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 USA - USA - Usa. Embrioni e ricerca: dove si ferma il meccanismo?
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Articolo di Cinzia Colosimo
5 febbraio 2004 18:39
 
La compagnia biotech Advanced Cell Techonology (ACT), culla di alcuni dei piu' grandi scienziati del nostro tempo, ha fatto nuovamente scalpore con un articolo pubblicato su Wired, che racconta con fervore l'esperienza della clonazione umana.
L'articolo prendeva spunto dal recente annuncio della creazione di un embrione clonato, in grado di provvedere cellule staminali embrionali sane. E per questo motivo la comunita' scientifica si e' allarmata, chiedendo spiegazioni ai vertici della compagnia che puntualmente si nascondono dietro vari eufemismi, senza fornire approfondimenti soddisfacenti. Ma non e' la prima volta che l'ACT fa annunci di questo genere. La prima volta nel dicembre 2001, quando la rivista U.S. News and World Report pubblico' un lungo articolo sul primo embrione umano clonato. La notizia fece scalpore, ma la ricerca necessitava di ulteriori perfezionamenti. Poi, nel giugno del 2002, un giornalista dell'Atlantic Monthly varco' le soglie dei laboratori della compagnia, e il risultato fu un altro reportage dettagliato sulle possibilita' offerte dalla clonazione terapeutica, "come rimedio radicale alle malattie piu' gravi". Da quel momento in poi l'attivita' della compagnia e' sempre stata florida, al punto di stimolare numerosi centri privati a finanziarne le ricerche. Ma tutta la pubblicita' non ha eliminato il problema di fondo, cioe' l'impossibilita' di ricevere finanziamenti pubblici per questo genere di esperimenti, anche se il fronte della comunita' scientifica su questo punto si presenta tendenzialmente compatto. "Senza un supporto pubblico completo, il vero progresso e' lontano".
Le compagnie, cosi' come le universita' e gli istituti specializzati, non possono fare affidamento solo sui premi o finanziamenti federali, che spesso ritardano o si bloccano tra le maglie della burocrazia. Da li', la necessita' di spingere gli imprenditori privati a investire su di loro, anche se quelli che investono sulla clonazione umana sono sempre molto pochi. I motivi di fondo sono piuttosto chiari. Secondo Wesley Smith, del Discovery Institute, si possono riassumere nel seguente modo:

- Anche se la clonazione umana verra' riconosciuta completamente dal mondo scientifico (cosa di per se' difficile), occorre ancora molto tempo prima che divenga una tecnica medica di uso comune. Nel frattempo la ricerca e' una sorta di buco nero, che succhia finanziamenti ovunque, ma non fornisce i risultati sperati;
- Anche se gli scienziati riuscissero a perfezionare la clonazione umana, dovrebbero ottenere comunque le licenze necessarie dalla FDA prima di tentare la clonazione terapeutica.
- La clonazione umana e' un argomento esplosivo. Anche se negli Usa questo argomento e' in stallo al Senato, molti oppositori ritengono che anche il trasferimento nucleare somatico (SCNT) debba essere vietato al pari della normale tecnica di clonazione. Ma anche se un provvedimento del genere non venisse approvato, rimarrebbe estremamente difficoltoso per le compagni trovare i finanziamenti necessari per andare avanti: "ecco cosa accade quando il governo criminalizza il nostro business".
- La Omnibus Spending Bill, la finanziaria appena approvata, prevede che per tutto il 2004 qualsiasi brevetto riguardante la vita umana sia dichiarato fuori legge. Anche se questa legge non entra nello specifico, rimane uno di quei provvedimenti che tendono a rimanere attivi all'infinito. Praticare la clonazione terapeutica in queste condizioni e senza uno straccio di licenza, e' un'impresa.
- L'uso di cellule staminali adulte nel campo della medicina rigenerativa sta portando grandi progressi, e spesso i pazienti hanno tratto beneficio dalle loro stesse cellule o tessuti durante le sperimentazioni cliniche. Questo induce a pensare che molte compagnie preferiscono focalizzarsi solo sulle staminali adulte, visto che i profitti materiali sono ipotizzabili a breve termine rispetto ad altre forme piu' controverse di biotecnologie.

Questi e molti altri fattori spingono i ricercatori a chiedere con piu' pressione aiuti finanziari pubblici, dal momento che il materiale biologico sul quale lavorare, spesso e' razionato. Ma secondo Smith e' opportuno rivedere la questione anche da un punto di vista prettamente politico, e nelle seguenti riflessioni spiega il motivo.

- Distinzione fra Ricerca sulle Cellule Staminali Embrionali (ESCR) e Trasferimento Nucleare Somatico (SCNT). Quando nel 2001 il presidente Bush vieto' qualsiasi finanziamento federale alla ricerca sulle staminali embrionali, le compagnie insistettero molto affinche' cambiasse idea. Il loro scopo era unicamente lavorare sugli embrioni inutilizzati rimasti congelati. Nessuno mirava a creare una legge che permettesse la creazione di embrioni al solo scopo di ricerca. Questo e' quanto. La convinzione generale di oggi, e' che l'SCNT sia di fatto la stessa cosa dell'ESCR. Cosi', quando i sostenitori pro-life introdussero una proposta di legge che vietava ogni tipo di ricerca sugli embrioni, la controparte presento' la propria arma, chiamata Hatch/Feinstein Bill. Questo testo in pratica legalizzava appunto il trasferimento nucleare somatico come forma di ricerca sugli embrioni. Ma effettivamente non ci sarebbe bisogno di una nuova legge. I candidati alle presidenziali che promettono di sciogliere i divieti di Bush, potrebbero farlo attraverso un semplice decreto esecutivo, dando il via libera ai fondi federali.
- Emanare leggi che eliminino la differenza sostanziale fra SCNT e ESCR. A livello legislativo, secondo il testo Hatch/Feinstein, non c'e' differenza tra le due pratiche. E la California e' stato il primo Stato a far propria questa concezione, includendo il trasferimento nucleare come forma di ricerca legalizzata. Il New Jersey ha seguito la stessa scia, e si apprestano a farlo anche il Delaware e il Maryland. L'intento finale e' chiaro. E' quello di estendere questo testo in tutto il Paese, fino a quando non si ritiene lo specchio di una volonta' comune. A quel punto, per i sostenitori pro-ife sara' difficile combattere a livello federale, perche' di fatto violerebbero una volonta' estesa di diritto.
- Ottenere i fondi che sono in sospeso per modifiche amministrative. Il New Jersey, appena approvata una legge, ha analizzato la situazione finanziaria della ricerca. Purtroppo e' decisamente in rosso, ma per permettere alla ricerca sulle staminali embrionali e' stato stabilito che alcuni finanziamenti per ricerche su specifiche malattie, siano convertiti in fondi per le staminali sulle stesse aree.

Le considerazioni fatte possono sembrare a volte molto ipotetiche, se non fosse per la loro incredibile attualita'. Assistiamo realmente al rischio di vedere la razza umana manipolata, estorta, commercializzata? La legge californiana ad esempio, si riferisce agli embrioni con il termine "product". Ma nel merito, di fatto, non manca assolutamente di rispetto all'uomo, dal momento che permette un certo tipo di ricerca che e' nata proprio per la conservazione e la protezione dell'uomo. Che leggi come queste si spandano a macchia d'olio.
 
 
 
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