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 USA - USA - Usa. Doppio passo avanti nella ricerca sulle staminali
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27 giugno 2002 18:21
 
Pubblicati su Nature gli importanti risultati ottenuti con le staminali embrionali e adulte da due autorevoli gruppi di ricerca.

Il primo, guidato da Ron McKay, presso L'NIH di Bethesda ha dimostrato non solo la possibilita' di ottenere dalle staminali embrionali di topo grandi quantitativi di cellule nervose capaci di produrre dopamina (il tipo di neuroni che muoiono nei malati di Parkinson), ma anche che, a differenza di quanto sin qui osservato utilizzando staminali fetali o adulte, i neuroni ottenuti dalle staminali embrionali producono dopamina in quantita' stabile, non tendono con il tempo a perdere il differenziamento acquisito, ne' a dare origine a tumori. Una volta iniettati in ratti affetti da una malattia simile al Parkinson umano, i neuroni ottenuti dalle staminali embrionali mostrano sia la giusta localizzazione anatomica sia capacita' di formare le giuste connessioni nervose, ma soprattutto, i nuovi neuroni rispondono in modo appropriato alle stimolazioni elettriche e farmacologiche ed i ratti trapiantati mostrano un significativo recupero dalla malattia.

Il secondo gruppo, guidato da Catherine Verfaille, studia un particolare tipo di cellule staminali presenti nel midollo osseo degli animali adulti (uomo compreso), scoperte dalla stessa Verfaille qualche tempo fa e chiamate cellule staminali mesenchimali. I risultati ora pubblicati dimostrano che non solo le staminali mesenchimali hanno una capacita' pressoche' illimitata di riprodursi in vitro, caratteristica sino ad ora riscontrata solo nelle staminali embrionali, ma che, se iniettata in un embrione, ogni singola cellula mesenchimale e' in grado di contribuire alla formazione di gran parte, se non addirittura di tutti, i tipi cellulari presenti nell'adulto. Iniettate nell'animale adulto le staminali mesenchimali contribuiscono alla rigenerazione dei tessuti caratterizzati da un rapido ricambio, senza dare origine a tumori e non si esclude che, in caso di lesione, possano partecipare alla rigenerazione del tessuto danneggiato.
 
 
 
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