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 USA - USA - Usa. New Jersey. Giudice respinge ricorso contro referendum pro-ricerca
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Articolo di Redazione
27 settembre 2007 17:31
 
Un giudice statale del New Jersey ha detto che il referendum per destinare 450 milioni di dollari alla ricerca con le staminali va bene cosi' come e' scritto. Un'associazione "pro life" aveva fatto causa la scorsa settimana al Governo del New Jersey affinche' non venisse ammesso il quesito referendario alle prossime elezioni di Novembre. Secondo l'associazione, che aveva depositato presso la Corte superiore di Mercer County un ricorso di 127 pagine, se il quesito fosse approvato, si aprirebbero le porte alla clonazione umana e ad un aumento delle tasse.
La citazione chiedeva che venisse quindi bloccata la stampa sulle schede referendarie, cosi' come previste da una legge approvata dal Parlamento statale.
Ma il giudice Neil H. Shuster ha respinto la richiesta degli anti-abortisti spiegando che era fuori tempo massimo e che le argomentazioni erano comunque poco convincenti.
Il presidente del Senato Richard Codey, primo firmatario della legge in questione (S1091), ha negato che il finanziamento autorizzerebbe la clonazione riproduttiva umana, e si era per questo dichiarato ottimista sull'esito della causa. "Questa causa ha le stesse chance di essere accolta dal tribunale di quelle che ha l'Universita' di Seton Hall di vincere il campionato nazionale di football senza avere una squadra", aveva detto Codey. "Qui si sta parlando di salvare vite e trovare cure per quelle malattie che affliggono la societa'".
"La ricerca scientifica non dovrebbe essere ostaggio del furore ideologico di pochi", aveva detto il deputato democratico Neil Cohen, primo firmatario della proposta di legge alla Camera.
Ma Marie Tasy, direttrice dell'associazione contro la ricerca e l'aborto New Jersey Right to Life, da sempre oppositrice dell'iniziativa parlamentare, sostiene che il quesito e' vago e non informa gli elettori sulle possibili conseguenze del loro voto. Fra i pericoli paventati da Tasy, un aumento delle tasse, il pericolo che corrono le donne che donano gli ovuli, ed un via libera alla clonazione umana per estrarre staminali embrionali. "E' ingannevole", ha detto Tasy.
In particolare, i ricorrenti sostenevano che la definizione di "clonazione" sul quesito autorizzasse "lo sfruttamento di embrioni che stanno per nascere" per derivarne cellule staminali embrionali. Una interpretazione che i promotori dell'iniziativa avevano rigettato in toto: "La causa e' un insulto all'intelligenza dei cittadini del New Jersey", aveva detto Cohen, ribadendo che il quesito vieta esplicitamente la clonazione umana riproduttiva.
Il Governatore Jon Corzine, che ha controfirmato la legge che autorizza il referendum, ha ribadito di essere pienamente a favore del "si'", bollando la causa come basata su "una argomentazione politica ed ideologica piuttosto che legale".
I legali dell'associazione anti-abortista hanno detto di non escludere un ricorso in appello.
 
 
 
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