Due studi pubblicati dal New England Journal of Medicine avvertono che, tra i figli nati dalla fecondazione in vitro, il rischio di malformazioni congenite e' piu' alto del normale. Presentando le due ricerche in un editoriale, il dottor Allen A. Mitchell, della Boston University School of Public Health ha sottolineato che non e' possibile stabilire se la piu' alta incidenza di malformazioni sia dovuta alle tecniche di fecondazione in vitro o ad altri fattori, come l'eta' della madre (piu' alta in media tra chi ricorre alla procreazione assistita). In ogni caso il fatto che un 9% dei bimbi nati in provetta manifesti malformazioni congenite di vario tipo (contro il 4% dei bambini concepiti naturalmente), sconsiglia il ricorso alla fecondazione in vitro qualora vi siano altri mezzi per raggiungere la gravidanza.