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 AMERICHE - AMERICHE - Usa. Thomson: senza ricerca su staminali embrionali non avrei scoperto come fare a meno di embrioni
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Articolo di Redazione
6 dicembre 2007 11:27
 
Alcuni mesi fa, il professor James Thomson della University of Wisconsin, pubblico' un articolo in cui annunciava di aver riprogrammato con successo cellule di pelle umana in cellule staminali quasi embrionali. Non cercava lodi. Specialmente quelle di George W. Bush.
Questa scoperta significa che gli scienziati potrebbero in futuro estrarre e creare cellule staminali pluripotenziali senza distruggere l'embrione.
Il presidente Bush ha espresso soddisfazione, convinto che le sue posizioni contro le staminali embrionali (sul cui finanziamento federale ha posto il veto due volte) siano state vendicate.

La Casa Bianca ha dichiarato vittoria: "Evitando tecniche che distruggono la vita, al contempo sostenendo con forza approcci alternativi, il presidente Bush sta incoraggiando il progresso tecnologico entro limiti etici". Il problema e' che Bush ha torto.

In un editoriale del Washington Post, James Thomson ed il presidente dell'American Association for the Advancement of Science Alan Leshner, scrivono che "in un momento in cui quasi il 60% degli americani e' favorevole alla ricerca con cellule staminali embrionali umane, la politica statunitense sulle cellule staminali contraddice entrambi la scienza e l'opinione pubblica".
Inoltre, Thomson rivela che il suo lavoro con le cellule della pelle sarebbe stato impossibile senza la ricerca fatta in precedenza sulle cellule staminali embrionali.

Come scrive Jonathan Moreno, la ricerca di Thomson "dara' un forte impulso al campo della medicina rigenerativa, che molti considerano l'approccio piu' promettente per alleviare le sofferenze umane". Basta che non sia ancora George Bush a prendersi il merito!

Editoriale pubblicato dalla rivista "Campus Progress" del 5 dicembre 2007
 
 
 
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