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 USA - USA - Usa. Austin Smith alle coppie: "Create embrioni solo per la scienza"
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Articolo di Cinzia Colosimo
2 ottobre 2003 19:51
 
Nel suo campo e' fra i maggiori esperti. Si e' distinto per ricerche innovative e autorevoli e per la sua determinazione nel portare avanti progetti che molti ritenevano impossibili. E' il prof. Austin Smith, direttore dell'Institute for Stem Cell Research presso la Edinburgh University.
Nell'ultima settimana di settembre, Smith e' diventato oggetto di notizia per una serie di dichiarazioni e posizioni che scateneranno un fiume di risposte.
Da quando la Gran Bretagna ha permesso l'uso di embrioni umani per la ricerca, Smith e molti altri suoi colleghi hanno ottenuto l'accesso agli embrioni inutilizzati nelle cliniche per la cura della sterilita'. Ma ad oggi, con i progressi raggiunti e i risultati ottenuti, la riserva di embrioni sembra non bastare piu'. "Non e' un problema di quantita'", spiega Smith, "piuttosto di qualita'".
"In termini numerici abbiamo una grossa scorta di embrioni, ma c'e' da tenere conto che la loro qualita' e' molto bassa. Tra gli embrioni creati infatti, solo i migliori vengono destinati alla procreazione, mentre gli altri vengono donati alla scienza. Ma questi non sono altro che scarti, e dal momento che provengono da coppie con problemi di sterilita', non sono quasi mai sani al 100%. Un modo per arginare il problema ci sarebbe: persuadere le coppie a creare e donare embrioni appositamente destinati alla ricerca".
Quello che molti ritengono aberrante, per Smith invece, e' segno di responsabilita' nei confronti della scienza e dei pazienti che beneficiano dei suoi risultati. Prima e' necessario il dibattito, sicuramente. Ma una volta che l'opinione pubblica si rendera' conto che questo e' l'unico sistema per sviluppare teorie e terapie corrette, allora forse accoglieranno l'idea con meno diffidenza. "La societa' ha bisogno di parlarne. Ma prima ancora deve sapere cosa vuole. Perche' se cio' che vuole e' una salute migliore per tutti e terapie piu' efficaci, allora sara' possibile convincerla".
Tecnicamente in Gran Bretagna e' legale creare embrioni solo per fini di ricerca, ma richiede dei tempi di attesa comprensibilmente lunghi. A dare il via libera sarebbe infatti la Human Fertilisation and Embriology Authority (HFEA), l'ente governativo che distribuisce queste specifiche licenze. Ma come spiega il portavoce della HEFA, l'iter potrebbe rivelarsi difficile: "E' legale utilizzare gameti, sperma e ovuli umani per la ricerca. Qualsiasi progetto pero' deve passare sotto l'attenta analisi dell'Authority prima di essere accettato. Per quanto riguarda gli embrioni, bisogna vedere se e' veramente necessario crearne degli altri, o se comunque e' possibile sfruttare quelli gia' esistenti. Non possiamo permettere la produzione di nuovi embrioni senza una buona ragione".
I gruppo pro-life e le associazioni religiose sembrano gia' sul piede di guerra: "Stiamo perdendo completamente il significato di dignita' umana", commenta Josephine Quintavalle, del Comment on Reproductive Ethics (CORE). "E' repellente l'idea di creare embrioni sani e qualitativamente migliori solo per degli esperimenti scientifici".
Il sasso e' stato comunque lanciato. Smith per primo auspica un dibattito sano e completo, perche' e' solo grazie a quello che le persone potranno sviluppare in autonomia la propria opinione.
 
 
 
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