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 U.E. - U.E. - Unione Europea. No alla ricerca sugli embrioni fino a dicembre 2003. Coscioni: valuteremo iniziative legali
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1 ottobre 2002 14:09
 
Nessun progetto di ricerca con utilizzo di embrioni umani e cellule staminali derivate da questi potra' essere finanziato fino al dicembre 2003. Questo il compromesso ottenuto dall'Italia, sola contro tutti a Bruxelles, nel negoziato per l'approvazione del sesto programma quadro europeo di ricerca, che per il periodo 2002-2006 mettera' a disposizione degli scienziati europei 17,5 miliardi di euro. "Non consentiamo -ha spiegato ai giornalisti il viceministro per i'Istruzione e la ricerca scientifica Guido Possa- che per fini di ricerca si utilizzino embrioni umani direttamente o indirettamente determinandone la distruzione. Un embrione umano e' un essere vitale che ha la potenzialita' di diventare un essere umano: questa potenzialita' gli conferisce un carattere di particolare rilievo, un carattere sacro". Unica eccezione: l'utilizzo di cellule staminali o linee di cellule staminali gia' esistenti. L'Italia quindi, al momento dell'approvazione dei programmi specifici relativi al sesto programma di ricerca, ha preferito votare contro. "Non mettiamo un bavaglio alla ricerca", ha sostenuto Possa, ricordando che "la posizione italiana e' in linea con quella assunta del Presidente Usa George W. Bush e che attualmente vi sono una settantina di linee staminali che si possono moltiplicare ai fini della ricerca". Il 30 settembre, l'Italia e' stato l'unico Paese a votare contro. Germania, Austria, Irlanda e Portogallo, avrebbero pero' espresso comprensione per la posizione italiana.
Durissimo il commento di Luca Coscioni, Presidente di Radicali Italiani e leader dell'associazione "Luca Coscioni per la liberta' di ricerca", per il quale "il Governo Berlusconi fa precipitare in pieno Medio Evo la ricerca scientifica europea". Al sottosegretario Possa Coscioni ha replicato: "mi permetto di ricordare al vice ministro che fino a non molto tempo fa erano i cadaveri ad essere sacralizzati e i medici che li studiavano a finire sul rogo. La politica vaticana anche nel campo delle biotecnologie rosse pervade ormai il Parlamento, il Governo italiano e l'Unione Europea. Per quanto riguarda la moratoria come Radicali non e' da escludere un'azione in sede di giurisdizione e di tutela europea dei diritti umani delle persone concrete che muoiono a causa di malattie terribili forse curabili proprio con le ricerche cellule embrionali. Domando a Possa come possa considerare persona cellule osservabili solamente al microscopio. L'embrione non puo' essere equiparato all'individuo".
 
 
 
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