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 USA - USA - Usa. Un Consiglio di Bioetica per avere consigli o semplice approvazione?
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Articolo di Donatella Poretti
4 marzo 2004 19:53
 
George W. Bush ha sostituito due membri del Consiglio di Bioetica, che si erano spesi a favore della ricerca scientifica con le staminali embrionali, con tre "ideologicamente" a lui piu' vicini.
Il 27 febbraio e' stata direttamente la Casa Bianca a chiamare telefonicamente Elizabeth Blackburn, professoressa di biochimica e biofisica dell'Universita' California a San Francisco, e William May, ex professore di bioetica della Southern Methodist University, per comunicare loro che non avevano piu' necessita' della loro consulenza.
Questo comitato e' stato creato dallo stesso Bush nel 2001, per sostituire una commissione simile che forniva consulenza all'ex presidente Bill Clinton, con lo scopo di affrontare questioni come la ricerca con le cellule staminali di origine embrionale, l'eutanasia e la riproduzione assistita. La nomina dei 17 componenti, che sarebbero rimasti in carica per due anni, era stata fatta nel gennaio del 2002, e proprio con la spiegazione che erano decaduti, la Casa Bianca ha spiegato la loro sostituzione. Secondo Suzy DeFrancis, portavoce di Bush, il presidente aveva "la facolta' di fare questi cambiamenti", visto che i mandati erano scaduti.

La prima critica politica gli e' arrivata da quello che sembra essere il prossimo sfidante per la presidenza, il democratico John Kerry, interpellato mentre volava da uno Stato all'altro in piena campagna elettorale per le primarie. "Una commissione scientifica deve essere composta in base a dei criteri scientifici e di reputazione, e non certo politici. Io credo che questa sia la cosa giusta da fare per un Paese che sta cercando una politica scientifica appropriata. Ci meritiamo di avere persone la cui reputazione e abilita' non abbiano un timbro di tipo politico o religioso". Il senatore del Massachusetts, ha poi chiarito anche la sua posizione nel merito della ricerca: "io sono contro la clonazione umana. Sono contro tutte le attivita' scientifiche irresponsabili", poi Kerry ha precisato di essere a favore della ricerca con le cellule staminali, anche se "esistono dei limiti rispetto a come devono venire sviluppate queste linee di ricerca, ed esistono dei limiti rispetto a cio' che puo' essere fatto. Assolutamente. Cio' detto, bisogna cercare di avere la migliore consulenza scientifica e bioetica. Non si puo' decidere a priori, questo e' l'importante".

Per Elizabeth Marincola, direttrice dell'American Society for Cell Biology i due "esonerati" erano quelli che in seno al comitato solitamente dissentivano dalle opinioni espresse dalla maggioranza. "Mi sembra allarmante. Questo mi preoccupa profondamente. Il presidente cerca di garantire che i consigli che riceve siano quelli che lui desidera ascoltare".
E infatti proprio sulle cellule staminali di origine embrionali il nuovo comitato presentera' una posizione di unanime contrarieta'. Proprio come quella del presidente.
"Elizabeth Blackburn e' una delle scienziate con una lunga esperienza e tra le piu' rispettate tra chi ha studiato questa tematica, e sarebbe stato prudente sostituirla con qualcuno dello stesso livello di capacita' ed esperienza nel campo scientifico", ha commentato Laurie Zoloth, direttrice di bioetica del centro di medicina genetica della Northwestern University di Chicago, Illinois e componente dell'International Society for Stem Cell Research. "E William May e' uno dei professori piu' interessanti nell'area della religione e dell'etica cristiana. Cio' che e' notevole e' che entrambi hanno sostenuto fermamente la ricerca con cellule embrionali".
"La dichiarazione personale della dottoressa Blackburn nel rapporto titolato "Human Cloning and Human Dignity" (clicca qui) ha inviato un messaggio chiaro e persuasivo in merito alla clonazione terapeutica, la cui ricerca deve andare avanti", ha ricordato Bernie Siegel, direttore del Genetics Policy Institute. "Ha avuto il coraggio di esprimere la sua opinione".
Molti scienziati ritengono che il Consiglio di Bioetica, essendo finanziato da fondi pubblici, dovrebbe rappresentare i diversi punti di vista dei cittadini statunitensi. Per la Zoloth, ad esempio: "cio' che logicamente uno spera e' che la composizione di questa commissione rifletta la maggiore diversita' possibile di voci in relazione a questo tema. Sarebbe infatti una rappresentazione piu' esatta della democrazia statunitense dire che non c'e' accordo rispetto a questo tema".

Chi sono i nuovi nominati?
Benjamin Carson, direttore di neurochirurgia pediatrica dell'Universita' Johns Hopkins; Peter Lawler, professore di scienze amministrative del Berry College; e Diana Schaub, professoressa di scienze politiche del Loyola College, Maryland.
Alcune loro perline. Carson si e' recentemente lamentato che "viviamo in una nazione in cui non possiamo parlare di Dio in pubblico". Schaub, riferendosi alle ricerche con embrioni, le ha definite come "il male della distruzione deliberata di vite umane innocenti". Mentre Lawler si e' "limitato" ad avvertire che se gli Stati Uniti non "adottano una posizione chiara come nazione che l'aborto e' una cosa illecita", le donne finiranno con l'abortire i bebe' che sono geneticamente difettosi.

"E' stata una delusione vedere che il presidente nominava persone che hanno un'opinione piu' conservatrice rispetto ad un certo tipo di ricerche, in particolare sulle cellule staminali, e vedere che le persone che erano a favore, o che stavano pensando di discuterne seriamente vengano allontanati dal loro posto", ha detto Leonard Zon, professore di pediatria della Facolta' di Medicina dell'Universita' di Harvard e presidente dell'International Society for Stem Cell Research. "Per me la cosa piu' importante e' il dibattito, e sembra che non ce ne sara' molto con queste nomine".
Recentemente un gruppo di 60 scienziati, tra cui 20 premi Nobel, hanno accusato il Governo Bush di distorcere i fatti scientifici al momento di prendere decisioni politiche in materia di ambiente, salute, ricerche biomediche ed armi nucleari.
Nel rapporto di 37 pagine titolato "Scientific Integrity in Policymaking", l'Union of Concerned Scientist (clicca qui) elenca le varie accuse. Questi scienziati sostengono che il Governo Bush ha distorto e ha eliminato risultati di ricerche che erano contrari alle politiche di questa amministrazione, ha invece dato riconoscimenti a scienziati poco probabili, ma solo perche' presentavano una ideologia piu' vicina e erano collegati con l'industria, e ha eliminato alcuni comitati di consulenza. Suzanne Shaw portavoce di questo gruppo ha sottolineato che i cambiamenti realizzati nel Consiglio di Bioetica rientrano in questo modo di agire da loro stigmatizzato.

La domanda da porsi a questo punto e': a cosa serve il Consiglio di Bioetica?
Se le decisioni politiche vengono prese per rispettare una morale -secondo la quale alcune cose devono essere promosse ed altre bocciate- allora il Consiglio puo' servire per trovare delle motivazioni etico-scientifiche a certe scelte morali. In questo caso bene ha fatto Bush ad evitare perdite di tempo in sterili dibattiti che a nulla avrebbero portato, o quantomeno sarebbero stati inutili in quel contesto.
Se le decisioni, invece, fossero prese dopo avere sentito le diverse voci e i diversi pareri, allora ad essere inutile sarebbe l'attuale Consiglio, che non potra' far altro che fornire alla Casa Bianca esattamente la risposta che vorrebbe sentirsi dare!

Il sito del Council on Bioethics: clicca qui
 
 
 
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