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Ricerca, staminali, testamento biologico, lotta al dolore, aborto e procreazione assistita. L'agenda parlamentare
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Articolo di Donatella Poretti
3 gennaio 2008 15:58
 
RICERCA SCIENTIFICA E FINANZIAMENTI TRASPARENTI
Con la collaborazione dell'Associazione Coscioni abbiamo depositato i primi giorni della legislatura un'interrogazione al ministro della Salute per chiarire la vicenda della Commissione sulle cellule staminali, nata in seno all'Istituto Superiore della Sanita', entrambe presiedute da Enrico Garaci. Siamo riusciti a far venire alla luce come i 7,5 milioni di euro che dovevano essere suddivisi in tre bandi dal 2001 in realta' sono stati protagonisti di una vera e propria spartizione. I 12 componenti della commissione che decidevano i progetti da finanziare potevano essi stessi presentare progetti. Cosi' e' avvenuto che 7 progetti finanziati avevano come primo firmatario un componente della Commissione, per altri progetti il componente della commissione era solo secondo firmatario e ulteriori progetti erano intestati ai giovani ricercatori degli stessi laboratori diretti da membri della Commissione. Le interrogazioni non sono riuscite ad annullare l'operazione, ma a far pronunciare il ministero contro procedure non trasparenti e a preannunciare l'impegno per "l'adozione del peer review system, metodo che implica il coinvolgimento di revisori terzi e indipendenti, dovrà essere la regola che ispira l'azione degli organi del Ministero e quella cui dovranno uniformarsi gli enti rispetto ai quali il Ministero esercita compiti di vigilanza quali l'ISS".
Purtroppo a fronte di questi buoni propositi con la conferma di Enrico Garaci alla presidenza dell'ISS e' stato fatto un passo indietro e la sua gestione suggerisce di vigilare attentamente sull'istituto. E' cosi' che quando lo scorso il 10 novembre scorso tre illustri ricercatori italiani a livello mondiale -Elena Cattaneo, Paolo Bianco e Ranieri Cancedda- hanno inviato una lettera al Ministro della Salute, riguardo i finanziamenti di 3 milioni di euro per la ricerca sulle malattie rare e sulle cellule staminali previsti nella Finanziaria 2007, ci siamo uniti con un'interrogazione alle loro richieste sulla necessita' di fare luce su come, con quali criteri e a quali ricercatori e strutture stavano andando i fondi e se era vero che i destinatari siano stati definiti a priori senza alcuna pubblicita' e senza alcuna procedura di valutazione scientifica. Ancora una volta, insomma, sembrava profilarsi il metodo della cooptazione. In questa occasione i riflettori si sono accesi per tempo sull'assegnazione dei fondi pubblici impedendo al vertice dell'ISS di ripetere l'operazione di spartizione delle risorse già seguito nel 2001. Rispondendo in aula il sottosegretario alla Salute Serafino Zucchelli ha confermato l'impegno di adottare metodi riconosciti dalla comunità scientifica internazionale di peer review anche grazie all'insediamento di una commissione ad hoc.
Con lo stesso spirito di fare chiarezza sull'assegnazione dei finanziamenti pubblici abbiamo presentato altre interrogazioni che ancora aspettano risposta. In una si chiede di chiarire la vicenda che riguarda i fondi per la Vulcanologia elargiti dall'Agenzia per la Protezione Civile con una convenzione stipulata per il periodo 2005-2007 con l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). I responsabili/coordinatori dei progetti, nominati dall'â¤TINGV, hanno valutato e determinato lâ¤Tentita' dei finanziamenti per i progetti sottoposti, senza alcuna regola che proibisse a loro stessi di presentare domanda di finanziamento. Il risultato ancora una volta e' stato quello che si sono generalmente autofinanziati per importi almeno doppi rispetto alla media attribuita a tutti gli altri ricercatori.
Sempre la mancanza di trasparenza sembra essere il filo conduttore della vicenda della sperimentazione sull'uomo di un vaccino anti-AIDS avviata dall'ISS dal 2003 e costata tra i 37 e i 52 milioni di euro. Nonostante i richiami dell'Aifa, articoli su prestigiose riviste scientifiche che denunciavano la possibile tossicita' del vaccino e l'allarme lanciato da noti professori come Fernando Aiuti, siamo alla seconda fase della sperimentazione da realizzare in Italia e in Sud Africa.
Ma visto che i soli soldi pubblici non possono bastare alla nostra ricerca abbiamo presentato un ordine del giorno approvato con un voto trasversale dalla Camera perche' il Governo si impegni a valutare l'opportunita' di elaborare strategie per attrarre capitali italiani e stranieri per il potenziamento dei nostri atenei italiani, anche attraverso agevolazioni fiscali per coloro che investono nell'universita' e nella ricerca.
Abbiamo inoltre avviato la raccolta firme su una mozione per sostenere il compromesso attuale raggiunto in sede europea sul finanziamento alla ricerca sulle cellule staminali embrionali in risposta ad iniziative di segno uguale e contrario provenienti dai settori di centro destra e da quelli teodem di centro sinistra per impedire ai Paesi che autorizzano tale ricerche di accedere ai finanziamenti pubblici del Settimo Programma Quadro.

FECONDAZIONE ASSISTITA E LEGGE 40
Tra i primi atti parlamentari dei radicali figurano proposte di legge per rivedere la legge 40 e rendere finalmente accessibile sia le tecniche per la fecondazione assistita che la ricerca scientifica. Purtroppo non basta depositare una proposta per cambiare una legge, occorre creare un consenso politico che sostenga la modifica.
Il 17 ottobre 2007 e' stato reso noto l'appello presentato nel corso della conferenza stampa: A tre anni dalla legge 40: ripartiamo dalle linee guida. L'iniziativa promossa dai radicali della Rnp e' riuscita a raccogliere l'adesione di tutti i gruppi dell'Unione con i capigruppi presenti in Commissione Affari Sociali, ad eccezione dell'Udeur. I sottoscrittori hanno chiesto al ministro la revisione delle linee guida come suggerito da societa' scientifica e pazienti e si sono impegnati "ad attivare tutti gli strumenti idonei alla revisione della legge 40 del 2004, affinché siano calendarizzati per la discussione tutte le proposte di legge di modifica della norma sulla procreazione assistita. ... e per riaprire un dibattito sui punti piu' contestati della legge: il divieto di fecondazione eterologa, l'impianto obbligatorio dei tre embrioni, il divieto di congelamento degli embrioni e il divieto di destinazione degli embrioni alla ricerca". Un appello nato dopo la sentenza di Cagliari che autorizzava la diagnosi preimpianto, e che ora risulta quanto mai opportuno alla luce della nuova sentenza della magistratura fiorentina. Da un lato il ministro ha percio' il dovere di intervenire aggiornando le linee guida come richiede la legge entro tre anni, ma anche il Parlamento dovra' fare la sua parte modificando una legge sempre piu' insostenibile che costringe i pazienti con problemi di fertilita' e le coppie portatrici di malattie genetiche ereditarie al turismo sanitario.
La nostra iniziativa parlamentare non si e' limitata a cercare appuntamenti istituzionali con il ministro facendo dibattere la commissione specifica della relazione annuale, ma con interrogazioni sull'applicazione della legge si e' cercato di evidenziare anche altre problematiche.
Si e' cosi' chiesto conto degli embrioni orfani destinati per legge alla crioconservazione infinita nella biobanca milanese dell'Ospedale Maggiore sollecitando il ministero della Salute ad un intervento per destinarli invece alla ricerca scientifica e chiedendo di fare luce sui finanziamenti destinati per quest'operazione gia' esauriti; in altre si citano casi come quelli di condannati per mafia alla detenzione in 41bis (Salvinio Madonia e Raffaele Cutolo) che accedono alle tecniche di fecondazione assistita pur non essendo sterili a differenza di coppie portatrici di malattie genetiche; e ancora si e' chiesto in merito ai finanziamenti alle ricerche per il congelamento degli ovociti tecnica poco sicura ma consentita dalla legge a differenza di quella degli embrioni; e alla chiusura di centri come quello di Castellana Grotte (Ba) che con operazioni fatte a livello regionale in pratica rendono ancora piu' complesso accedere a queste tecniche.

CORDONE OMBELICALE
Il cordone ombelicale e' un sangue ricco di cellule staminali utili per combattere malattie del sangue stesso, con capacita' di rigenerazione tissutale nel caso di leucemia, anemia e talassemia. Se queste cellule non sollevano obiezioni e problemi etici come quelle embrionali, risulta ancora piu' assurda la situazione: esiste la sola possibilita' della donazione pubblica e per la conservazione autologa si lascia aperta la strada dell'esportazione nelle biobanche private presenti all'estero attraverso la procedura dell'autorizzazione del Centro nazionale Trapianti. Un divieto ereditato dal Governo precedente, ma purtroppo rinnovato dall'attuale, che abbiamo cercato di contrastare in ogni occasione e con tutti gli strumenti alla nostra portata: proposte di legge, interrogazioni, emendamenti, appelli parlamentari e richieste al Comitato Nazionale di Bioetica.
Grazie ad una recente interrogazione sui costi e i numeri delle donazioni e delle conservazioni all'estero sono venuti alla luce numeri che segnano la sconfitta dello Stato. Rispetto alle nascite (560.010 - Istat) solo lo 0,46% (2.623) decide di donare le staminali del cordone per uso eterologo (e non abbiamo dati di quanto questo accada per mancanza di volonta' e/o informazione della partoriente piuttosto che per mancanza di strutture o inefficienza delle medesime). Mentre quasi l'1% (5.137, quasi il doppio delle altre) decide di portare queste staminali in banche estere.
Con altre interrogazioni ancora in attesa di risposta abbiamo chiesto il perche' ospedali come il Buzzi di Milano fanno ostruzionismo e negano la possibilita' del prelievo per la conservazione all'estero; sulla mancata applicazione della legge 219 sul sangue che prevedeva l'istituzione di una rete di banche pubbliche e private per la conservazione del sangue cordonale, disapplicata per non avere creato la rete e violata con l'ordinanza di maggio e con il recepimento della direttiva europea negando la possibilita' ad istituti privati di fare conservazione di cellule e tessuti.
Nonostante alla Camera ci sia una maggioranza consistente a favore della liberalizzazione del settore, ad oggi siamo bloccati tra nuovi e vecchi divieti. Lo scorso agosto il ministro della Salute, nonostante il parere di quello per le Politiche Comunitarie Emma Bonino, ha recepito una direttiva europea per uniformare standard di sicurezza e di qualita' per istituti di cellule e tessuti vietando la possibilita' che questi siano privati, autorizzando solo quelli pubblici e quelli privati non profit. Anche la Commissione Affari Sociali si era unita al ministro Bonino sostenendo che non e' nella natura giuridica della biobanca la garanzia di qualita', ma nelle norme dettate dalla legge.
Con una iniziativa trasversale nata da donne di entrambi gli schieramenti parlamentari abbiamo presentato una proposta di legge per sancire il diritto di conservare per se' o per i propri congiunti il sangue del cordone ombelicale e le sue cellule staminali. Il testo punta sul compromesso dell'autologo solidale prevedendo la possibilita' di una successiva donazione. Questo stesso concetto abbiamo provato ad inserirlo nella finanziaria appena approvata, ma nonostante l'unanimita' della Commissione competente e il parere favorevole del Governo, e' stato prima dichiarato inammissibile dalla Commissione Finanze e poi non inserito nel testo passato al varo della fiducia dei due rami parlamentari.
Abbiamo inserito in una legge sul parto, ancora ferma alla Camera, un emendamento che sancisce il diritto del prelievo del cordone ombelicale sia per la donazione che per la conservazione autologa.
Infine abbiamo organizzato un incontro alla Camera dei deputati con le biobanche private che a vario titolo operano in Italia per la conservazioni dei cordoni all'estero, registrando la loro disponibilita' a fare un'associazione di settore che operi politicamente per la liberalizzazione. Un'associazione che potrebbe lavorare in sinergia con l'associazione Coscioni, se non proprio attraverso l'associazione, con le modalita' che stabiliremo a gennaio anche in vista del Congresso di Salerno.

ABORTO, RISPETTO DELLA LEGGE 194 E PILLOLA DEL GIORNO DOPO
In merito all'applicazione della legge che regolamenta l'interruzione volontaria di gravidanza abbiamo presentato interrogazioni sulle convenzioni stipulate e in via di rinnovo di ospedali pubblici con i Centri di aiuto alla Vita, in particolare denunciando due casi come la Clinica Mangiagalli di Milano e il San Carlo di Potenza. Chi ritiene l'Ivg un omicidio e' libero di professare il suo pensiero, ma non di essere consulente per quelle donne che hanno gia' deciso di non portare avanti una gravidanza indesiderata. Se a cio' si aggiunge che in Basilicata la percentuale dei medici obiettori di coscienza (92,6%) e' responsabile della impraticabilita' della legge 194 nella regione.
Su iniziativa del centro destra alla Commissione Affari Sociali si e' tenuto anche un breve ciclo di audizioni a porte chiuse sulla Ru486, la pillola abortiva. Tra gli invitati, con una decisione sconcertante, e' stato deciso di escludere, nonostante fosse richiesto formalmente dai radicali, il dr. Silvio Viale, il primo ad utilizzare tale farmaco in Italia.
Per prevenire gravidanze non desiderate la contraccezione svolge un ruolo fondamentale e con una interrogazione abbiamo sollecitato il ministero della Salute a fare un provvedimento a costo zero: consentire l'acquisto in farmacia senza ricetta medica della pillola del giorno. Questo per superare le difficolta' che si incontrano per reperire un medico che faccia la prescrizione, in particolare il fine settimana. Se a questo si aggiunge che alcuni medici si rifiutano di fare la ricetta trincerandosi dietro alla formula dell'obiezione di coscienza il provvedimento e' urgente.
A tal proposito a seguito di una iniziativa di 30 medici dell'ordine di Udine che si rifiutano di prescrivere la pillola del giorno dopo abbiamo presentato un'interrogazione per il rispetto della legge. La possibilita' dell'obiezione di coscienza e' sancita dalla legge 194 che disciplina l'aborto e non certo la contraccezione, seppur d'emergenza.

TESTAMENTO BIOLOGICO, EUTANASIA E LIBERTA' DEL PAZIENTE
Abbiamo fin dall'inizio della legislatura presentato due proposte di legge per disciplinare sia l'eutanasia che il testamento biologico, prevedendo che il paziente non senziente possa rifiutare tutto cio' che gli puo' essere somministrato da terzi o macchinari, come gia' oggi puo' fare il paziente cosciente. Nel frattempo e' partita l'indagine del Ministero della Salute sulle "problematiche riguardanti l'assistenza nelle fasi di accompagnamento alla morte". Grazie ai dati che saranno disponibili il prossimo febbraio, potremo sapere come si muore negli ospedali italiani. E' stato il sottosegretario alla Salute Serafino Zucchelli a dirlo, rispondendo ad una nostra interrogazione elaborata insieme all'Associazione Coscioni e firmata da altri 14 deputati iscritti all'associazione.
Purtroppo la Camera dei Deputati poche ore prima della morte di Piergiorgio Welby rigetto' l'ipotesi di realizzare un'indagine conoscitiva sulla pratica dell'eutanasia clandestina in Italia. Un'iniziativa avviata dalla lettera di Welby al presidente della Repubblica e su cui l'Associazione Coscioni aveva raccolto trentamila firme. In Parlamento una trentina di deputati, su iniziativa dei radicali, verdi e rifondazione avevano richiesto questa indagine, ma si ottenne un ciclo di audizioni a porte chiuse sul tema: "La tutela della dignita' nella persona umana nelle patologie incurabili e terminali anche con riferimento al tema dell'eutanasia". Audizioni che hanno comunque visto la presenza di Mina e Carla Welby e del dottor Mario Riccio.

FARMACI, TERAPIE CONTRO IL DOLORE E LIBERTA' DI CURA
La richiesta della liberalizzazione della vendita dei farmaci senza obbligo di ricetta (SOP) e da banco (OTC) e' stata oggetto del primo question time e di una delle prime proposte di legge, realizzate in collaborazione con l'Aduc. La vendita di questi prodotti in altri canali diversi dalle farmacie per adeguarsi alle direttive europee e spezzare il monopolio del sistema farmaceutico come piu' volte segnalato dall'Antitrust consentendo cosi' una maggiore concorrenza, con conseguenze positive per i consumatori sia nel prezzo che nel servizio. Su questo e' poi intervenuto il decreto Bersani e l'approvazione alla Camera dell'emendamento -a prima firma Sergio D'Elia- che prevede di ampliare la vendita dei farmaci al di fuori delle farmacie anche a quelli con obbligo di ricetta.
Abbiamo presentato emendamenti alla Finanziaria: per liberalizzare gli sconti dei farmaci anche di fascia C permettendo di risparmiare anche al SSN; per la somministrazione di dosi individuali di antibiotici, un sistema che in Galizia (Spagna) ha fatto risparmiare il 35% della spesa; per l'utilizzo dei farmaci off label; per la vendita diretta e a domicilio dei medicinali, possibilita' prevista in Gran Bretagna che fa risparmiare il costo del trattamento dell'Hiv fino a 2.000 euro l'anno per ogni paziente.
Sempre sui farmaci abbiamo presentato una proposta di legge, calendarizzata in commissione ma non ancora discussa, per rivedere il recepimento restrittivo di una direttiva europea che ha confuso pubblicita' e informazione. Il testo proibisce qualsiasi forma di informazione a scopo promozionale per i farmaci che richiedono prescrizione medica non rispettando un diritto inviolabile come quello allâ¤Taccesso allâ¤Tinformazione.
La terapia del dolore sappiamo essere una sorta di miraggio in Italia, fanalino di coda in tutte le classifiche per accesso a queste cure. In merito abbiamo lavorato sia sul fronte della cannabis terapeutica che sul parto in analgesia epidurale. Sul primo abbiamo presentato una proposta di legge per permettere la coltivazione della cannabis ad uso medico, ma grazie ad alcune segnalazioni abbiamo cercato di intervenire sui farmaci a base di cannabinoidi il cui uso e' autorizzato in Italia pur attraverso procedure complesse come quella dell'importazione dall'estero. Per questo abbiamo chiesto al ministero della Salute come si possa promuovere le terapie contro il dolore e dichiarare l'utilita' dei farmaci a base di cannabinoidi e poi lasciare alle Asl la facolta' di rimborsare o meno queste cure. Dati recenti ci parlano di 200 mila pazienti che fanno ricorso a questo tipo di farmaci e che ad oggi sono in carico al SSN solo in alcune realta' come Trento, Bolzano, Crotone e alcune Asl romane.
Sulla possibilita' di un parto senza dolore abbiamo presentato una proposta di legge per farla inserire tra i livelli essenziali di assistenza (Lea) del Sistema Sanitario Nazionale. Il testo e' stato assorbito dalla legge sul parto licenziata a primavera dalla commissione Affari Sociali, bloccata purtroppo dalla mancata copertura finanziaria. I dati della Commissione Maternita' e Parto del ministero delle Pari Opportunita', parlano chiaro. Il parto indolore e' un miraggio e l'anestesia epidurale e' boicottata. A fronte di Paesi in cui questo tipo di parto naturale registra percentuali intorno al 70%, in Italia siamo sotto il 2%, in compenso siamo in testa alle classiche per parti cesarei.

VITA INDIPENDENTE
All'ultima Finanziaria abbiamo presentato un emendamento, purtroppo non passato, per promuovere il concetto della vita indipendente, sancendo il diritto all'assistenza personale autodeterminata, sottolineando la differenza fra il modello medico e il modello sociale, della Vita Indipendente, della disabilita'.
Un ordine del giorno alla Finanziaria dell'anno 2006 aveva in parte aperto alla possbilita' di una Vita indipendente e del ricorso a nuove tecnologie. Cosi' come quando la I commissione, durante la sede legislativa della discussione della pdl per istituire la giornata nazionale del Braille, ha recepito un altro nostro ordine del giorno per promuovere iniziative volte alla tutela del piu' generale diritto alla comunicazione per tutte le persone con difficolta' psicomotorie, con particolare riferimento all'uso delle nuove tecnologie.
Da gennaio la Camera dovra' esaminare il disegno di legge sulle non autosufficienze, occasione per intervenire sia in questa direzione sia per cercare di contrastare l'interpretazione per cui le rette delle Residenze Sanitarie Assistenziali possano ricadere sui familiari dell'assistito.

COMITATO NAZIONALE DI BIOETICA
Stiamo lavorando ad una mozione per rivedere le modalita' di funzionamento ma anche l'utilita' e le funzioni stesse del Comitato Nazionale di Bioetica, che da organo consultivo del Governo si sta trasformando in diffusore di un'unica etica di Stato, e nel frattempo abbiamo sollevato in Parlamento con due interrogazioni la vicenda della rimozione dei tre vicepresidenti politicamente scomodi (Elena Cattaneo, Cinzia Caporale e Luca Marini). Con un question time abbiamo chiesto quali le motivazioni politiche avevano indotto il Governo a un tale atto che pareva ravvisare nella laicita' l'unica colpa e causa vera della loro rimozione e con una interrogazione abbiamo chiesto conto del decreto di revoca del mandato che essendo senza motivazione e non notificato correttamente ai tre diretti interessati era da considerarsi illegittimo. Poche settimane dopo, infatti, il Tar l'ha sospeso ritenendolo "viziato nella sua motivazione".

TALIDOMIDE
Su sollecitazione della cellula Coscioni di Milano e dell'Associazione Tai Onlus abbiamo presentato un'interrogazione al ministero della salute per il rispetto della legge del 2006 che prevedeva l'assistenza dei soggetti affetti da sindrome da talidomide (malattia causata da un principio attivo contenuto in diversi farmaci che negli anni '50 e '60 provoco' gravi malformazioni nei feti). Sollecitavamo anche una risposta sulla richiesta di un risarcimento come compenso da parte dello Stato italiano ed un vitalizio mensile. Inoltre dovrebbe essere prevista, senza vincoli di reddito, la reversibilità delle pensioni dei genitori ai figli nati con malformazioni attribuibili allâ¤Tassunzione del Talidomide.

SMS SORDI
Finalmente l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha adottato il provvedimento chiesto dall'Associazione Luca Coscioni: un risultato importante conseguito attraverso una intensa e paziente campagna di iniziativa politica iniziata nel marzo del 2006. A partire dal 1 gennaio 2008, gli operatori mobili sono obbligati ad offrire agli utenti sordi 50 SMS gratis al giorno, ed a presentare un'offerta a loro riservata che preveda i prezzi piu' bassi del mercato anche per gli altri servizi di trasmissione dati, come Mms, Video chiamate e connessione ad internet. Le informazioni tariffarie delle diverse società potranno essere viste sul sito dell'Autorità e confrontate tra di loro.
In Commissione Affari Sociali avevano depositato una mozione che andava in questa direzione.


PROPOSTE DI LEGGE

Pdl 989 - 7 giugno 2006 - Liberalizzazione della vendita dei farmaci senza obbligo di prescrizione medica (SOP) e da banco (OTC) - Poretti, Angeli, Barani, Beltrandi, Buglio, Capezzone, Colucci, Dâ¤TAntona, Dâ¤TElia, Galeazzi, Grillini, Lo Monte, Mancini, Mellano, Merlo, Narducci, Pasquale, Poletti

Pdl 1463 - 25 luglio 2006 - Disposizioni in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari - Beltrandi, Capezzone, D'Elia, Mancini, Mellano, Turco

Pdl 1611 - 4 settembre 2006 - Norme per la promozione del parto senza dolore - Poretti

Pdl 1711 - 27 settembre 2006 - Riconoscimento della sordità fra le minorazioni aventi connotazione di gravità - Poretti

Pdl 1712 - 27 settembre 2006 - Aumento dell'indennità di comunicazione per i sordi, di cui all'articolo 4 della legge 21 novembre 1988, n. 508 - Poretti

Pdl 1713 - 27 settembre 2006 - Norme per l'abbattimento della barriere della comunicazione e per la tutela dei cittadini sordi - Poretti

Pdl 1714 - 27 settembre 2006 - Riconoscimento della lingua dei segni italiana - Poretti

Pdl 1715 - 27 settembre 2006 - Disposizioni in favore dei lavoratori sordi - Poretti

Pdl 1873 - 30 ottobre 2006 - Modifica dell'articolo 113 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, in materia di pubblicità dei medicinali e di informazione sui medicinali- Poretti, Dato, Gozi

Pdl 1946 - 14 novembre 2006 - Disposizioni in materia di conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale - Poretti, Beltrandi, Bianchi, Capezzone, Cioffi, Dato, D'Elia, De Zulueta, Dioguardi, Garnero Santanche', Mellano, Moroni, Turco

Pdl 2028 - 6 dicembre 2006 - Disposizioni concernenti l'acquisto, il possesso, la coltivazione, l'uso, il trasferimento e il trasporto di cannabis ad uso terapeutico - Poretti, Beltrandi, Capezzone, D'Elia, Grillini, Mellano, Turco

Pdl 1136 - 14 giugno 2006 - Modifiche al codice civile in materia di cognome dei coniugi e dei figli - Poretti, Barani, Bucchino, Carta, Cancrini, De Zulueta, Fedi, Fogliardi, Grillini, Mancini, Picchi, Poletti, Raisi, Rigoni, Zanella

Pdl 1612 - 4 settembre 2006 - Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, in materia di adozioni - Poretti

Pdl 1613 - 4 settembre 2006 - Modifiche al codice civile in materia di figli legittimi e naturali - Poretti


ATTI D'INDIRIZZO POLITICO (ORDINI DEL GIORNO, MOZIONI, RISOLUZIONI)

Mozione per il finanziamento a livello europeo della ricerca con le cellule staminali â¤" Donatella Poretti, Marco Beltrandi, Luigi Cancrini, Elena Emma Cordoni, Cinzia Dato, Sergio D'Elia, Franco Grillini, Bruno Mellano, Stefano Pedica, Tommaso Pellegrino, Maurizio Turco, Lanfranco Turci, Elias Vacca, Daniela Dioguardi, Franca Chiaromonte, Katia Bellillo, Tana De Zulueta, Roberto Villetti, Gennaro Migliore

Risoluzione in Commissione XII - 7/00069 - 27 ottobre 2006 - Poretti - Esenzione tassa concessione governativa del Gsm per i sordi

Ordine del Giorno 9/1746-BIS/1 - 18 novembre 2006 - Poretti â¤" Impegno Governo per la Finanziaria 2007 su Fondo per le non autosufficienze e Vita Indipendente (Accolto)

Ordine del Giorno 0/1746-bis/5/12 - 17 ottobre 2006 - Poretti, Pellegrino, Dioguardi, Cancrini, Smeriglio - Impegno Governo per la Finanziaria 2007 su sperimentazione vendita e distribuzione di farmaci dosi individuali (Respinto)

Ordine del Giorno 0/2345/1/01 - 31 luglio 2007 - Poretti, Turco, A. Piazza, Stucchi â¤" Impegno Governo in occasione della Giornata nazionale del Braille a promuovere informazione sul diritto alla comunicazione e nuove tecnologie (Accolto)

Ordine del Giorno 9/2599/23 "Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca" - 11 luglio 2007 - Poretti, Mellano, D'Ippolito Vitale â¤" Impegno del Governo per agevolazioni fiscali per chi investe in Universita' e ricerca (Votato a maggioranza)

Donatella Poretti e' deputata radicale della Rosa nel Pugno
 
 
 
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