Il teologo Enzo di Natali ha aperto un terzo centro di formazione alla bioetica, l'"Evangelium vitae", ad Agrigento. Il nuovo centro si aggiunge ad altri due istituti gia' presenti in Sicilia, nati con lo scopo di mettere attorno ad un tavolo operatori sanitari, educatori, famiglie, docenti, studenti per affrontare, con serieta' e senza steccati pregiudiziali, delicati argomenti che riguardano il futuro dell'uomo, sostenendo una cultura che accolga la vita umana. Prendendo poi in esame le nuove problematiche cliniche, il Centro vuole far capire che tutto quanto e' possibile realizzare dal punto di vista tecnico - scientifico non necessariamente e' possibile dal punto di vista etico, rilevando che non sempre gli interessi in gioco mirano alla promozione dell'uomo e al rispetto della natura. Perche' - ha chiesto il cronista del Giornale di Sicilia a Enzo Natali - il Centro di Bioetica e' stato chiamato Evangelium vitae? "Evangelium vitae come l'ultima enciclica del Santo Padre Giovanni Paolo II su temi che riguardano la bioetica. Letteralmente significa "Il Vangelo della vita". Nell'enciclica c'e' un invito a tutti gli uomini di buona volontà di studiare con serietà e impegno i temi della vita, ricordando che l'uomo non e' un mezzo da usare o manipolare ma il vertice della creazione, in quanto creato ad immagine e somiglianza di Dio" - Come viene visto il Centro dalle comunita' parrocchiali? "Con molto interesse, basta dire che abbiamo ricevuto tante richieste per tenere incontri nelle parrocchie, movimenti ed associazioni, perche', c'e' tanta voglia di chiarezza. Richieste giungono anche dalla scuola. Si e' notato che gli studenti dopo un iter scolastico che ha trattato questi temi, hanno una conoscenza superficiale o soltanto da un punto di vita biologico, che non e' il solo punto di vista per potere esprimere un giudizio morale".