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Spagna. La nomina di un Comitato di Bioetica dal profilo piu' umanista che scientifico
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Articolo di Rosa a Marca
11 ottobre 2007 16:49
 
Il dieci ottobre, il ministro della Sanita' Bernat Soria avviera' la formazione del Comitato di Bioetica Nazionale con il consenso delle comunita' autonome. L'organo consultivo per le questioni etiche e sociali della scienza e della medicina era uno degli aspetti rimasti in sospeso dopo l'approvazione della Ley de Investigacion approvata a luglio. La nuova normativa, che autorizza la clonazione terapeutica, prevedeva infatti anche la creazione di quest'organismo. Il Comitato di Bioetica dovrebbe essere un organo indipendente che consiglia il Governo in materia di progresso scientifico, come ad esempio i test genetici. L'ex titolare della Sanita', Elena Salgado, non aveva fatto in tempo a proporlo alle Comunita'. Ora Soria e' pronto a presentare un elenco di nomi comprendenti esperti di riconosciuto prestigio nel mondo scientifico, giuridico e bioetico. Ma l'intenzione del ministero e' che il comitato abbia un alto profilo umanistico e non puramente tecnico e scientifico. Non punta a un comitato di nomi altisonanti, ma di esperti che s'impegnino e dove ci sia una presenza importante di donne ancorche' non paritaria.
Al plenum del Consejo Interterritorial de Salud, Soria presentera' ai consiglieri della Sanita' la sua proposta con l'indicazione di alcuni nomi . L'elenco sara' completato con un massimo di dodici membri che dovranno avere il sostegno del Governo e delle autonomie. Cio' comporta un difficile esercizio d'equilibrio e di diplomazia nel compilare un elenco che ottenga il consenso di tutti. Bernat Soria e' consapevole che e' complicato formare un comitato di consulenza per il Governo in questioni tanto delicate. In un'intervista radiofonica ha manifestato la sua intenzione d'aver pronta la lista per la prossima settimana "Se non c'e' consenso, lo sara' probabilmente entro fine anno" ha detto. Le comunita' possono proporre sei membri, mentre all'amministrazione centrale ne spettano altri sei, cosi' ripartiti: tre a carico del ministero della Sanita', uno spettante alla Giustizia e uno al ministero di Industria, Turismo e Commercio. Una volta raggiunto il consenso tra amministrazione centrale e autonomie, i membri del comitato dovranno eleggere il presidente, che poi sara' nominato dal ministero della Sanita'. Il loro mandato dura quattro anni, con possibile rinnovo. Al massimo gli esperti nominati potranno esercitare le loro funzioni per otto anni.
Quasi tutte le dichiarazioni del ministro della Sanita' relativamente al nuovo comitato vertevano intorno al dibattito sull'eutanasia. Tuttavia, il comitato non avra' la facolta' di giudicare casi al limite della legalita'. Quest'organo si limitera' a fornire rapporti, proposte e raccomandazioni sull'impatto dell'eutanasia nella societa' o sulle cure palliative, per esempio. Le sue decisioni non saranno vincolanti. In realta', il comitato e' stato concepito per dare risposte ai nuovi dilemmi etici che sorgono con il progresso scientifico. Come e' successo con i test genetici e il diritto alla riservatezza dei dati ottenuti, adesso i temi sono la nanomedicina e le buone pratiche di ricerca o la sicurezza dei pazienti negli esperimenti clinici.
 
 
 
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