I ricercatori della Mayo Clinic di Rochester (Minnesota) hanno riscontrato che, nei malati di sclerosi multipla, le zone di piu' intensa demielinizzazione sono caratterizzate da un'intensa attivita' di un enzima che degrada le proteine, la myelencephalon-specific protease (MSP). Secondo gli autori dello studio, che sara' pubblicato a giugno sulla rivista Brain, e' possibile pensare che, bloccando l'attivita' di questo enzima, si riesca a rallentare la progressione della malattia. Al momento si tratta solo di un'ipotesi che va attentamente approfondita anche perche', quando funziona normalmente, la MSP sembra essere necessaria ad un corretto funzionamento degli oligodendrociti.