Ci vorranno ancora quattro o cinque anni per superare i problemi tecnici nell'uso delle cellule staminali e quindi per avere i primi risultati concreti in medicina e, in particolare, nelle malattie neurologiche. E' questa la previsione di Daniele Rigamonti, professore di neurochirurgia e radiologia alla Johns Hopkins University e direttore scientifico della Fondazione Agarini, della quale e' anche vice presidente. Rigamonti, uno dei "cervelli italiani emigrati" negli Usa, e' tornato nei giorni scorsi nel nostro Paese per partecipare al terzo congresso internazionale su genetica e rigenerazione in neuroscienza, promosso dalla Fondazione Agarini, in collaborazione con l'Universita' Johns Hopkins di Baltimora, e l'azienda ospedaliera Santa Maria di Terni che quest'anno si e' tenuto alla rocca Albornoz di Narni. "Le linee di tendenza della ricerca nelle Neuroscienze negli Usa vanno sicuramente nella direzione delle cellule staminali -afferma Rigamonti- nonostante tutte le limitazioni etiche che queste ricerche comportino".