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 AUSTRALIA - AUSTRALIA - Australia. Disobbedienza civile contro la legge sul suicidio assistito
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18 marzo 2006 0:00
 
Il leader del Partito Democratico dello Stato del South Australia Sandra Kanck ha fatto sapere che cerchera' di far si' che il Parlamento si occupi del suicidio assistito. Lo fara' in occasione della ripresentazione di una proposta di legge sull'eutanasia volontaria dopo le elezioni del 18 marzo. Il discorso di Kanck sara' poi a disposizione di chi vorra' commentarlo e confrontarsi sul sito internet del Parlamento, in aperta violazione della legge federale (clicca qui) che sanziona l'uso di internet e del telefono per dare istruzioni o consigli su come suicidarsi, con sanzioni da 110.000 a 550.000 dollari. Kanck, che da tempo chiede la legalizzazione dell'eutanasia, sostiene che la legge federale costituisce un vero e proprio attacco alla liberta' di parola. "Credo che la legge federale sia antidemocratica e incostituzionale e l'Alta Corte dovrebbe cassarla. Lede un diritto fondamentale dell'uomo -quello di morire con dignita'- e non e' ammissibile fra le leggi australiane. In piu' la selettivita' della legge federale e' assurda. Se io scrivo a penna ad un amico su come togliersi la vita in pace, non viene violata la legge federale, ma se le stesse informazioni sono pubblicate su un sito internet, sono previste sanzioni enormi. E' incredibile che la famiglia, gli amici e il personale medico dei pazienti terminali siano messi nella non invidiabile posizione di violare la legge se danno consigli per email su come terminare la loro vita".
 
 
 
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