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 COLOMBIA - COLOMBIA - Luis Fernando Montoya: una vittima eccellente della violenza colombiana e le staminali
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Articolo di Donatella Poretti
6 gennaio 2005 17:46
 
Lo scorso 22 dicembre nel corso di una rapina a mano armata, due proiettili sono finiti nel collo di un uomo che si trovava nel luogo sbagliato e nel momento sbagliato: Luis Fernando Montoya. L'uomo non e' piu' in pericolo di vita, ma restera' costretto su una sedia a rotelle e attaccato ad un respiratore. Il suo caso rientra tra le 26 mila aggressioni a mano armata a scopo di rapina registrate nel corso del 2004 nel Paese, 650 si sono concluse con la morte delle vittime. Il suo caso pero' ha commosso tutto il Paese, perche' Montoya, 48 anni, e' famoso e amato per avere vinto la Coppa Libertadores come ex allenatore della squadra di calcio dell'Once Caldas.
Ci sono tutti gli ingredienti perche' diventi il Christopher Reeve colombiano. Tante le similitudini a partire dalla sedia a rotelle speciale di cui avra' bisogno, come l'innescarsi del dibattito sulle terapie sperimentali e sulle cellule staminali embrionali.
Il 24 dicembre il quotidiano colombiano El Tiempo gli dedicava l'editoriale "Il crimine contro Montoya", e scriveva che sono migliaia i colombiani costretti su una sedia a rotelle a causa della violenza, "i piu' poveri sono quelli che soffrono di piu', scordati da quasi tutti e senza sostegno. Per questo occorre evidenziare l'importanza degli enti che lottano per aiutarli. Cosi' come e' anche l'occasione per ripetere l'importanza del progetto di legge che permette la clonazione terapeutica. Questa rappresenta, per Luis Fernando Montoya e molti nella sua situazione, l'unica tenue e lontana possibilita' di un conforto".
Il riferimento e' al progetto di legge del senatore Jairo Clopatofsky, anche lui costretto su una sedia a rotelle a seguito di un incidente e che si batte per la regolamentazione della clonazione terapeutica e la ricerca con le cellule staminali.

I medici che hanno in cura Montoya a Medellin hanno gia' anticipato di essere pronti a studiare tutte le possibilita', incluso il trapianto di cellule staminali. Dopo le richieste di aiuto lanciate dalla moglie Maria Adriana Herrera, alla famiglia e' arrivata una proposta da Israele in questo senso. Nel frattempo e' stata richiesta l'autorizzazione al Governo per una terapia sperimentale a base di staminali embrionali.
Il proiettile e' penetrato nel midollo spinale all'altezza della terza e quarta vertebra, e la speranza del trapianto delle staminali e' quello quantomeno di recuperare l'autonomia nella respirazione.
"Non esistono fino a questo momento precedenti di questo tipo di utilizzo negli uomini. Lo vedo complicato e nella scienza si lavora sempre con esperienze preventive che permettano di dire se esiste una possibilita' di successo o no. Oltre a vederlo complicato lo vedo improbabile", mette in guardia il genetista colombiano Emilio Yunis.
"Desideriamo l'autorizzazione perche' specialisti gli impiantino cellule staminali. Sappiamo che questa terapia e' ancora in una fase sperimentale, che e' un qualcosa di complesso ma ci appelliamo a qualsiasi alternativa per cercare di recuperare Luis Fernando", ha detto Maria Adriana Herrera. "Lo spirito di Luis Fernando e' molto alto, e' cosciente della possibilita' dell'impianto ed e' d'accordo".
La richiesta e' rivolta direttamente al ministro per la Protezione Sociale, Diego Palacio che ha promesso di consultare specialisti per avere una risposta rapida. "Il Governo comprende perfettamente la richiesta disperata di Luis Fernando, della sua famiglia, e aspetta il parere della clinica, dell'équipe medica e anche dell'Universita' di Antioquia che ci aiutera' in questa procedura sperimentale, per verificare la sua fattibilita'. Il Governo e' aperto al dibattito", ha quindi spiegato il ministro.
Nel frattempo Il Centro Colombiano de Fertilidad y Esterilidad (Cecolfes) sta lavorando per ottenere entro quest'anno la prima linea di cellule staminali embrionali a fini di ricerca.
 
 
 
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6 gennaio 2005 17:46
 
Lo scorso 22 dicembre nel corso di una rapina a mano armata, due proiettili sono finiti nel collo di un uomo che si trovava nel luogo sbagliato e nel momento sbagliato: Luis Fernando Montoya. L'uomo non e' piu' in pericolo di vita, ma restera' costretto su una sedia a rotelle e attaccato ad un respiratore. Il suo caso rientra tra le 26 mila aggressioni a mano armata a scopo di rapina registrate nel corso del 2004 nel Paese, 650 si sono concluse con la morte delle vittime. Il suo caso pero' ha commosso tutto il Paese, perche' Montoya, 48 anni, e' famoso e amato per avere vinto la Coppa Libertadores come ex allenatore della squadra di calcio dell'Once Caldas.
Ci sono tutti gli ingredienti perche' diventi il Christopher Reeve colombiano. Tante le similitudini a partire dalla sedia a rotelle speciale di cui avra' bisogno, come l'innescarsi del dibattito sulle terapie sperimentali e sulle cellule staminali embrionali.
Il 24 dicembre il quotidiano colombiano El Tiempo gli dedicava l'editoriale "Il crimine contro Montoya", e scriveva che sono migliaia i colombiani costretti su una sedia a rotelle a causa della violenza, "i piu' poveri sono quelli che soffrono di piu', scordati da quasi tutti e senza sostegno. Per questo occorre evidenziare l'importanza degli enti che lottano per aiutarli. Cosi' come e' anche l'occasione per ripetere l'importanza del progetto di legge che permette la clonazione terapeutica. Questa rappresenta, per Luis Fernando Montoya e molti nella sua situazione, l'unica tenue e lontana possibilita' di un conforto".
Il riferimento e' al progetto di legge del senatore Jairo Clopatofsky, anche lui costretto su una sedia a rotelle a seguito di un incidente e che si batte per la regolamentazione della clonazione terapeutica e la ricerca con le cellule staminali.

I medici che hanno in cura Montoya a Medellin hanno gia' anticipato di essere pronti a studiare tutte le possibilita', incluso il trapianto di cellule staminali. Dopo le richieste di aiuto lanciate dalla moglie Maria Adriana Herrera, alla famiglia e' arrivata una proposta da Israele in questo senso. Nel frattempo e' stata richiesta l'autorizzazione al Governo per una terapia sperimentale a base di staminali embrionali.
Il proiettile e' penetrato nel midollo spinale all'altezza della terza e quarta vertebra, e la speranza del trapianto delle staminali e' quello quantomeno di recuperare l'autonomia nella respirazione.
"Non esistono fino a questo momento precedenti di questo tipo di utilizzo negli uomini. Lo vedo complicato e nella scienza si lavora sempre con esperienze preventive che permettano di dire se esiste una possibilita' di successo o no. Oltre a vederlo complicato lo vedo improbabile", mette in guardia il genetista colombiano Emilio Yunis.
"Desideriamo l'autorizzazione perche' specialisti gli impiantino cellule staminali. Sappiamo che questa terapia e' ancora in una fase sperimentale, che e' un qualcosa di complesso ma ci appelliamo a qualsiasi alternativa per cercare di recuperare Luis Fernando", ha detto Maria Adriana Herrera. "Lo spirito di Luis Fernando e' molto alto, e' cosciente della possibilita' dell'impianto ed e' d'accordo".
La richiesta e' rivolta direttamente al ministro per la Protezione Sociale, Diego Palacio che ha promesso di consultare specialisti per avere una risposta rapida. "Il Governo comprende perfettamente la richiesta disperata di Luis Fernando, della sua famiglia, e aspetta il parere della clinica, dell'équipe medica e anche dell'Universita' di Antioquia che ci aiutera' in questa procedura sperimentale, per verificare la sua fattibilita'. Il Governo e' aperto al dibattito", ha quindi spiegato il ministro.
Nel frattempo Il Centro Colombiano de Fertilidad y Esterilidad (Cecolfes) sta lavorando per ottenere entro quest'anno la prima linea di cellule staminali embrionali a fini di ricerca.
 
 
 
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