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 ITALIA - ITALIA - Ue. La Comunita' europea propone di regolamentare la diagnosi degli embrioni
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Articolo di Monica L.Ferrado
19 dicembre 2007 22:57
 
Sono sempre piu' numerose le coppie che ricorrono alla diagnosi preimpianto (Dgp) per evitare che i loro figli ereditino una malattia genetica presente nella famiglia. Il procedimento consente di stabilire le caratteristiche genetiche degli embrioni, ottenuti mediante la fecondazione in vitro, al fine di selezionare quelli sani da impiantare nell'utero materno. "In Europa, la domanda e' triplicata dal 2002", spiegano Eleni Zika e Dolores Ibarreta, ricercatrici dell'Istituto di Prospettiva Tecnologica della Commissione Europea, che ha appena pubblicato un rapporto sulla Dgp. Vi hanno partecipato 53 centri di 16 Paesi Ue (la maggioranza di coloro che la praticano). L'indagine evidenzia la necessita' di stabilire un quadro legale a livello europeo, per valutare la qualita' dei centri sulla base di criteri unificati. Oggi, solo la meta' delle cliniche e dei laboratori ha nel proprio organico un responsabile per la qualita', mentre un terzo s'avvale di una valutazione esterna, e la maggioranza riconosce la necessita' di fissare degli standard, a fronte di una domanda in crescita. A livello comunitario, il quadro normativo su cui dovrebbe reggersi la diagnosi preimpianto e' la direttiva europea sulle cellule e i tessuti umani, del dicembre 2004, che ogni Stato deve recepire. Tuttavia, non sarebbe sufficiente, "giacche', sebbene includa gli embrioni, la Dgp richiede un trattamento specifico", afferma Ibarreta.
Il rapporto ribadisce la necessita' che i centri dispongano di un consiglio genetico, ossia, di professionisti che informano, consigliano e valutano l'impatto della diagnosi sui genitori, e che dopo seguano come procede la gravidanza. Il 94% dei centri sostiene d'avere questo servizio, "anche se non e' sicuro che la consulenza venga effettivamente eseguita", specifica il rapporto, tenuto conto che seguire la gravidanza di pazienti straniere, residenti in Stati dove la Dgp e' vietata o limitata, presenta delle difficolta'. In Spagna ci sono dieci centri che effettuano la Dgp, di cui solo due di titolarita' pubblica; in Europa il 73% di questi centri e' privato.
Secondo lo studio, nel 2005 in Europa sono state effettuate tra 2.000 e 2.900 diagnosi genetiche preimpianto. Oltre 700 le pazienti venute da altri Paesi per poter fruire di un servizio che nel proprio e' proibito. E' il caso di Germania, Italia, Irlanda e Svizzera, dove la legge vieta o limita questo procedimento. Circa la meta' di queste pazienti si e' recata in una struttura spagnola. "Nel 2005 in Spagna sono state accolte 332 pazienti straniere, secondo i dati dei sei centri che hanno voluto rispondere a questa domanda, ma potrebbero essere di piu' poiche' altri centri inseriti nello studio non hanno risposto", sostiene Ibarreta. Anche il Belgio e la Repubblica Ceca ricevono un gran numero di pazienti stranieri (rispettivamente 127 e 110), non solo dall'Ue, ma anche da altri Paesi come Stati Uniti, Libano e Israele. Alcune coppie si trovano costrette a trasferirsi perche' nel proprio Stato non esiste il test che desiderano. La Spagna e' uno dei Paesi che conta sul maggior numero di test elaborati per la diagnosi preimpianto di malattie genetiche. Le patologie di cui c'e' maggiore richiesta di test sono Corea di Huntington, emofilia, distrofia muscolare e fibrosi cistica.
Tratto da El Pais, 11 dicembre 2007; traduzione di Rosa a Marca
 
 
 
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