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 MESSICO - MESSICO - Staminali. Trial per due bimbi italiani affetti da paralisi cerebrale
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Notizia 
30 settembre 2014 10:54
 
In occasione della giornata mondiale della paralisi cerebrale infantile, che si celebra mercoledì, nuove speranze arrivano dalle cellule staminali: due bambini italiani - un maschietto di 4 anni e una ragazzina di 8 - affetti da paralisi cerebrale infantile ed inseriti da giugno in un trial clinico di soli 18 pazienti dell'ospedale universitario di Monterrey, in Messico, stanno rispondendo bene alle cure, anche se una valutazione completa potrà essere fatta solamente dopo la Fase 2 dello studio che terminerà nel 2016 e che verrà ampliato a 60 pazienti. "La Fase 1 si è positivamente conclusa: i risultati, che sono stati pubblicati su Cytotherapy, la rivista della International Society for Cellular Therapy, hanno confermato la validità del trattamento in termini di sicurezza. Inoltre, sulla base dello screening BDI (Battelle Developmental Inventory) si è osservato un aumento medio di 4,7 mesi dell'età evolutiva, in tutte le aree di valutazione, sia motoria che cognitiva, suggerendo un possibile aumento della funzione neurologica" precisa Veronica Albertini, direttore scientifico di SSCB, la banca svizzera delle cellule staminali con sede a Lugano che ha fatto da tramite tra le famiglie e i ricercatori messicani. La paralisi cerebrale infantile è una patologia che ha un'incidenza di 2-3 casi su 1.000 nati vivi ed è la causa più frequente di disabilità motoria nell'infanzia. Racchiude diverse sindromi cliniche caratterizzate da un disturbo generalmente associato a una lesione del cervello in fase di maturazione determinata, nella maggioranza dei casi, a un deficit di ossigeno durante la fase perinatale. La paralisi cerebrale provoca danni permanenti al cervello in quasi il 50% dei neonati che la subiscono e che sopravvivono ad essa.
 
 
 
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