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Spagna. Contestati i risultati delle ricerche sul diabete con le cellule
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Articolo di Jose' Maria Sanchez
27 settembre 2007 14:28
 
Lo pubblica la Fondazione Bioetica ICEB (Instituto de Consulta y Especializacion Bioetica), ed e' un documento che mette in chiaro il tipo di "scienza" a cui mira il Governo socialista nominando Bernat Soria a ministro della Sanita'.
"Cellule staminali embrionali per il trattamento del diabete:
Indipendentemente dal loro valore morale, esiste un indubbio interesse scientifico nell'ottenere cellule produttrici di insulina a partire da cellule staminali embrionali, con la finalita' ultima di trattare i pazienti diabetici. Finora i risultati non sono stati fruttuosi, giacche', per una ragione o l'altra, lo scopo non e' stato raggiunto. Tuttavia, recentemente sono stati pubblicati due articoli su Nature Biotechnology (23; 1534, 2005 e 24; 1392, 2006) del gruppo Baetge, da cui pareva che l'obiettivo fosse stato raggiunto.
Nel primo lavoro si sono derivate cellule staminali embrionali nell'endoderma, e nel secondo gli autori sono riusciti a differenziare l'endoderma in cellule che producono i cinque ormoni che genera il pancreas: insulina, glucagone, somatostatina, polipetide pancreatico e grelina, cosi' come cellule esocrine. La difficolta' e' che le cellule create non producono insulina prima dello stimolo del glucosio, come fanno le cellule beta pancreatiche, per cui il loro uso nella clinica umana non sembra possibile. Cio' allontana l'applicazione per curare il diabete. Indipendentemente dal fatto scientifico, le due esperienze possono dare luogo a una riflessione sociale. Recentemente e' stato nominato ministro della sanita' spagnola il dottor Bernat Soria, che ha avuto una certa notorieta' sociale quando ha informato i mezzi di comunicazione sociali d'essere riuscito a generare cellule produttrici di insulina a partire da cellule staminali embrionali di topo. In seguito, un gruppo di professionisti dell'Universita' di Harvard, diretti dal prestigioso ricercatore Dougles Menton, in un articolo pubblicato su Science, sosteneva che le esperienze di Soria, insieme a quelle di altri tre gruppi che quasi contemporaneamente avevano comunicato risultati simili, non erano riusciti a produrre insulina. Vale a dire, Soria non aveva ottenuto cio' che aveva divulgato in modo cosi' manifesto. Le sue esperienze non erano valide.
Ora, nel recente articolo di Beagle (Nature Biotechnology 24; 1392, 2006), si nota che non viene citato il lavoro originale di Bernat Soria, pubblicato su Diabetes e si fa riferimento a un altro posteriore (FAEB J, 19; 1341, 2005) dello stesso gruppo, ma per riferire le differenze sperimentali che lo connotano, per affermare che esisteva "inefficienza nella differenziazione delle cellule, basso contenuto di insulina, una mancanza di fiducia nella differenziazione diretta delle cellule staminali embrionali e la produzione di cellule produttrici di insulina", vale a dire, l'unico riferimento ai lavori di Soria e' per dare un giudizio negativo delle sue esperienze.
Senza dubbio, questa e' una prova in piu' della mancanza di certezza delle esperienze del gruppo di Soria, qualcosa di molto lontano dall'idea che ha trasmesso alla societa' sulle esperienze che potrebbero essere utilizzate per curare il diabete.
La ricerca sulle cellule staminali e' incominciata nel 1961, quando Till and McCulloch scoprirono che le cellule staminali del midollo osseo potevano rigenerare la capacita' di produrre sangue di un topo precedentemente irradiato. Il grande passo successivo e' avvenuto nel 1988, quando sono state scoperte le cellule staminali embrionali umane (Nature Reports Stem Cells, DOI: 10.1038/Stemcells.53, 12-VII-2007).

Articolo tratto da Camineo.info (trad. di Rosa a Marca)
 
 
 
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