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 MONDO - MONDO - Mondo. Decuplicati i donatori di midollo osseo
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Notizia 
30 maggio 2002 20:10
 
Dal 1979, anno del primo trapianto di midollo osseo negli Stati Uniti, sono stati fatti molti passi in avanti, sia nel campo della ricerca e dell'applicazione che nel settore delle donazioni, che sono aumentate di dieci volte rispetto all'epoca del primo intervento. E' piu' che positivo il bilancio tracciato dal prof. Claudio Anasetti, direttore responsabile del Fred Hutchinson Research Center di Seattle e primo medico ad aver sperimentato la tecnica del trapianto di midollo osseo. Anasetti e' intervenuto ad un incontro sul presente e futuro del trapianto di cellule staminali emopoietiche, organizzato a Padova dall'Admo. "Dal primo trapianto operato - rileva Anasetti - la situazione a livello mondiale e' decisamente migliorata" e per quanto riguarda l'Italia ricorda che il numero di trapianti di midollo osseo da donatore non consanguineo e' cresciuto negli anni in maniera esponenziale, raggiungendo nel dicembre 2000 i 915 casi, "il che significa - ha aggiunto - aver realizzato due nuovi trapianti ogni tre giorni". All'epoca del primo trapianto, la possibilita' per un paziente di trovare un donatore non correlato compatibile era del 20%, adesso e' dell'80%. Secondo Anasetti, la percentuale dell'80% e' buona, ma comunque, piu' si diffonde la cultura della disponibilita' alla donazione e meglio e'. Nel registro italiano, secondo l'esperto, ci sono oltre 200 mila donatori iscritti e c'e' la necessita' che questa cultura si sviluppi in regioni "dove e' meno rappresentata". Negli Stati Uniti e in Germania i donatori sono oltre 500 mila, mentre l'Italia (283.540) si pone in seconda fascia (150-500 mila) assieme a Inghilterra, Taiwan, Australia e Nuova Zelanda.
 
 
 
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