La ricerca sulle cellule staminali embrionali umane e' indispensabile per garantire cure di qualita' a tutti e permettere alla ricerca di rimanere concorrenziale con l'estero. Queste le ragioni principali per cui il Partito liberale radicale svizzero chiede la rapida adozione di una legge che regoli chiaramente il settore. Presentando a Berna in una conferenza stampa il documento "Ricerca responsabile sulle cellule staminali nell'interesse della salute e della scienza" - adottato dal comitato direttivo del PRD lo scorso 14 marzo - la consigliera bernese agli Stati e presidente del gruppo radicale alle Camere, Christine Beerli, ha denunciato l'ipocrisia delle pratica attuale che ammette la ricerca su materiale importato. Riferendosi ai conflitti di ordine morale sollevati dalla ricerca in questo settore, la senatrice ha provocatoriamente chiesto se non sia eticamente piu' responsabile ammettere una ricerca "chiaramente controllata" piuttosto che distruggere le cellule embrionali in sovrannumero, come attualmente previsto dalla legge sulla ricerca sugli embrioni. Il PRD respinge qualsiasi moratoria o divieto generale. Dal canto suo, la deputata al Gran Consiglio vodese Isabelle Moret ha ricordato l'"enorme potenziale economico" rappresentato dal mercato delle cellule staminali, che, a livello mondiale, dai 400 milioni di dollari del 2000 sarebbe destinato a crescere esponenzialmente fino ai 57,7 miliardi del 2010.