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Vaticano. 'Osservatorio Romano' tace su Obama
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Articolo di Redazione
13 maggio 2009 0:00
 
L'universita' di Notre Dame intende assegnare una laurea ad honorem al presidente Barack Obama. Decisione criticata da un quinto dei cardinali statunitensi. Malgrado le posizioni del presidente Obama sulle staminali e sul diritto all'aborto una voce e' rimasta silenziosa: quella del Vaticano.

L'Osservatore Romano, solitamente attento alle notizie dagli Stati Uniti, questa volta ha ignorato l'onorificenza, segno dell'entusiasmo che riscuote il presidente. Lo scrive il Washington Times.

Il giornale ha cosi' dimostrato di voler adottare un approccio piu' moderato sulla politicia presidenziale invece di tenere conto delle gerarchie ecclesiastiche.

Secondo alcuni, questo approccio lascerebbe il Vaticano libero dalle risse sulla politica domestica degli Stati Uniti, mentre per altri potrebbe riflettere i diversi giudizi sul lavoro di Obama.

Le gerarchie vaticane negli Stati Uniti e il Vaticano vogliono collaborare con la Casa Bianca sui temi comuni, come la riduzione della poverta' e l'estensione della copertura sanitaria per tutti, ma questa unita' di intenti non ha impedito alcuni alti prelati dall'esprimere giudizi negativi su Obama.

Francis George, cardinale di Chicago e presidente della Conferenza dei cardinali statunitensi, ha giudicato "estremamente imbarazzante" l'invito dell'universita' di Notre Dame. Recentemente il cardinale ha incontrato Obama, riunione definita "educata, ma chiara sulle differenze esistenti su alcuni temi quali l'aborto".

Dal Vaticano, invece, si cerca di sottolineare gli aspetti positivi, e non le differenze.

Alla nomina di Kathleen Sebelius, una cattolica, ministro per la Salute e i servizi sociali, l'Osservatorio non ha menzionato il dato che l'arcivescovo ha negato alla donna la comunione per le sue posizioni sull'aborto. Sul giornale e' stato anche applaudito il budget destinato alla solidarieta' sociale e alla sanita' pubblica, malgrado l'economia non florida, segno di un nuovo approccio piu' solidale ai temi sociali.

Secondo lo storico Massimo Franco, autore di un libro sulle relazioni tra gli Stati Uniti e il Vaticano, il Vaticano temeva che Obama sarebbe diventato la versione mondiale di Zapatero, primo ministro spagnolo noto per le sue posizioni liberali sulla legalizzazione dei matrimonio omosessuali e l'estensione del diritto di aborto, rivelandosi invece non un anticlericale, ma un pragmatico.
 
 
 
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