testata ADUC
 SPAGNA - SPAGNA - Spagna. Le comunidad socialiste e le staminali: tutte per una, una per tutte
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Donatella Poretti
5 febbraio 2004 20:28
 
Parafrasando Dumas si potrebbe parlare dei sei moschettieri, o meglio i sei consiglieri per la Salute delle Comunidad governate dai socialisti che sono accorsi in aiuto e sostegno di quello andaluso, Francisco Vallejo.
Il 23 gennaio l'inaugurazione della prima Banca di Linee Cellulari a Granada e' servita come scenario perche' i sei consiglieri socialisti si schierassero a fianco dell'Andalusia per la vicenda del ricorso del Governo centrale al Tribunale Costituzionale contro la legge autonoma che regola la ricerca con gli embrioni sovrannumerari.
"La piu' energica contrarieta' al ricorso fatto dal Governo centrale -su istanza del ministero della Sanita' e Consumo- per cercare di impedire la ricerca con cellule staminali embrionali in Andalusia, cosi' come contrarieta' a qualsiasi altra misura che potrebbe venire adottata e che tenda a paralizzare questo tipo di ricerca in qualsiasi territorio autonomo", hanno scritto i consiglieri delle Comunidad governate dai socialisti nella dichiarazione istituzionale in cui si impegnano a promuovere lo sviluppo delle reti di ricerca con le cellule staminali embrionali ed adulte nei loro territori. Firmatari: Francisco Vallejo (Andalucía), Guillermo Fernández Vara (Extremadura), Alberto Larraz (Aragón), Marina Geli (Cataluña), Fernando Lamata (Castilla la Mancha), Rosario Quintana (Cantabria) e Rafael Sariego (Asturias).

La dichiarazione sottolineava anche la "vocazione alla cooperazione" della Banca di Linee Cellulari di Granada -la prima pubblica della Spagna e la terza del mondo- a favore di altre iniziative simili di carattere regionale, nazionale e internazionale. Inoltre, con la dichiarazione i consiglieri hanno fatto un richiamo alle altre Comunidad Autonome perche' promuovano nei loro territori questo tipo di ricerca "per dare una risposta congiunta di tutti i poteri pubblici alle inquietudini espresse dai cittadini in quanto allo sviluppo di linee di ricerca che cerchino di dare delle risposte ai problemi sanitari piu' importanti che attualmente abbiamo nella nostra societa'".
E ancora, segnalano l'"importanza" di questa linea di ricerca e il suo "potenziale terapeutico" per il trattamento di malattie oggi incurabili che colpiscono "annualmente milioni di pazienti in tutto il mondo" come quelle degenerative neurologiche e ossee, il diabete e quelle cardiache, tra le altre, e per la cui cura lavorera' la Banca di Linee Cellulari di Granada.

Il consigliere per la Salute andaluso Francisco Vallejo ha manifestato come con questa dichiarazione, le autonomie governate dai socialisti del Psoe rappresentano "un'altra maniera di vedere la vita" nella quale si scommette su un certo tipo di lavoro "importante per i malati" e che "non viola nessuna norma". "I malati, i ricercatori e la Junta dell'Andalusia hanno fatto cambiare la posizione del Governo" rispetto alla ricerca con le cellule staminali, ha sottolineato orgogliosamente Vallejo.
La terapia cellulare e la medicina rigenerativa costituiscono oggi una delle "linee prioritarie all'avanguardia" per affrontare patologie senza un'alternativa terapeutica soddisfacente, e le Asturie vogliono "stare in prima linea nella ricerca con le cellule staminali", ha detto Rafael Sariego, consigliere per la Salute e i Servizi Sanitari del Principato. "Oggi sono a Granada per riconoscere lo sforzo e l'aspetto pioniere di questa iniziativa, alla quale ci aggiungiamo dalle Asturie per le conseguenze che avra' nel miglioramento della salute e della qualita' della vita".
"Si tratta di un impegno con la cittadinanza per cercare di trovare, attraverso la ricerca con le cellule staminali, soluzioni ai problemi che fino ad ora non ce l'hanno avute, come per le decine di migliaia di diabetici e di malati con altre patologie croniche", ha spiegato il consigliere per la Sanita' e il Consumo della Junta dell'Extremadura Guillermo Fernández Vara. "Purtroppo gli embrioni non utilizzati per la ricerca si distruggono nel giro di un certo arco di tempo, e per questo vogliamo che ci si possa fare ricerca, ma mai con un'altra intenzione che non sia il progresso della scienza nel nostro Paese".
La consigliera alla Sanita' della Junta catalana Marina Geli nell'occasione ha assicurato che il suo dicastero, insieme a quello dell'Universita', Ricerca e Societa' dell'Informazione hanno la "volonta' politica" di creare una banca per le staminali con le stesse caratteristiche, approfittando del fatto che "Barcelona e' un centro di ricerca biomedica molto importante". La Geli ha assicurato che questo progetto verra' presentato nel giro di un mese.

A questo indirizzo la "DECLARACION INSTITUCIONAL SOBRE INVESTIGACIÓN CON CÉLULAS MADRE EMBRIONARIAS": clicca qui
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS