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 USA - USA - Il Congresso Usa a sostegno del finanziamento della ricerca con le staminali embrionali
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Articolo di Donatella Poretti
26 maggio 2005 21:17
 
Inizialmente il consenso diffuso per abolire i limiti sui finanziamenti federali aveva cercato di evitare lo scontro diretto con la Casa Bianca. E cosi' erano circolati appelli e lettere indirizzate al presidente George W. Bush, sottoscritti da esponenti politici repubblicani e democratici, in cui si sollecitava un intervento per rivedere la sua posizione, che nell'agosto 2001 aveva fissato quella come data limite di creazione delle linee di staminali embrionali per poter ricevere finanziamenti federali.
Alla fine lo scontro e' stato inevitabile. Le due proposte di legge che alla Camera e al Senato chiedono di ampliare la possibilita' di concedere finanziamenti pubblici alla ricerca con le staminali embrionali sono state depositate, e quindi sono arrivate al voto. Ora si trovano davanti una minaccia di veto del presidente, la prima volta in cinque anni di presidenza Bush.

Andiamo in ordine cronologico. Il 20 maggio, iniziando la sua giornata al National Catholic prayer breakfast, il presidente ha commentato le notizie giunte da Seul sulla clonazione terapeutica invitando la gente a "pregare affinche' l'America usi il dono della liberta' per creare una cultura della vita, onorando cosi' la memoria di un vero campione dei valori dell'umanita': il pontefice appena scomparso Giovanni Paolo secondo". Bush si era detto "profondamente preoccupato dall'avanzare di un mondo in cui la clonazione diventi pratica accettabile". "L'ho detto chiaro e lo ripeto al Congresso, sono contrario all'uso del denaro dei contribuenti per sostenere studi e promuovere un tipo di scienza che distrugge la vita per 'salvare la vita'. Se mai una legge simile giungera' sul mio tavolo vi mettero' il veto".
Il 24 maggio aveva ricevuto alla Casa Bianca 21 mamme, che avevano "adottato" degli embrioni avanzati da trattamenti di fertilita', occasione per ribadire la sua posizione: i loro bambini "sono la prova che ogni vita e' un dono prezioso di immenso valore". L'impegno percio' e' quello di non violare "i confini dell'etica" e non stanziare fondi pubblici "a sostegno della distruzione della vita umana".
Sono passate poche ore e la sera stessa la Camera dei rappresentanti da' il primo via libera al provvedimento con 238 voti a favore e 194 contrari. Lo "Stem Cell Research Enhancement Act" e' la proposta di legge del deputato repubblicano del Delaware Mike Castle e della democratica del Colorado Diane DeGette, che prevede di ampliare i finanziamenti federali anche alle linee embrionali ottenute dopo il 2001 e derivate da embrioni avanzati dalle cliniche di fecondazione assistita e percio' destinati ad essere eliminati. "Quando una coppia decide di non volere piu' gli embrioni sovrannumerari, questi possono essere gettati nella spazzatura oppure essere donati alla ricerca", spiegava Castle. Per parte sua la DeGette aveva sottolineato la disillusione per la minaccia del veto di Bush, sarebbe "il suo primo veto come presidente, per una legge che promette la cura di malattie che colpiscono milioni di statunitensi".

Alla Camera era stata contemporaneamente presentata e giunta al voto una seconda proposta che poteva vantare il sostegno della Casa Bianca per la ricerca sulle cellule staminali che provengono dai cordoni ombelicali: "Sono cellule che hanno il potenziale di trasformarsi in cellule di altro tipo, con il potenziale di guarire lesioni spinali o malattie come il Parkinson", ha sostenuto Christopher Smith, il deputato repubblicano che ha messo in pista l'iniziativa. "Cellule staminali derivate da embrioni e dal cordone ombelicale non sono pero' intercambiabili", aveva messo in guardia David Scadden dell'Harvard Stem Cell Institute. "Non e' una iniziativa alternativa, ma addizionale", ha osservato Elizabeth Wenk, la portavoce del deputato Castle: "qualcosa che incoraggiamo tutti i deputati a votare perche' e' essenziale esplorare ogni alternativa". E infatti con 431 voti contro 1 la norma e' stata approvata. Ma non ha ottenuto l'effetto collaterale di annullare il sostegno all'altro provvedimento.

La giornata aveva visto una mobilitazione dei sostenitori della ricerca con le embrionali. Gruppi di pazienti come Keone Penn, 18 anni di Atlanta malato di una grave forma di anemia mediterranea e Dana Reeve, la vedova dell'ex Superman di Hollywood Christopher Reeve, erano saliti in pellegrinaggio a Capitol Hill nella speranza di conquistare i si' dei moderati e degli indecisi. A festeggiare il risultato e' Daniel Perry, presidente della Coalizione per il progresso della ricerca medica. Una decisione "storica" che offre speranze a milioni di pazienti in tutto il Paese, grazie ai "membri di entrambi i partiti che hanno formato schieramenti a sostegno dei pazienti".
Sean Tipton portavoce della Societa' Americana di Medicina Riproduttiva spiega che molte delle obiezioni sollevate contro la ricerca con le staminali embrionali a suo tempo vennero fatte anche contro la fecondazione in vitro (Fiv), e tocca uno degli aspetti piu' delicati che il presidente Bush aveva cercato di utilizzare facendosi ritratte con i 21 bambini nati da embrioni sovrannumerari. "Quei "bebe' fiocco di neve" sono una meravigliosa celebrazione delle tecniche della Fiv", ma non tutti i genitori degli embrioni congelati ed eccedenti sono disponibili a donarli ad altre coppie, e alcuni preferirebbero donarli alla scienza e alla ricerca con le staminali.
Robert Lanza ricercatore dell'Advanced Celle Technology del Massachusetts, concorda e spiega come sara' solo un passaggio quella della ricerca sull'embrione e sulle sue staminali. "Speriamo in futuro di riuscire ad ottenere una cellula del corpo, dalla pelle o dalla saliva, e trasformarla direttamente nel tessuto che necessita al paziente. Questo e' noto come transdifferenziazione". Ma prima, concordano gli specialisti e' necessario studiare le staminali embrionali e scoprire come realizzano la "loro magia".

Analizzando i numeri della Camera e dei suoi 435 deputati, 238 voti a favore e 194 contrari, vuol dire che una quarantina di repubblicani hanno votato con i democratici. Un margine ampio quello espresso a favore della legge senza raggiungere pero' la maggioranza dei due terzi necessaria a superare un eventuale veto della Casa Bianca.

In Senato, i sostenitori dell'iniziativa stanno gia' esercitando pressioni sul leader della maggioranza, Bill Frist, un senatore del Tennessee, perche' metta subito l'esame del provvedimento all'ordine del giorno. Ma Frist -un medico di formazione, che condivide le posizioni del presidente Bush- e' riluttante a farlo. Il senatore repubblicano Sam Brownback si e' detto preoccupato della decisione della Camera perche' finanzia la distruzione della vita. "Tutti abbiamo il dovere di proteggere gli innocenti e questo voto non riconosce il fatto scientifico che la ricerca con le staminali porta alla distruzione di bambini", ha specificato Brownback. "Gli embrioni umani sono vita umana completamente concepiti e con tutto il Dna, come voi o come me. Si puo' anche determinare il genere di questi ovuli umani fertilizzati", ha ribadito il rappresentante repubblicano Kevin Brady. "Spero che il Senato prenda misure urgenti per ampliare questa promettente ricerca... per avvicinarci al giorno in cui si trovera' una cura per malattie devastanti", ha detto la senatrice democratica Dianne Feinstein che con il repubblicano Arlen Specter ha presentato un progetto simile a quello appena approvato dalla Camera. "La ricerca con le cellule staminali embrionali contiene un'enorme promessa di cura per gravi malattie della nostra epoca", aggiunge Specter. "Se viene una minaccia di veto dalla Casa Bianca allora la risposta del Congresso sara' quella di vincere il veto, se possiamo. L'anno scorso avevamo fatto una lettera di sostegno a questa iniziativa firmata da 58 senatori, e ne avevamo altri 20 che erano d'accordo". Per superare il veto, i due terzi del Senato corrisponderebbero a 66 voti.

Ma che il dibattito sia stato lacerante lo testimoniano le parole del capogruppo dei repubblicani Tom DeLay, texano e leader del partito 'pro vita', che ha paragonato la ricerca sulle staminali a una vera e propria "vivisezione di esseri umani a scopo di esperimento" e che la legge obblighera' i contribuenti allo "smembramento di persone umane". "La distruzione deliberata di persone umane non e' una conseguenza secondaria della ricerca con le staminali. E' l'essenza dell'esperimento, uccidere qualcuno con la speranza di salvare un altro".
Gli embrioni da cui verranno ricavate le linee staminali sarebbero comunque scartati dalle tecniche di fecondazione assistita, e il democratico Pete Stark dice infatti di non avere bisogno di "sermoni del leader della maggioranza" sull'etica e la morale.

Certo e' che il dibattito non si e' sognato di prendere la via della proibizione tout court delle ricerche sugli embrioni, ma si e' concentrato solo sull'eticita' di destinare finanziamenti federali, derivanti percio' dalle tasse, a questo tipo di ricerca. Una legge contestata da alcuni che la ritengono invasiva per andare oltre le 78 linee create prima del 2001. E ritenuta da altri fondamentale per dare sostegno ai ricercatori e non restare indietro rispetto ai progressi fatti in altri Paesi, e cercare cosi' di offrire una speranza ai malati statunitensi.
 
 
 
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26 maggio 2005 21:17
 
Inizialmente il consenso diffuso per abolire i limiti sui finanziamenti federali aveva cercato di evitare lo scontro diretto con la Casa Bianca. E cosi' erano circolati appelli e lettere indirizzate al presidente George W. Bush, sottoscritti da esponenti politici repubblicani e democratici, in cui si sollecitava un intervento per rivedere la sua posizione, che nell'agosto 2001 aveva fissato quella come data limite di creazione delle linee di staminali embrionali per poter ricevere finanziamenti federali.
Alla fine lo scontro e' stato inevitabile. Le due proposte di legge che alla Camera e al Senato chiedono di ampliare la possibilita' di concedere finanziamenti pubblici alla ricerca con le staminali embrionali sono state depositate, e quindi sono arrivate al voto. Ora si trovano davanti una minaccia di veto del presidente, la prima volta in cinque anni di presidenza Bush.

Andiamo in ordine cronologico. Il 20 maggio, iniziando la sua giornata al National Catholic prayer breakfast, il presidente ha commentato le notizie giunte da Seul sulla clonazione terapeutica invitando la gente a "pregare affinche' l'America usi il dono della liberta' per creare una cultura della vita, onorando cosi' la memoria di un vero campione dei valori dell'umanita': il pontefice appena scomparso Giovanni Paolo secondo". Bush si era detto "profondamente preoccupato dall'avanzare di un mondo in cui la clonazione diventi pratica accettabile". "L'ho detto chiaro e lo ripeto al Congresso, sono contrario all'uso del denaro dei contribuenti per sostenere studi e promuovere un tipo di scienza che distrugge la vita per 'salvare la vita'. Se mai una legge simile giungera' sul mio tavolo vi mettero' il veto".
Il 24 maggio aveva ricevuto alla Casa Bianca 21 mamme, che avevano "adottato" degli embrioni avanzati da trattamenti di fertilita', occasione per ribadire la sua posizione: i loro bambini "sono la prova che ogni vita e' un dono prezioso di immenso valore". L'impegno percio' e' quello di non violare "i confini dell'etica" e non stanziare fondi pubblici "a sostegno della distruzione della vita umana".
Sono passate poche ore e la sera stessa la Camera dei rappresentanti da' il primo via libera al provvedimento con 238 voti a favore e 194 contrari. Lo "Stem Cell Research Enhancement Act" e' la proposta di legge del deputato repubblicano del Delaware Mike Castle e della democratica del Colorado Diane DeGette, che prevede di ampliare i finanziamenti federali anche alle linee embrionali ottenute dopo il 2001 e derivate da embrioni avanzati dalle cliniche di fecondazione assistita e percio' destinati ad essere eliminati. "Quando una coppia decide di non volere piu' gli embrioni sovrannumerari, questi possono essere gettati nella spazzatura oppure essere donati alla ricerca", spiegava Castle. Per parte sua la DeGette aveva sottolineato la disillusione per la minaccia del veto di Bush, sarebbe "il suo primo veto come presidente, per una legge che promette la cura di malattie che colpiscono milioni di statunitensi".

Alla Camera era stata contemporaneamente presentata e giunta al voto una seconda proposta che poteva vantare il sostegno della Casa Bianca per la ricerca sulle cellule staminali che provengono dai cordoni ombelicali: "Sono cellule che hanno il potenziale di trasformarsi in cellule di altro tipo, con il potenziale di guarire lesioni spinali o malattie come il Parkinson", ha sostenuto Christopher Smith, il deputato repubblicano che ha messo in pista l'iniziativa. "Cellule staminali derivate da embrioni e dal cordone ombelicale non sono pero' intercambiabili", aveva messo in guardia David Scadden dell'Harvard Stem Cell Institute. "Non e' una iniziativa alternativa, ma addizionale", ha osservato Elizabeth Wenk, la portavoce del deputato Castle: "qualcosa che incoraggiamo tutti i deputati a votare perche' e' essenziale esplorare ogni alternativa". E infatti con 431 voti contro 1 la norma e' stata approvata. Ma non ha ottenuto l'effetto collaterale di annullare il sostegno all'altro provvedimento.

La giornata aveva visto una mobilitazione dei sostenitori della ricerca con le embrionali. Gruppi di pazienti come Keone Penn, 18 anni di Atlanta malato di una grave forma di anemia mediterranea e Dana Reeve, la vedova dell'ex Superman di Hollywood Christopher Reeve, erano saliti in pellegrinaggio a Capitol Hill nella speranza di conquistare i si' dei moderati e degli indecisi. A festeggiare il risultato e' Daniel Perry, presidente della Coalizione per il progresso della ricerca medica. Una decisione "storica" che offre speranze a milioni di pazienti in tutto il Paese, grazie ai "membri di entrambi i partiti che hanno formato schieramenti a sostegno dei pazienti".
Sean Tipton portavoce della Societa' Americana di Medicina Riproduttiva spiega che molte delle obiezioni sollevate contro la ricerca con le staminali embrionali a suo tempo vennero fatte anche contro la fecondazione in vitro (Fiv), e tocca uno degli aspetti piu' delicati che il presidente Bush aveva cercato di utilizzare facendosi ritratte con i 21 bambini nati da embrioni sovrannumerari. "Quei "bebe' fiocco di neve" sono una meravigliosa celebrazione delle tecniche della Fiv", ma non tutti i genitori degli embrioni congelati ed eccedenti sono disponibili a donarli ad altre coppie, e alcuni preferirebbero donarli alla scienza e alla ricerca con le staminali.
Robert Lanza ricercatore dell'Advanced Celle Technology del Massachusetts, concorda e spiega come sara' solo un passaggio quella della ricerca sull'embrione e sulle sue staminali. "Speriamo in futuro di riuscire ad ottenere una cellula del corpo, dalla pelle o dalla saliva, e trasformarla direttamente nel tessuto che necessita al paziente. Questo e' noto come transdifferenziazione". Ma prima, concordano gli specialisti e' necessario studiare le staminali embrionali e scoprire come realizzano la "loro magia".

Analizzando i numeri della Camera e dei suoi 435 deputati, 238 voti a favore e 194 contrari, vuol dire che una quarantina di repubblicani hanno votato con i democratici. Un margine ampio quello espresso a favore della legge senza raggiungere pero' la maggioranza dei due terzi necessaria a superare un eventuale veto della Casa Bianca.

In Senato, i sostenitori dell'iniziativa stanno gia' esercitando pressioni sul leader della maggioranza, Bill Frist, un senatore del Tennessee, perche' metta subito l'esame del provvedimento all'ordine del giorno. Ma Frist -un medico di formazione, che condivide le posizioni del presidente Bush- e' riluttante a farlo. Il senatore repubblicano Sam Brownback si e' detto preoccupato della decisione della Camera perche' finanzia la distruzione della vita. "Tutti abbiamo il dovere di proteggere gli innocenti e questo voto non riconosce il fatto scientifico che la ricerca con le staminali porta alla distruzione di bambini", ha specificato Brownback. "Gli embrioni umani sono vita umana completamente concepiti e con tutto il Dna, come voi o come me. Si puo' anche determinare il genere di questi ovuli umani fertilizzati", ha ribadito il rappresentante repubblicano Kevin Brady. "Spero che il Senato prenda misure urgenti per ampliare questa promettente ricerca... per avvicinarci al giorno in cui si trovera' una cura per malattie devastanti", ha detto la senatrice democratica Dianne Feinstein che con il repubblicano Arlen Specter ha presentato un progetto simile a quello appena approvato dalla Camera. "La ricerca con le cellule staminali embrionali contiene un'enorme promessa di cura per gravi malattie della nostra epoca", aggiunge Specter. "Se viene una minaccia di veto dalla Casa Bianca allora la risposta del Congresso sara' quella di vincere il veto, se possiamo. L'anno scorso avevamo fatto una lettera di sostegno a questa iniziativa firmata da 58 senatori, e ne avevamo altri 20 che erano d'accordo". Per superare il veto, i due terzi del Senato corrisponderebbero a 66 voti.

Ma che il dibattito sia stato lacerante lo testimoniano le parole del capogruppo dei repubblicani Tom DeLay, texano e leader del partito 'pro vita', che ha paragonato la ricerca sulle staminali a una vera e propria "vivisezione di esseri umani a scopo di esperimento" e che la legge obblighera' i contribuenti allo "smembramento di persone umane". "La distruzione deliberata di persone umane non e' una conseguenza secondaria della ricerca con le staminali. E' l'essenza dell'esperimento, uccidere qualcuno con la speranza di salvare un altro".
Gli embrioni da cui verranno ricavate le linee staminali sarebbero comunque scartati dalle tecniche di fecondazione assistita, e il democratico Pete Stark dice infatti di non avere bisogno di "sermoni del leader della maggioranza" sull'etica e la morale.

Certo e' che il dibattito non si e' sognato di prendere la via della proibizione tout court delle ricerche sugli embrioni, ma si e' concentrato solo sull'eticita' di destinare finanziamenti federali, derivanti percio' dalle tasse, a questo tipo di ricerca. Una legge contestata da alcuni che la ritengono invasiva per andare oltre le 78 linee create prima del 2001. E ritenuta da altri fondamentale per dare sostegno ai ricercatori e non restare indietro rispetto ai progressi fatti in altri Paesi, e cercare cosi' di offrire una speranza ai malati statunitensi.
 
 
 
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