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 ITALIA - ITALIA - Italia. La Regione Toscana finanzia un progetto di ricerca sulle staminali
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Notizia 
26 giugno 2003 19:57
 
La Regione Toscana ha finanziato una ricerca sull'uso terapeutico delle cellule staminali adulte che partira' all'ospedale di Careggi a Firenze, e durera' tre anni. La ricerca, sulla quale sono stati investiti 5 mln di euro, e' coordinata dal professor Sergio Romagnani, ordinario di medicina interna all'Universita' di Firenze e impegna specialisti di varie discipline e 25 giovani ricercatori. Il progetto e' stato presentato dal rettore dell'Ateneo di Firenze, Augusto Marinelli; dall'assessore regionale alla Sanita', Enrico Rossi; dal coordinatore Romagnani; dal preside della facolta' di Medicina, Gian Franco Gensini, e dal direttore dell'azienda ospedaliera di Careggi, Andrea Des Dorides. Il 23 giugno e' stato inaugurato il laboratorio dove si svolgera' la ricerca; un laboratorio dotato di macchinari dell'ultima generazione per lo studio delle cellule. Tra questi un separatore di cellule che e' uno dei soli due esistenti in Europa. La ricerca riguarda le cellule staminali tratte da adulto ed il loro possibile uso nella terapia rigenerativa con particolare riferimento alla rigenerazione di parti ossee o cartilaginee, di cellule cardiache morte in seguito ad infarto, alla cura di epatopatie, di malattie ematologiche, neurologiche e immunologiche. Al centro della ricerca anche le cellule dendritiche che, a differenza delle staminali, hanno gia' avuto un indirizzo verso una differenziazione. Sono ottenute da cellule staminali o da monociti di sangue periferico di soggetti con neoplasie. La ricerca che coinvolge queste cellule e' destinata ad indagare il loro possibile impiego nella cura dei tumori. "Le cellule tumorali -ha spiegato il professor Romagnani- possono proliferare perche' non vengono riconosciute dal sistema immunitario, lo scopo della nostra ricerca e' quello di renderle riconoscibili per stimolare una risposta immunitaria".
Il progetto di ricerca finanziato interamente dalla Regione Toscana si articola in due fasi. La prima e' quella della "valutazione delle possibili cellule staminali da tessuto di adulto e ottimizzazione delle metodiche di isolamento e caratterizzazione delle cellule, applicazione delle metodologie di coltura, espansione e differenziazione in vitro". La seconda riguarda "la messa a punto delle tecnologie di separazione, coltura in vitro di cellule staminali e/o di monociti di sangue periferico e di differenziazione di cellule dendritiche e delle tecniche di identificazione e di separazione di antigeni neoplastici significativi per la successiva utilizzazione ai fini della 'sensibilizzazione'".
La Regione Toscana ha gia' erogato 2 mln e 250 mila euro, cioe' circa la meta' del totale; una seconda tranche sara' erogata entro settembre e la terza sulla base dell'avanzamento del programma di ricerca. "La Regione -ha detto l'assessore Rossi- considera la ricerca e l'innovazione strumenti essenziali per la crescita del sistema sanitario regionale e sta investendo in questo settore risorse consistenti: sono infatti stati stanziati 15 mld di vecchie lire per tre anni, di cui una parte utilizzata con questo progetto dall'Universita' di Firenze e dall'azienda ospedaliera di Careggi, ma si tratta di soldi a disposizione anche degli altri due centri universitari toscani, quello di Pisa e quello di Siena sulla base di progetti anche in sinergia".
"Il progetto coordinato dal professor Romagnani -ha detto ancora l'assessore- sara' la base di partenza per la costituzione del centro regionale per la terapia genica e cellulare previsto dal Piano sanitario regionale". Il professor Sergio Romagnani, coordinatore del progetto, ha sottolineato "l'importanza di una svolta di carattere strategico da parte della Regione Toscana, la quale con questa decisione ha voluto effettuare un importante investimento in un settore biotecnologico rivolto al miglioramento della salute e della qualita' della vita".
 
 
 
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La Regione Toscana ha finanziato una ricerca sull'uso terapeutico delle cellule staminali adulte che partira' all'ospedale di Careggi a Firenze, e durera' tre anni. La ricerca, sulla quale sono stati investiti 5 mln di euro, e' coordinata dal professor Sergio Romagnani, ordinario di medicina interna all'Universita' di Firenze e impegna specialisti di varie discipline e 25 giovani ricercatori. Il progetto e' stato presentato dal rettore dell'Ateneo di Firenze, Augusto Marinelli; dall'assessore regionale alla Sanita', Enrico Rossi; dal coordinatore Romagnani; dal preside della facolta' di Medicina, Gian Franco Gensini, e dal direttore dell'azienda ospedaliera di Careggi, Andrea Des Dorides. Il 23 giugno e' stato inaugurato il laboratorio dove si svolgera' la ricerca; un laboratorio dotato di macchinari dell'ultima generazione per lo studio delle cellule. Tra questi un separatore di cellule che e' uno dei soli due esistenti in Europa. La ricerca riguarda le cellule staminali tratte da adulto ed il loro possibile uso nella terapia rigenerativa con particolare riferimento alla rigenerazione di parti ossee o cartilaginee, di cellule cardiache morte in seguito ad infarto, alla cura di epatopatie, di malattie ematologiche, neurologiche e immunologiche. Al centro della ricerca anche le cellule dendritiche che, a differenza delle staminali, hanno gia' avuto un indirizzo verso una differenziazione. Sono ottenute da cellule staminali o da monociti di sangue periferico di soggetti con neoplasie. La ricerca che coinvolge queste cellule e' destinata ad indagare il loro possibile impiego nella cura dei tumori. "Le cellule tumorali -ha spiegato il professor Romagnani- possono proliferare perche' non vengono riconosciute dal sistema immunitario, lo scopo della nostra ricerca e' quello di renderle riconoscibili per stimolare una risposta immunitaria".
Il progetto di ricerca finanziato interamente dalla Regione Toscana si articola in due fasi. La prima e' quella della "valutazione delle possibili cellule staminali da tessuto di adulto e ottimizzazione delle metodiche di isolamento e caratterizzazione delle cellule, applicazione delle metodologie di coltura, espansione e differenziazione in vitro". La seconda riguarda "la messa a punto delle tecnologie di separazione, coltura in vitro di cellule staminali e/o di monociti di sangue periferico e di differenziazione di cellule dendritiche e delle tecniche di identificazione e di separazione di antigeni neoplastici significativi per la successiva utilizzazione ai fini della 'sensibilizzazione'".
La Regione Toscana ha gia' erogato 2 mln e 250 mila euro, cioe' circa la meta' del totale; una seconda tranche sara' erogata entro settembre e la terza sulla base dell'avanzamento del programma di ricerca. "La Regione -ha detto l'assessore Rossi- considera la ricerca e l'innovazione strumenti essenziali per la crescita del sistema sanitario regionale e sta investendo in questo settore risorse consistenti: sono infatti stati stanziati 15 mld di vecchie lire per tre anni, di cui una parte utilizzata con questo progetto dall'Universita' di Firenze e dall'azienda ospedaliera di Careggi, ma si tratta di soldi a disposizione anche degli altri due centri universitari toscani, quello di Pisa e quello di Siena sulla base di progetti anche in sinergia".
"Il progetto coordinato dal professor Romagnani -ha detto ancora l'assessore- sara' la base di partenza per la costituzione del centro regionale per la terapia genica e cellulare previsto dal Piano sanitario regionale". Il professor Sergio Romagnani, coordinatore del progetto, ha sottolineato "l'importanza di una svolta di carattere strategico da parte della Regione Toscana, la quale con questa decisione ha voluto effettuare un importante investimento in un settore biotecnologico rivolto al miglioramento della salute e della qualita' della vita".
 
 
 
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