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 SPAGNA - SPAGNA - Spagna. Approvata in commissione la nuova legge sulla riproduzione assistita
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Articolo di Rosa a Marca
22 dicembre 2005 17:41
 
Il disegno di legge sulla Riproduzione Assistita, che sara' votato a febbraio, dovrebbe permettere a tutte le donne di fruire delle tecniche di riproduzione assistita senza distinzione di orientamento sessuale e di stato civile, con un handicap o no. Il testo iniziale toglie anche le limitazioni al numero degli embrioni da impiantare e permette la clonazione terapeutica. Rimane il divieto a scegliere il sesso del bebé.
Il 21 dicembre, tutti i gruppi hanno approvato questa bozza di legge in commissione, tranne il gruppo parlamentare del Partido Popular, che ha votato contro e ha accusato il Governo di voler "aprire la porta alla clonazione umana" e ottenere cellule embrionali "per l'ingegneria genetica, anche a scopi militari". Secondo il portavoce aggiunto socialista nella Comision de Sanidad y Consumo, Adalberto Fidalgo, obiettivo della legge e' facilitare al massimo la possibilita' di avere figli a tutte le donne che si sottopongono alla fecondazione in vitro. Quindi non solo per chi ha problemi d'infertilita'. Si vuole inoltre togliere le limitazioni imposte dal Governo precedente, come l'impianto di un massimo di tre ovociti per ogni ciclo, che era finalizzato a ridurre le gravidanze multiple. In quanto alla crioconservazione e altre tecniche coadiuvanti della riproduzione assistita, s'include una norma di garanzia per cui le coppie saranno informate che dopo due anni di disinteresse da parte loro per i pre-embrioni, questi passeranno alla disponibilita' del centro, ancorche' con gli stessi criteri di gratuita' ed assenza di lucro. La legge vietera' espressamente la clonazione riproduttiva, ma non quella terapeutica o del trasferimento nucleare, considerata il futuro della ricerca. Non si potra' scegliere il sesso del bambino poiche' non e' il momento ne' esiste una domanda sociale; secondo i parlamentari, invece, uno degli aspetti piu' innovativi della legge e' la possibilita' di selezionare, tra i vari embrioni ottenuti dalla fecondazione in vitro, quello compatibile con un figlio malato della stessa coppia, per far si' che le cellule del bambino nuovo possano salvare il fratello o la sorella. Il PP e' contrario al bebé medicamento, e se la legge in votazione a febbraio non conterra' questa possibilita', le coppie in attesa non potranno che trasferirsi all'Universita' Libera di Bruxelles o all'Istituto Genetico di Chicago. Infine, la legge include una procedura per facilitare l'integrazione dei progressi tecnici che si dovessero via via registrare in quest'ambito.
 
 
 
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