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Veiga Lluch: la legislazione spagnola favorisce la ricerca scientifica
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Articolo di Rosa a Marca
29 marzo 2008 0:00
 
Anna Veiga Lluch, direttrice del Banco de Lineas celulares del Centro di medicina rigenerativa di Barcellona, ha affermato che la legislazione spagnola e' "una delle piu' avanzate d'Europa" poiche' "favorisce" la ricerca scientifica. La biologa, cui si deve la prima nascita per fecondazione in vitro in Spagna -realizzata con il dottor Barri-, ha sostenuto che la cornice legale "e' molto favorevole" giacche' consente di sperimentare con embrioni umani e di fare trasferimenti nucleari. In una conferenza stampa la ricercatriche ha detto che se la Spagna posside una delle legislazioni piu' avanzate d'Europa e' anche merito degli spagnoli che hanno saputo eleggere certi legislatori. L'occasione delle sue affermazioni e' stata la conferenza intitolata "Cellule staminali: Medicina rigenerativa", inserita in un ciclo organizzato dalla Societa' Internazionale di Bioetica. La dottoressa ha assicurato che la ricerca con le cellule staminali embrionali e' il cammino per arrivare a curare le malattie degenerative. Non si e' pronunciata su quanto tempo ci vorra' per giungere a risultati positivi. "Il tema e' precisamente quanto tempo deve passare prima di poter curare i malati, ma ritengo che sara' prima del previsto".

Veiga Lluch ha riconosciuto che la Spagna "ha una tradizione cattolica importante", in cui la Chiesa riveste un ruolo fondamentale come elemento ideologico che rifiuta la ricerca genetica e la riproduzione assistita. La fondatrice dell'Associazione Spagnola per lo Studio della Biologia della Riproduzione ha detto che non si e' comunque mai sentita "perseguitata" per il suo lavoro di ricerca all'interno di un'attivita' che ha dovuto resistere agli attacchi di vari settori. "Coloro che oggi s'oppongono alla ricerca con gli embrioni e le cellule staminali sono gli stessi che negli anni ottanta si opponevano alla riproduzione assistita, ma che per fortuna non incontrano una risposta massiccia nella societa'", ha affermato. "Se alla gente si spiegano bene le cose, la societa', nella sua maggioranza, comprende che questo tipo di ricerca e' qualcosa di positivo". Al riguardo ha sostenuto che la condotta abituale delle coppie che "hanno risolto il loro problema riproduttivo" e' quella di donare gli embrioni perche' siano utilizzati in attivita' di ricerca. Ha poi confermato l'esistenza di un nuovo fenomeno sociale "mal chiamato turismo riproduttivo", formato da coppie che si trasferiscono in altri paesi dove esistonoo leggi piu' permissive per poter accedere ai trattamenti di fecondazione medicalmente assistita.

La dottoressa Veiga Lluch e' anche membro del Comitato Consultivo della European Society for Human Reproduction and Embryology e ha ricevuto, tra gli altri, il premio nazionale per la cultura scientifica conferitole nel 2006 da Generalitat della Catalogna.
 
 
 
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