E non e' poco. Perche' questo significa non essere informati, ma stimolati e invitati a credere o a non credere. E non e' questione di essere o meno religiosi (anche cattolici romani), ma del potere che questa religione esercita.
Quante signore colombiane dovremo veder ancora morire? E quante famiglie dovremo ancora vedere mentre chiedono pieta' per la vita dei loro figli?
 
 
 
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