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 SVIZZERA - SVIZZERA - Svizzera. La ricerca con le staminali embrionali? Nessuno strappo costituzionale!
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Articolo di Rosa a Marca
25 novembre 2004 19:40
 
La ricerca con le cellule staminali embrionali poggia su solide basi giuridiche, sostiene Verena Schwander del Dipartimento di Sanita' nonche' responsabile del disegno di legge poi sfociato nella LCell. Risponde a chi invoca la Costituzione per negare legittimita' alla legge oggetto di Referendum il 28 novembre, e noi proviamo a seguire il suo ragionamento, riportato dal Neue Zuercher Zeitung.
La Costituzione elvetica non contiene un divieto esplicito all'utilizzo di embrioni soprannumerari per finalita' di ricerca. Pero' si potrebbe sostenere che il divieto sia implicito nell'artico 119, quando richiama al dovere di tutelare le persone da possibili abusi legati alla medicina riproduttiva e alle tecnologie genetiche in ambito umano. Per conseguire questo scopo la Confederazione ha emanato norme che regolano il modo di agire nei confronti del patrimonio genetico di cui gli embrioni soprannumerari sono parte.
L'indicazione contenuta nell'articolo 119 e' che la fecondazione in vitro possa essere attuata soltanto per consentire una gravidanza, e non a scopo di ricerca; ne deriva il divieto di procurare embrioni per questo secondo scopo; ne discende altresi' che si debbano produrre solo gli embrioni necessari alla gravidanza, ossia quelli da trasferire nell'utero della donna ad ogni singolo ciclo. L'insieme di queste indicazioni dovrebbero servire ad evitare embrioni in eccesso. Ma nella pratica non e' cosi'. Nel concreto rimangono degli embrioni in piu'. Torniamo allora all'articolo 119, e scopriamo che non ci dice cosa fare degli embrioni eccedenti. Se la Costituzione tace, il legislatore ha a sua volta stabilito che non si debbano produrre e conservare embrioni di scorta. Ma se, malgrado tutto, rimangono degli embrioni in piu', che fare? La legge del 1998 sulla fecondazione medicalmente assistita da' una risposta indiretta: questi embrioni devono essere lasciati morire. Non si pronuncia se siano utilizzabili o meno per la ricerca scientifica. Solo in seguito, i due rami del Parlamento hanno respinto l'idea di proibire in modo tassativo la ricerca con questi embrioni, accettando invece il criterio che non se ne producano appositamente a questo fine. E' stata la LCell a regolamentare l'impiego degli embrioni soprannumerari e, a parere del legislatore, in un modo rispettoso dei vincoli costituzionali.
Resta da esaminare il concetto di dignita' umana. Ne parla l'articolo 7 della Costituzione, quando dice che la dignita' umana dev'essere tenuta in considerazione e tutelata. Domanda: anche l'embrione in provetta e' titolare di dignita' umana? Nel 1993 il Tribunale Federale emanava una sentenza (BGE119 Ia 503), in cui riconosceva dignita' umana anche all'embrione in vitro. Ma anche questa sentenza non aiuta molto giacche' ha un'ampiezza interpretativa enorme. Si va dall'equiparazione dell'embrione al bambino gia' nato a posizioni piu' sfumate, come quella di seguire una gradualita' crescente o di considerarla un diritto potenziale ma non intrinseco. E' ovvio che le diverse interpretazioni diano luogo a risposte differenti. Chi sostiene la tesi piu' restrittiva dira' che non si puo' per nessuna ragione usare l'embrione. Chi invece si orienta su posizioni mediane cerchera' soluzioni normative che non precludano a priori la ricerca. Con questo si vuol dire che resta irrisolto il quesito se la Costituzione protegga e fino a che punto l'embrione in provetta. Non esiste una risposta univoca su come trattare gli embrioni in sovrappiu'. Non e' dall'articolo 7 che tratta di dignita' umana che si puo' evincere il divieto assoluto di usare gli embrioni soprannumerari. Ne' dall'articolo 119 che lascia irrisolto se assegnare o no alla scienza questi embrioni eccedenti. D'altra parte, per nessuna delle due leggi -quella sulla fecondazione assistita e la LcCell- il legislatore e' partito dal presupposto che la Costituzione vietasse esplicitamente la ricerca con gli embrioni soprannumerari. La conclusione e' dunque chiara: la Costituzione non contiene il divieto all'uso degli embrioni soprannumerari finalizzato alla ricerca, come ad esempio il ricavarne cellule staminali.
 
 
 
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