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Usa. I Democratici pronti alla resa dei conti sulla ricerca con le staminali embrionali
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Articolo di Pietro Yates Moretti
8 dicembre 2006 17:04
 
A pochi giorni dall'insediamento del nuovo Congresso eletto a novembre, i Democratici hanno intenzione di sfidare il Presidente George W. Bush sull'unico veto da lui posto durante il suo mandato: quello sulla proposta di legge della deputata democratica Diana DeGette sui finanziamenti federali alla ricerca con le cellule staminali embrionali.
Il testo di legge potrebbe riemergere alla Camera proprio nel giorno dell'insediamento del nuovo Congresso. Bush aveva posto il veto su questa legge, approvata dal Senato lo scorso luglio e dalla Camera nel 2005.
Secondo i sostenitori della legge, infatti, dalle elezioni del passato novembre sarebbero di piu' i parlamentari favorevoli alla ricerca. Ma far entrare in vigore questa legge non sara' facile. Il veto presidenziale ha ancora effetto. Per superarlo e' necessaria la maggioranza di due terzi del Parlamento.
Questo ostacolo sta obbligando i sostenitori della ricerca a trovare nuove strategie, come quella di provare a passare la legge ripetutamente per obbligare Bush a porre il veto ogni volta. Una strategia che sembra trovare il favore dello Speaker della Camera, Nancy Pelosi.
Al Senato si parla di aggiungere alcuni emendamenti al testo per scoraggiare Bush dal porre il veto. A questo fine, i Repubblicani favorevoli alla legge stanno cercando di trovare un'intesa con la Casa Bianca, ma fino ad ora Bush ha sempre respinto ogni proposta.
"Quando il presidente non vuole sedersi ad un tavolo e parlarne, siamo costretti a trovare nuove opzioni come quella di continuare a rimandargli la legge dicendogli che il popolo americano la vuole", ha detto DeGette. "Continuero' a farlo fino a quando non sara' controfirmata".
La legge eliminerebbe le restrizioni al finanziamento federale alla ricerca con le staminali embrionali alle sole linee di cellule prodotte prima del 9 agosto del 2001. Il testo di DeGette permetterebbe ai ricercatori di utilizzare linee recenti estratte da embrioni creati in vitro e che sono destinati ad essere gettati via.
Intanto la Casa Bianca fa sapere che l'opinione del Presidente non e' cambiata. "Il Presidente Bush e' il primo presidente ad aver permesso il finanziamento alla ricerca con cellule staminali embrionali gia' esistenti. Dopo un approfondito ed attento confronto con gli esperti del Governo e di altre organizzazioni, c'e' un solo limite etico che il presidente ha detto di non voler varcare, ovvero che i soldi dei contribuenti non debbano essere impiegati per la distruzione di embrioni".
Il superamento del veto e' fallito alla Camera lo scorso luglio per 51 voti.
DeGette non dice quanti voti in piu' avrebbe oggi rispetto allo scorso anno. Ha affermato che quasi tutti i 41 neoeletti democratici sono favorevoli. Due terzi di loro ha firmato la sua proposta di legge.
Ma molti dei neo-eletti hanno sostituito parlamentari repubblicani che avevano comunque votato a favore della legge gia' nel 2005. Sono 24 i deputati non rieletti a novembre che avevano votato il testo di DeGette.
Al Senato ci sarebbero tre voti in piu' da aggiungere ai 63 con i quali era stata approvata la legge. Basta un solo voto in piu' per avere la maggioranza di due terzi necessaria a superare il veto di Bush.
"Al Senato non e' ancora possibile sapere come andra'", ha detto il Repubblicano Orrin Hatch, sostenitore della ricerca con le staminali. "Ma questo e' stato uno dei principali argomenti della campagna elettorale appena finita, ed il nuovo Congresso potrebbe spingere Bush a controfirmare la legge".
Intanto questa settimana DeGette ha reclutato il Repubblicano Ed Perlmutter per convincere i colleghi a votare si'. Purlmutter ha incentrato la sua campagna elettorale proprio su questo tema, sperando che le cellule staminali possano offrire una speranza di cura per la figlia epilettica. "Puo' aiutare cosi' tante persone che soffrono di malattie debilitanti", ha detto Perlmutter.
 
 
 
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