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 ITALIA - ITALIA - Italia. Un 'si'' e poi un 'no' della Camera alla conservazione autologa del cordone anche in banche private
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5 dicembre 2007 17:12
 
No alla conservazione autologa del cordone ombelicale. La Commissione Bilancio della Camera ha dichiarato inammissibile l'emendamento alla Finanziaria 2008 che avrebbe reso possibile la conservazione autologa del sangue da cordone ombelicale, fonte di preziose cellule staminali, sia in strutture pubbliche che private. L'emendamento all'articolo 75 della legge Finanziaria a prima firma di Donatella Poretti della Rosa nel Pugno per "autorizzare la raccolta autologa del cordone ombelicale da parte di strutture pubbliche o private", era stato invece approvato all'unanimita' dalla commissione Affari Sociali lo scorso 27 novembre.

SEGUONO ALCUNE REAZIONI ALL'APPROVAZIONE DELL'EMENDAMENTO IN COMMISSIONE AFFARI SOCIALI, PRIMA DELLA BOCCIATURA DELLA COMMISSIONE BILANCIO

Dichiarazione di Donatella Poretti:
Oggi in commissione Affari Sociali e' stato votato all'unanimita' con parere favorevole del governo e del relatore, GiovanniBurtone, l'emendamento all'articolo 75 della legge Finanziaria che ho presentato insieme ad altri colleghi per: "autorizzare la raccolta autologa del cordone ombelicale da parte di strutture pubbliche o private, accreditate e convenzionate con il Centro Nazionale Trapianti, d'intesa con il Centro Nazionale Sangue". Secondo quanto previsto nell'emendamento: "la raccolta avviene senza oneri per il Servizio Sanitario Nazionale e previo consenso alla donazione del cordone per uso eterologo in caso di richiesta da parte di paziente compatibile. Il Centro Nazionale Trapianti provvedera' alla gestione del registro internazionale e alla distribuzione delle cellule staminali cordonali per trapianto, secondo modalita' definite da apposito regolamento, da emanarsi entro 6 mesi dalla entrata in vigore della Finanziaria".
Ora l'emendamento dovra' passare il vaglio della V Commissione (Bilancio e Tesoro) ma sono fiduciosa visto che tale provvedimento ha trovato parere favorevole del Governo e della commissione competente.
Si e' quindi rotto il muro che il ministro della Sanita', ereditando la circolare del suo predecessore Sirchia, aveva eretto contro l'uso autologo delle staminali del proprio cordone se non portandolo all'estero, e si e' rotto il muro contro le banche "cattive" private contrapponendole alle "buone" del servizio pubblico (poche e malfunzionanti).

"Contrariamente a quanto si crede, non e' sempre possibile prelevare e conservare il sangue del cordone ombelicale". In media, spiega il Centro nazionale trapianti, "il 50-60% delle unita' di sangue cordonale non sono idonee ad essere conservate".
Il che, sottolineano gli esperti del centro, "implica che se ogni madre conservasse le staminali per se' una su due non potrebbe usufruire del sangue cordonale per il suo bambino".
Esistono infatti tutta una serie di condizioni che rendono "non idoneo" il sangue cordonale alla conservazione: "Una gestazione inferiore a 35 settimane, uno stato febbrile della madre, malformazioni congenite nel neonato, stress fetale, malattie batteriche o virali contratte durante la gravidanza o positivita' sierologica della madre". Al di la' di queste condizioni, poi, "nel 40% dei casi, la quantita' di sangue prelevata e' scarsa e quindi il quantitativo di cellule presenti e' troppo poco per poterne consentire un utilizzo futuro".

Una scelta "molto utile, ma bisogna fare attenzione: se sfugge al controllo potrebbe diventare un problema". Molto cauto il commento dell'Adisco (Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale) sull'apertura, in commissione Affari sociali alla Camera, alla donazione per uso autologo del sangue del cordone ombelicale.
Gloria Pravata', portavoce dell'associazione, ci tiene a sottolineare che "e' molto piu' importante continuare con la donazione solidaristica". Sicuramente, spiega poi, se si apre all'uso autologo, "c'e' bisogno della collaborazione coi privati.
Le strutture pubbliche da sole non sarebbero in grado di gestire". Pero' , "non tutte le banche private di crioconservazione garantiscono criteri di qualita' adeguati, che sono la premessa per l'uso futuro delle staminali da cordone". E' necessario, quindi, assicurare "criteri di qualita' e sicurezza".
E' necessario prevedere "o una adeguata copertura di bilancio o convenzioni con privati che hanno le carte in regola".

Bene l'approvazione oggi, in Commissione Affari sociali a Montecitorio, dell'emendamento alla Finanziaria che autorizza la raccolta autologa del cordone ombelicale da parte di strutture pubbliche o private. A esprimere "la piu' grande soddisfazione per il voto unanime" e', in una nota, la vicepresidente della Commissione Dorina Bianchi (Pd).
"La raccolta autologa del cordone ombelicale non prevede oneri per il Servizio sanitario nazionale - spiega - e avviene previo consenso alla donazione del cordone per uso eterologo in caso di richiesta da parte del paziente compatibile. Sara' il Centro nazionale trapianti (Cnt) a gestire il registro internazionale e provvedera' alla distribuzione delle staminali cordonali per trapianto in base a un apposito regolamento che dovra' essere emanato entro sei mesi dall'entrata in vigore della Finanziaria'.
Bianchi spera che "con questo provvedimento venga accelerato l'iter di approvazione del disegno di legge presentato lo scorso anno sulla conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale.
Sarebbe davvero un ulteriore passo avanti dopo le scoperte degli ultimi giorni riguardo alla possibilita' di produrre staminali embrionali senza creare e distruggere embrioni".

Il ministro della Salute Livia Turco esprime soddisfazione per l'approvazione in Commissione Affari Sociali della Camera dell'emendamento alla Finanziaria sul cordone ombelicale, che prevede la possibilita' della conservazione autologa senza oneri a carico del Ssn nelle strutture pubbliche e accreditate. 'E' un risultato importante - sottolinea Turco in una nota - un risultato positivo del lavoro comune tra Parlamento e Governo, da me auspicato fin dalla presentazione dell'ordinanza del 4 maggio scorso sul cordone ombelicale".
"Per la prima volta correggendo la precedente ordinanza Sirchia, avevo infatti previsto la possibilita' per le donne di conservare il proprio cordone per uso autologo e avevo sollecitato il Parlamento a provvedere con atto legislativo a normare quanto indicato nell'ordinanza stessa.
"Per quanto riguarda la possibilita' di conservazione autologa anche nei centri privati, sono lieta -aggiunge Turco- che siano stati garantiti i principi e i valori da me espressamente richiamati, in quanto l'emendamento approvato prevede che i centri privati siano accreditati e convenzionati con il Centro nazionale trapianti, d'intesa con il Centro nazionale sangue, rispettando i requisiti di qualita' e sicurezza previsti dal decreto legislativo 191 del 2007, che recepisce la direttiva europea".
"Trovo inoltre confermata nell'emendamento approvato la necessita' di collegare la conservazione autologa del cordone al consenso alla sua donazione per uso eterologo in caso di richiesta da parte di un paziente compatibile. Rimango quindi stupita -conclude Turco- delle dichiarazioni inutilmente polemiche di Donatella Poretti", parlamentare della Rosa nel pugno e segretaria della Commissione Affari sociali di Montecitorio, "che non oscurano comunque il valore di questa decisione voluta unanimemente dalla Commissione Affari Sociali della Camera, con il pieno appoggio del Governo".

CENTRO TRAPIANTI: USO AUTOLOGO? UN CASO SU 30 MILA - In caso di conservazione autologa (per uso personale) delle staminale del cordone ombelicale, solo in un caso su 30 mila si utilizzeranno nel corso della vita le proprie staminali. Lo spiega in Centro nazionale trapianti (clicca qui). "Le statistiche dimostrano inoltre che -si legge ancora- se si dona il sangue del cordone in Italia, e quindi non lo si conserva per se' all'estero, si ha il 97-98% di possibilita' di tornare in possesso delle proprie cellule staminali qualora se ne presenti la necessita', questo perche' la compatibilita' tra il proprio sangue cordonale e quello del bambino e' massima e l'utilizzo di queste cellule staminali non e' cosi' frequente come si suppone".
Nel caso, "remoto" secondo il Cnt, in cui quell'unita' sia stata utilizzata per un altro bambino, "si potra', comunque, usufruire di altre unita' compatibili presenti in una delle 16 banche italiane". Comunque, "le uniche applicazioni delle cellule staminali emopoietiche del sangue del cordone ombelicale sono la terapia di malattie ematologiche ed immunologiche in eta' pediatrica", ricorda il Cnt.
 
 
 
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