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 ITALIA - ITALIA - Italia. Congelare gli ovociti invece degli embrioni
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3 ottobre 2002 11:30
 
La proposta di fare del congelamento degli ovociti un'alternativa al congelamento degli embrioni divide gli esperti italiani di fecondazione assistita. Per alcuni, come per il presidente della Societa' Italiana di Fertilita' e Sterilita' (Sifes), Carlo Flamigni, e' una "mediazione" possibile, tenendo conto dell'esistenza in Italia, "di una comunita' cattolica ferita" dal fatto che migliaia di embrioni siano conservati sottozero. "Le possibilita' di mediazione devono essere offerte", ha rilevato il ricercatore nel convegno sul destino dell'embrione in corso a Sorrento. Lo stesso Flamigni, incaricato dal ministro Sirchia di preparare una proposta di ricerca nazionale sul congelamento degli ovociti, ritiene la tecnica ancora sperimentale. Insistere nel difendere il congelamento dell'embrione a tutti i costi, ha osservato, nella situazione attuale rischia di essere una battaglia perduta in partenza. Altri esponenti del mondo della ricerca rilevano pero' che le attuali tecniche non comportano nessuno spreco di embrioni e altri ancora, come il presidente della Societa' Italiana di Embriologia, Riproduzione e Ricerca (Sierr), Riccardo Talevi (nella foto), propongono piuttosto di percorrere una via alternativa meno sperimentale, come quella del congelamento dello zigote, ossia dell'ovocita fecondato, ma in cui non e' ancora avvenuta la fusione dei due nuclei e che per questo porrebbe meno problemi etici. Secondo il progetto di Flamigni, il congelamento di ovociti e' candidato a diventare un'alternativa al congelamento degli embrioni. Si tratta comunque di intraprendere e diffondere una tecnica ancora sperimentale. Per avere i primi dati certi, occorre avere un grande numero di gravidanze, considerare le percentuali di gravidanze e aborti, controllare i bambini sia alla nascita sia nei due-tre anni successivi. "Pur essendo laico -ha detto- non giudico con dispiacere possibili mediazioni che tengano conto delle sofferenze del mondo cattolico. Non mi dispiacerebbe che il congelamento degli ovociti si sostituisse al congelamento degli embrioni". Questa strada, ha aggiunto, potrebbe essere un modo valido per conservare la fertilita', come in futuro potrebbe rendere piu' semplice avere a disposizione un buon numero di ovociti per ottenere cellule staminali con il metodo proposto dalla commissione Dulbecco, che non prevede il passaggio attraverso l'embrione. "Spero -ha aggiunto Flamigni- che il Parlamento capisca che si tratta di un problema sperimentale".
Buona parte del mondo scientifico tiene pero' a precisare che le attuali tecniche di fecondazione assistita non comportano affatto uno spreco di embrioni. "C'e' un malinteso di fondo", ha rilevato il responsabile della ricerca della Tecnobios procreazione, Giovanni Coticchio. Basti pensare che in natura ben il 30% degli ovociti umani e' portatore di anomalie cromosomiche e in quanto tale da' origine a embrioni senza futuro. Anche per Filippo Ubaldi, del centro di Medicina della riproduzione dello European Hospital di Roma, "non e' affatto detto che la fecondazione in vitro porti a embrioni soprannumerari destinati al congelamento". Cosi' come non e' vero che basti un ovocita per ottenere un embrione. Se il testo di legge sulla fecondazione assistita passera', ha detto, e sara' fissato il limite di tre ovociti utilizzabili, le donne piu' giovani rischieranno gravidanze trigemine, mentre le meno giovani rischieranno un insuccesso totale. Vietare il congelamento degli embrioni e limitare a tre gli ovociti utilizzabili in un intervento di fecondazione assistita vuol dire "tenere l'Italia fuori dall'Europa" secondo il presidente della Sierr, Talevi. "Meglio il congelamento -ha osservato- dello zigote". Quest'ultimo supera meglio lo stress del congelamento, permette di seguire direttamente l'evoluzione dell'embrione e ridurrebbe la percentuale di fertilita' con una sola stimolazione. "E' una tecnica standardizzata -ha osservato- e utilizzata in molti centri italiani. Puo' essere quindi una valida alternativa al congelamento degli ovociti".
 
 
 
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