Utilizzando degli appositi coloranti fluorescenti per "marcare" le cellule staminali adulte prima di trapiantarle, diversi gruppi di ricercatori nel mondo hanno osservato che, dopo il trapianto, le cellule colorate si localizzano nel tessuto ed assumono le caratteristiche di cellule specializzate del tutto simili a quelle circostanti. Molte osservazioni di questo tipo sono state prese come prova della capacita' delle staminali adulte di differenziarsi in tipi cellulari diversi da quelle del tessuto di provenienza. Tuttavia, secondo due recenti studi pubblicati su Nature, alcuni dei risultati ottenuti con le cellule staminali adulte potrebbero essere stati mal interpretati. Secondo quanto osservato sia da un gruppo statunitense che da un gruppo britannico, le staminali adulte, quando vengono poste in coltura con altre cellule, tendono a fondersi con le cellule circostanti. E' possibile quindi che in alcuni dei casi sin qui descritti, le cellule staminali adulte trapiantate non si siano veramente differenziate, ma semplicemente si siano fuse con altre cellule del tessuto circostante. Secondo l'autore di uno dei due studi, il professor Austin Smith dell'Universita' di Edimburgo, la capacita' delle cellule staminali adulte di fondersi con altre cellule costituisce un serio problema al loro impiego in terapia, poiche' dalla fusione originano cellule con un numero di cromosomi doppio del normale che potrebbero dare origine a tumori.