Dovrebbero trovare spazio nel testo della legge sulla fecondazione assistita in discussione in questi giorni, le linee guida sui test genetici, messe a punto da un gruppo italiano, e ora pubblicate sull'European Journal of Human Genetics. Lo ha detto l'andrologo Carlo Foresta, dell'Universita' di Padova, che ha messo a punto il documento insieme al genetista Bruno Dallapiccola, dell'Universita' di Roma Tor Vergata. "Le linee guida -ha detto Foresta- andrebbero considerate nel testo della legge". La pubblicazione, ha osservato, segna l'accettazione generale delle linee guida nella comunita' scientifica europea. Il documento prevede quali test genetici devono essere fatti dalle coppie infertili, soprattutto quando la coppia ha deciso di affrontare la fecondazione in vitro. Secondo Foresta, le linee guida si rendono sempre piu' necessarie, soprattutto per l'evidenza che, nei bambini nati con la tecnica detta Icsi (con la quale lo spermatozoo e' introdotto direttamente nell'ovocita), "la percentuale di malformazioni e' doppia rispetto ai nati normali". Bisogna inoltre considerare, ha concluso, "che le problematiche genetiche sono diventate sempre piu' importanti". Si calcola infatti, che le cause genetiche siano responsabili per circa il 25% della sterilita' maschile e per il 10-15% di quella femminile.