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 USA - USA - Tumori. Studio su nuova terapia
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Notizia 
10 dicembre 2015 18:48
 
Presentata in occasione della 38.ma edizione del San Antonio Breast Cancer Symposium, in corso negli Stati Uniti, uno studio clinico fRida che si propone di confrontare la combinazione di paclitaxel e reparixin frutto della ricerca Dompé, azienda biofarmaceutica italiana - rispetto al solo impiego del chemioterapico. "Sappiamo che le cellule staminali del cancro hanno la capacità di rinnovarsi nel tempo, dando luogo a recidive e facilitando l'insorgenza di metastasi", spiega Paolo Pedrazzoli, direttore Struttura Complessa Oncologia della Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo di Pavia. "Purtroppo queste cellule risultano difficilmente attaccabili con la classica chemioterapia e quindi ci troviamo di fronte a un bisogno terapeutico non ancora soddisfatto per molte pazienti. Per questo assume particolare importanza in ambito scientifico lo studio fRida, che valuta, in pazienti con tumore mammario triplo negativo metastatico non trattate in precedenza con altri farmaci, l'associazione tra il farmaco sperimentale reparixin per via orale e paclitaxel. La prospettiva è che agendo con reparixin su un nuovo target, ovvero il microambiente in cui si sviluppano le cellule staminali tumorali, si possa giungere a una nuova opzione terapeutica". Lo studio fRida, che coinvolge 65 centri di 7 paesi tra Europa e USA, prevede il reclutamento di pazienti con tumore mammario triplo negativo metastatico divise in due gruppi: al trattamento con paclitaxel (80 mg/m2), a cadenza settimanale per due settimane (tre somministrazioni), si associa in un gruppo reparixin e nell'altro placebo 1200 mg tre volte il giorno per 21 giorni consecutivi. Dopo 1 settimana senza trattamento, la terapia d'associazione viene ripresa all'inizio della quinta settimana. L'andamento della malattia viene valutato ogni 8 settimane. Le pazienti verranno successivamente seguite per 12 mesi dopo il termine del trattamento. "Questo studio rappresenta una tappa fondamentale nello sviluppo di reparixin, molecola sperimentale messa a punto dai nostri ricercatori che potrebbe offrire una risposta alle pazienti che oggi si trovano ad affrontare questa malattia senza disporre di un trattamento mirato", spiega Eugenio Aringhieri, chief executive officer Dompé. "Offrire risposte ai bisogni di salute non soddisfatti attraverso l'innovazione è l'impegno di Dompé. L'auspicio è che i risultati dello studio fRida possano rappresentare un passo avanti significativo nella lotta al tumore mammario triplo negativo metastatico". 
 
 
 
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