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 SVIZZERA - SVIZZERA - Svizzera. Una nuova tappa nell'iter legislativo sulla ricerca con le cellule staminali embrionali
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Articolo di Donatella Poretti
20 marzo 2003 18:06
 
Il 12 marzo il Consiglio degli Stati (Camera alta) ha detto Si' alla ricerca con le cellule staminali di embrioni provenienti dalle terapie di fecondazione assistita. Il progetto votato e' pero' molto piu' restrittivo di quello presentato lo scorso novembre dal Consiglio federale (Governo).
I senatori hanno infatti escluso dal campo d'applicazione la ricerca sull'embrione, limitandolo alle sole cellule staminali e hanno ridotto da 14 a 7 giorni il periodo massimo consentito per il loro sviluppo. Inoltre hanno rifiutato di prolungare di un anno il termine ultimo previsto per distruggere gli embrioni soprannumerari congelati prima del 2001, termine che la legge sulla fecondazione assistita del 1998 aveva fissato nel dicembre 2003. Per evitare che si producano riserve, e' stata poi vietata la coltivazione di staminali embrionali al di fuori di progetti di ricerca "concreti e gia' avviati", che oltre all'Ufficio federale della Sanita' dovranno sottostare anche all'approvazione della Commissione nazionale di etica e della coppia cui appartengono gli embrioni non piu' utilizzabili a fini riproduttivi. E' stato anche introdotto l'obbligo di tenere un registro pubblico per recensire tutte le staminali embrionali conservate in Svizzera, mentre e' stata approvata un'eccezione al divieto di commercio degli embrioni con l'approvazione d'un indennizzo per i costi dovuti al loro trasporto, alla loro conservazione e produzione. Con 26 voti contro 9, gli Stati si sono opposti alla versione piu' permissiva del Consiglio federale che prevedeva autorizzazioni anche per future ricerche. Per scoraggiare gli abusi, i senatori hanno scelto di inasprire la pena per i trasgressori, prevedendo oltre alla detenzione anche una multa fino a 500 mila franchi.
Riassumendo il dibattito sull'entrata in materia, approvata in seguito senza opposizioni, il Consigliere federale Pascal Couchepin ha ammesso che il testo sottoposto ai senatori "non e' forse la migliore legge in assoluto, ma lo e' alle conoscenze attuali e rappresenta un compromesso che garantisce la liberta' della ricerca e tiene conto delle implicazioni etiche e delle sensibilita' esistenti sull'argomento". Il ministro degli Interni non si e' battuto molto in difesa del progetto governativo, rinunciando ad intervenire persino sulla questione del termine per la distruzione del migliaio d'embrioni oggi ancora conservati, che il Consiglio federale aveva proposto di posticipare al dicembre 2004. Su questa modifica della Legge sulla fecondazione assistita, i senatori hanno anche bocciato la proposta di minoranza della radicale Christine Beerli (BE) di prolungare la scadenza al 2008, ritenendo piu' che sufficienti per i bisogni della ricerca il centinaio d'embrioni soprannumerari annualmente ottenuti in Svizzera. Fortemente criticata dai banchi radicali la distinzione tra ricerca sugli embrioni soprannumerari e ricerca sulle cellule staminali embrionali, che la Commissione ha formulato per rispettare l'articolo 119 della Costituzione, che consente la conservazione d'embrioni unicamente a fini procreativi.
Molti ricercatori hanno messo in guardia sulla "qualita'" dei vecchi embrioni, ritenuti poco adatti alla ricerca. Sarebbe inoltre assai difficile ottenere il benestare delle coppie coinvolte. Ma la maggioranza della Camera non si e' fatta persuadere dall'argomentazione secondo cui la Svizzera rischierebbe d'essere superata da Paesi con legislazioni piu' permissive, ed ha cosi' introdotto una sorta di moratoria per la ricerca sull'embrione. Infine hanno trasmesso al Governo una mozione con cui gli chiedono di elaborare al piu' presto un ampio quadro legislativo sull'intera problematica che attiene la ricerca sull'essere umano. Nel frattempo dovra' essere consentita soltanto la ricerca con cellule staminali embrionali. Il complesso dossier passa ora al Consiglio Nazionale, la cui Commissione ancora non si e' espressa sul progetto governativo.

Il quadro legislativo:

Nel 1992 popolo e Cantoni hanno accettato d'inscrivere nella Costituzione prescrizioni restrittive per la procreazione assistita. La donazione d'embrioni, la clonazione e la maternita' sostitutiva sono state cosi' proibite. Vietata pure la conservazione di embrioni, il dono di ovuli e l'analisi genetica di embrioni in vitro. Prevedendo poi l'obbligo di autorizzazione per ogni fecondazione artificiale e la distruzione entro la fine del 2003 degli embrioni soprannumerari congelati, la legge del 1998 succeduta all'articolo costituzionale, ha fatto si' che il 70% degli svizzeri bocciasse nel 2000 un'iniziativa popolare ancor piu' restrittiva. Un quadro legislativo ampio che e' stato pero' sorpassato dalla ricerca: nel 2002 l'Universita' di Ginevra ha ottenuto d'importare cellule staminali embrionali dagli USA, per studiare le possibilita' rigeneratrici dei tessuti cardiaci. Il Governo ha così presentato in novembre un progetto di legge per consentire la ricerca sugli embrioni soprannumerari generati in Svizzera con le terapie di fecondazione in vitro.
Per approfondire:

Il verbale dei dibattiti del Consiglio degli Stati sull'utilizzazione delle cellule staminali:
clicca qui

Dossier dell'Assemblea federale sulla ricerca embrionale:
clicca qui
 
 
 
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