testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Italia. Un azzardo usare le staminali per riparare il cuore danneggiato?
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
30 maggio 2002 19:04
 
"Pura follia" pensare di applicare da subito le ricerche sulle cellule staminali per riparare un cuore gravemente danneggiato da un infarto o da una cardiopatia ischemica. A dirlo e' il professor Piero Anversa, un studioso italiano che da quasi 30 anni lavora negli Stati Uniti dove al New York Medical College dirige l'istutito di ricerca cardiologica. Il messaggio di estrema prudenza e' tanto piu' importante perche' viene da uno studioso che insieme ai suoi collaboratori ha ottenuto dei risultati proprio nel campo delle ricerche sulle cellule staminali, dimostrando la possibilita' di riparare il tessuto cardiaco di animali (topi) portatori di lesioni ischemiche. Il professor Anversa, che il 29 maggio a Bologna e' stato insignito della laurea Honoris causa in medicina, il 30 sempre di maggio ha partecipato al Sesto simposio internazionale organizzato dall'ateneo emiliano e dal consorzio interuniversitario per la ricerca cardiovascolare sulle nuove prospettive per la cura delle malattie dell'apparato circolatorio, dell'ipertensione e dell'aterosclerosi. Per il ricercatore italiano infatti nessuno e' in grado di dire, in caso di interventi terapeutici con le staminali "come queste cellule si comporteranno dopo sei mesi, se rimarranno tali o si trasformeranno in qualcosa di diverso". Il rischio, se si fanno "tentativi sbagliati", e' quello "di uccidere un campo che ha prospettive molto buone e non sarebbe la prima volta in medicina". Per Anversa dunque bisogna bisogna avere pazienza, attendere almeno tre anni per concludere le ricerche sperimentali sugli animali "dalle quali avere conferme, altrimenti non si puo' parlare di prospettive serie e poi passare agli studi preclinici". Quindi una strada ancora molto lunga ha detto lo studioso che non vede di buon occhio le applicazioni terapeutiche che gia' ci sono state in Italia, Olanda e Germania. "Negli Stati Uniti questo non e' avvenuto anche se ci sono 5 milioni di persone che soffrono di insufficienza coronarica e ci sono 450 mila nuovi casi all'anno", ha tenuto a sottolineare Anversa che ha raccontato di aver declinato offerte giuntegli da un cardiochirurgo italiano per una collaborazione terapeutica in questo campo.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS