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Singapore. Una strada in salita
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Articolo di Sascha Karberg
25 ottobre 2007 17:22
 
L'intento di ES Cell International era quello di curare alcuni pazienti, almeno parzialmente, con terapie derivate da cellule staminali embrionali fin dall'anno prossimo. Ma ha dovuto rinunciare. Gli investitori in un capitale a rischio di quel tipo hanno avuto paura che l'obiettivo fosse ancora troppo lontano, spiega il fondatore della societa', Alan Colman.
Nel 1996 il ricercatore britannico era li' nella fredda e nebbiosa Scozia quando nasceva la pecora clonata Dolly. Dal 2001 preferisce vivere nell'afa di Singapore. L'ambiziosa Citta' Stato gli aveva messo a disposizione 6 milioni di dollari americani per avviare la ricerca di una terapia con cellule staminali embrionali spendibile nella cura di malattie degenerative. Se l'azienda di Colman deve per ora rinunciare al suo obiettivo non e' a causa del luogo, ma dello stato in cui si trova la ricerca sulle cellule staminali. Secondo Colman e' successo un po' come con la terapia genica a suo tempo, vale a dire "troppi urra'". "Dobbiamo stare molto attenti a non suscitare aspettative premature". Lui ha sempre saputo che sarebbe stata lunga la strada che conduce a una terapia derivata da cellule staminali. "Ci vuole un enorme sforzo tecnico per ottenere cellule specializzate da cellule embrionali", spiega il ricercatore. Inoltre bisogna dare determinate istruzioni alle cellule, ma finora nessuno sa bene quali potrebbero essere i segnali giusti. E quand'anche si ottenessero le cellule adatte in laboratorio, dopo bisogna sapere come farle arrivare al posto giusto nell'organismo. Ad esempio, nel trattamento delle malattie cardiache croniche, le cellule verrebbero inserite in un cuore pulsante. "E' un po' come se si volesse riparare il motore di un'auto mentre e' in corsa". Ci sono molti di questi problemi da risolvere prima di poter contare su un prodotto sicuro e ben funzionante, "ed e' per questo che tutto procede a rilento". Cio' non significa, pero', che le terapie con le cellule staminali embrionali non avranno successo nel lungo termine, dice Colman, che intende comunque continuare le sperimentazioni in questo campo "poiche' siamo sempre convinti che le cellule staminali embrionali avranno una grande importanza". Non lo fara' nella sua azienda, ma nel "settore accademico". Colman dirige infatti il Consorzio cellule staminali di Singapore, che dispone di 70 milioni di euro per un arco di tre anni e mezzo, ed e' destinato a sperimentazioni con tutti i tipi di cellule staminali. Difficile dire quando questi lavori daranno dei frutti. Forse, fra tre o quattro anni, ci potranno essere dei prodotti concreti a partire da cellule staminali adulte -con cellule staminali mesenchimali del midollo osseo, della placenta o del cordone ombelicale. Anche se Colman non pensa d'essere salito sul treno sbagliato. "C'e' una serie di treni, e l'uno o l'altro arrivera' per primo alla stazione. Quello che importa e' che cosa trasporta il treno." "Cellule staminali mesenchimali non riusciranno mai a riparare veramente una malattia cardiaca cronica, mentre le staminali embrionali si'. Ho sempre detto che e' necessario fare ricerca sulle staminali adulte, ma non esclusivamente".
Anche ES Cell International, in seguito s'applichera' a "campi di ricerca piu' vicini al mercato". Poiche' in futuro negli Stati Uniti tutti i nuovi medicinali dovranno essere sottoposti ai test riguardanti possibili effetti collaterali sul cuore, esiste un grande bisogno di tessuti del muscolo cardiaco. "Possiamo produrre queste cellule da staminali embrionali", dice Colman. Perche', se e' vero che le cellule del muscolo cardiaco finora prodotte non sono abbastanza sicure per l'uomo, lo dovrebbero essere abbastanza per i test sui farmaci. Ma anche qui ci vogliono ulteriori verifiche, ammette Colman. Nel frattempo la sua azienda guadagnera' solo con la vendita di linee di cellule staminali. Essa e' in grado di offrire sei "linee Bush", ossia linee di cellule staminali embrionali conformi alle autorizzazioni contenute nelle direttive del Governo Bush per i laboratori pubblici, e quindi le sue sono esportabili. Non in Germania pero'. In base alla discussa legge tedesca che consente d'importare linee di staminali embrionali prodotte solo prima del primo gennaio 2002, i ricercatori tedeschi saranno costretti a farne a meno.
Nel giugno 2006, ES Cell International ha prodotto queste sei nuove linee di staminali embrionali, particolarmente adatte all'uso clinico nell'uomo, avendo escluso il piu' possibile l'impiego di fattori animali. Se infatti le comuni linee di cellule staminali embrionali crescono su uno strato nutritivo composto di elementi animali, le linee di Colman sono cresciute su un substrato di cellule umane, percio' sono le sole a poter ottenere l'autorizzazione per test clinici in Europa. Non e' detto pero' che le linee siano effettivamente sicure nella pratica clinica; Colman non le ha potute sperimentare perche' la sua azienda ha finito i soldi poco prima che si procedesse con le verifiche. C'e' poi un rischio residuo: nemmeno lui ha potuto rinunciare del tutto alle componenti animali. Certo e' che in futuro ci saranno linee ancora migliori. "Ma se dobbiamo sempre aspettare il futuro, la gente nel frattempo muore."

Tratto da Frankfurter Allgemeine Zeitung del 15-12-2007 (trad. di Rosa a Marca)
 
 
 
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