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 AUSTRALIA - AUSTRALIA - Australia. Parlamento legalizza la clonazione terapeutica
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8 dicembre 2006 14:06
 
L'Australia ha liberalizzato la clonazione di embrioni umani per la ricerca a fini terapeutici sulle cellule staminali. Dopo il passaggio di stretta misura al Senato un mese fa, lo scorso 6 dicembre la Camera ha approvato con 82 voti a 62 il controverso disegno di legge che abolisce un divieto in vigore da quattro anni.
In un raro caso di voto di coscienza, in cui parlamentari non erano legati da direttive di partito, la Camera ha approvato senza ulteriori modifiche il disegno di legge, presentato dall'ex ministro della Sanita' Kay Patterson, conservatrice, riconoscendo cosi' che il potenziale di nuove scoperte mediche prevale sulle considerazioni di carattere etico. Dopo un dibattito acceso e dai toni emotivi, il voto favorevole e' venuto nonostante sia il premier conservatore John Howard sia il nuovo leader dell'opposizione laburista Kevin Rudd avessero votato contro.
Le nuove norme permettono la clonazione terapeutica, che comporta la rimozione del nucleo di un ovulo umano non fecondato, aggiungendo Dna per farlo sviluppare in laboratorio.
Resta esclusa specificamente la creazione di ibridi uomo-animale, mentre un'altra norma prescrive una pena di 15 anni di carcere per chi contravviene alle salvaguardie, concepite per prevenire l'abuso della clonazione embrionale.
Gli scienziati australiani potranno d'ora in poi creare embrioni umani clonati per la ricerca a fini terapeutici sulle cellule staminali. Dopo il passaggio di stretta misura al Senato un mese fa (34 voti a 32), la Camera ha approvato a tarda sera del 6 dicembre, con 82 voti a 62, la controversa normativa che abolisce un divieto imposto dal parlamento quattro anni fa.
In un raro caso di voto di coscienza, in cui i parlamentari non erano legati da direttive di partito, la Camera ha approvato senza ulteriori modifiche il disegno di legge, presentato dall'ex ministro della Sanita' Kay Patterson, conservatrice, riconoscendo cosi' che il potenziale di nuove scoperte mediche prevale sulle considerazioni di carattere etico. Dopo quattro giorni di dibattito acceso e dai toni emotivi, il voto favorevole e' venuto nonostante sia il premier conservatore John Howard, sia il nuovo leader dell'opposizione laburista Kevin Rudd, avessero votato contro.
Howard ha detto che la sua decisione e' stata combattuta ma poi ha deciso di non poter sostenere la liberalizzazione. 'Non credo che la scienza abbia progredito abbastanza da giustificare un cambiamento di posizione del parlamento', ha detto. Kevin Rudd, che si professa cristiano fervente, ha detto di non poter sostenere una legge che permetta di creare una vita umana per il solo ed esplicito scopo di sperimentazione e successiva distruzione. Ha aggiunto che la sua e' stata una decisione particolarmente difficile, dopo aver perduto la madre a causa del morbo di Parkinson, una delle malattie che la ricerca sulle staminali spera di sconfiggere.
Giorni fa l'arcivescovo cattolico di Sydney, cardinale George Pell, aveva scritto a Howard e al predecessore di Rudd, Kim Beazley, per esortarli a votare contro, avvertendo che le nuove norme avrebbero portato alla produzione di due classi di persone: quelle create per vivere e le altre per essere uccise.
Le nuove norme permetteranno la clonazione terapeutica, che comporta la rimozione del nucleo di un ovulo umano non fecondato, aggiungendo Dna per farlo sviluppare in laboratorio.
Resta esclusa specificamente la creazione di ibridi uomo-animale, mentre un'altra norma prescrive una pena di 15 anni di carcere per chi contravviene alle salvaguardie, concepite per prevenire l'abuso della clonazione embrionale.
Parlando dopo il voto la senatrice Patterson, promotrice del disegno di legge, ha ringraziato Howard per aver accordato il voto di coscienza e si e' congratulata con i deputati per il dibattito e per il voto. Ha aggiunto che le nuove norme entreranno in vigore fra sei mesi, dopo che le autorita' sanitarie e scientifiche avranno formulato le linee guida per la donazione di ovuli e la concessione di licenze di ricerca.
'La legge consentira' all'Australia di porsi in prima linea nella ricerca medica. Non vedo come avremmo potuto accettare trattamenti derivati da questo nel futuro, se non avessimo consentito la ricerca qui da noi', ha detto ai giornalisti.
Gli scienziati premevano da tempo per la liberalizzazione della ricerca sulle staminali e per la clonazione terapeutica di embrioni per la ricerca medica. Da quando il parlamento di Canberra ha approvato le prime norme sulla ricerca con staminali nel 2002, gli scienziati hanno potuto soltanto estrarre tali cellule da embrioni in eccedenza, creati per la fecondazione assistita e poi scartati. Gli scienziati sperano che la ricerca sulle staminali porti a trattamenti o cure per malattie come il morbo di Parkinson e l'Alzheimer, oltre a lesioni del midollo spinale, diabete ed artrite.
 
 
 
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